Canta che ti liberano

Canta che ti liberano BUONGIORNO Canta che ti liberano K^^GGI, in un grande teatro di lB^^Mosca, si svolge la finale p^del primo torneo canoro per ^carcerati, il cui vincitore riceverà in premio la libertà. Dieci anni fa una notizia del genere avrebbe fatto ancora scalpore. Fra altri dieci sarà un nonnaie format televisivo, a meno che Tony Renis non decida di affrettare i tempi, spostando già la prossima edizione del festival di Sanremo a San Vittore. Musica di evasione. Dai gulag agli studi di registrazione: il Muro non è caduto invano. L'idea del ministero di Giustizia russ^ sembra perfettamente in sintonia con le regole della società dello spettacolo ed è stata accolta molto bene dai galeotti, specie dai più intonati. I reclusi in odor di redenzione non finiscono più in palestra a tirare di boxe, ma su un palco a cantare. Come i Blues Brothers in un film che all'epoca venne definito grottesco, mentre era solo preveggente. Fra gli sviluppi ulteriori va messo nel conto prima 0 poi un Grande Fratello rovesciato (titolo possibile «Per grazia ricevuta») dove i concorrenti «nominati» rimangono in galera e il pubbhco sovrano decide chi merita di venire subito restituito al consesso civile. Tornando al festival di Mosca, non vorremmo essere nei panni del secondo classificato di stasera, quando le guardie lo riaccompagneranno in cella invece che verso la gloria. Ancor meno, a dire il vero, in quelli della parte lesa nel processo che condannò il vincitore, ignorando che si trattasse di un cantante. di Massimo Gramelllni

Persone citate: Tony Renis

Luoghi citati: Mosca, Sanremo