Esami da palcoscenico di Silvia Francia

Esami da palcoscenico AL VIA CONCORSO IL 20 Esami da palcoscenico L'ottava edizione di «Prova d'attore» gara di prosa organizzata da Tangram LE immagini che restano impresse, come fotogrammi inceppati, si ripetono ogni anno. I provini, dove su un palcoscenico illuminato, sfilano i candidati, uno dopo l'altro, uno diverso dall'altro. Per noi, che stiamo nel buio della platea, non sono solo nomi in una hsta: perlomeno non dopo che li abbiamo visti, ascoltati, che abbiamo condiviso con loro quei 15-minuti-15 di teatro («per favore, non superi i tempi previsti...»), che ci siamo lasciati trasportare: a volte succede anche con quelli che poi non anivano in finale. E la coscienza dello «scrutinatore» rimugina i suoi dilemmi. Perché anche se si tratta «solo» di un concorso che si potrebbe considerare come occasione per misurarsi con colleghi e pubbUco, peri partecipanti, «Prova d'attore» - al via dal 20 ottobre l'ottava edizione - è anche un esame, quelli che «nella vita non finiscono mai» e portano sempre la loro dose di patema. Di qui, l'altra immagine ricorrente per chi, come me, fa parte della giuria dell'iniziativa voluta da Bruno Ferrare e Ivana Ferri del Tangram: il flash della finale (quest'anno sarà il 15 dicembre al Gobetti, con Franca Nuti presidente di giuria). Dei 40 partecipanti, ne restano 8, regolarmente in panico. Sentono tifo e partecipazione della platea e si scaldano, un'ansia che respiri. Sentono (o no?) il coinvolgimento di chi li ha conosciuti e scelti per un'emozione teatrale condivisa. Non è male ricordarsi che la gara è gioco, al massimo porta un premio e due righe in più in curriculum. Attimi fuggenti di autostima. Più duraturo quel frullato di ansia-entusiasmo-empatia-sudore-applausi che è voglia di farlo davvero, il teatro, di viverlo. Magari anche giocandoselo ai voti. Silvia Francia

Persone citate: Bruno Ferrare, Franca Nuti, Gobetti, Ivana Ferri