Pezzi di storia

Pezzi di storia 220 ANNI ; DEL L'ACCADEMIA Pezzi di storia Un convegno celebra 'istituzione internazionale ILLESETTECENTO: il secolo dei lumi. Il «sapere» non è più un privilel gio di pochi, appartenenti a classi socialmente privilegiate: le possibilità di apprendimento escono da circoli esclusivi. Carlo Emanuele m, detto «Carlin», nato all'epoca dell'assedio di Torino del 1706, considerava gh intellettuali dei «surplus sans valeur»! Soldati, ci volevano, gente preparata, con forti conoscenze tecniche. Vittorio Amedeo n già nel 1700 stabilisce per regolamento mon potersi accettare tra gh Artiglieri soldati che non conoscano i principi di aritmetica, geometria e disegno». Pochi anni dopo suo fighe, Carlo Emanuele m, crea un corso di Studi Militari con il nome di «Regie Scuole Militari Teorico-Pratiche di Artiglieria». In questa élite di artiglieri si formano e maturano personaggi aperti alle novità di oltr'Alpe che contrabbandano le nuove idee illuministiche. Nel 1757 un artigliere, il Saluzzo di Monesiglio, con il matematico Lagrange e il medico Cigna fondano una Società Privata Phylosophico-matematica che riunisce le più belle menti del momento. Vittorio Amedeo IH concede nel luglio del 1783 alla Società Privata le Regie Patenti di «Reale Accademia delle Scienze dì Torino». Il suo motto è «Veritas et Utilitas». Vittorio Amedeo ni assegna alla neonata Accademia una dotazione in denaro e come sede il Palazzo che la ospita ancora attualmente, insieme al Museo Egizio e alla Galleria Sabauda, costruito a fine '600 dal Guarini. L'Ottocento è un secolo di grande interesse nell'evoluzione tecnica e scientifica e l'Accademia (nella quale sì crea la nuova classe di Scienze Morah, la cui prima aderente è una donna, Deodata di Saluzzo, poetessa) esprime personaggi di rilievo e portata internazionale: Amedeo Avogadro di Quaregna (il primo a indicare l'acqua con la sua giusta fonnula: H20); Federico Sclopis, statista e giurista; Maestri dell'archeologia come Cazzerà, Promis, Fabretti; Volta e Franklin; Ascanio Sobrero che con la sua realizzazione della nitrogheerina aprì la strada dell' esplosivistica moderna. Nel '900 ancora vengono chiamati all'Accademia i nomi più rappresentativi della cultura piemontese e nazionale. La «Sala dei Mappamondi» rappresenta il centro più prestigioso e significativo deh'Accademia. Caratterizzata dalla presenza dei due unici mappamondi realizzati a fine '600 dal geografo Coronelli, rappresentanti la sfera celeste e la sfera terrestre, la Sala, grazie alla decorazione del Galhari (fine '700), si presenta come un tempio dedicato alla Natura. I Soci Nazionali chiamati a far parte dell'Accademia sono oggi una sessantina, i Corrispondenti oltre 150, residenti e non residenti, divisi nelle due classi di Scienze Fisiche e Scienze Morah, e nelle diverse Sezioni che esse comprendono. L'Accademia non viene meno ai suoi compiti istituzionah promuovendo incontri, seminari, convegni su argomenti di attualità. Anche nel mutare dei tempi rimane un insostituibile testimonio e un punto di riferimento della cultura piemontese e un prezioso richiamo a una tradizione dì grande prestìgio. Gaetano Di Modica La Sala dei Mappamondi, cuore dell'Accademia

Luoghi citati: Monesiglio, Quaregna, Saluzzo, Torino