Le vite di Bugaro svelate nel gelo di Giovanni Tesio

Le vite di Bugaro svelate nel geloLe vite di Bugaro svelate nel gelo Giovanni Tesio ESORDIENTE nel '93 con Indianapolis, finalista al Campiello nel '98 con La buona e brava ^ente della nazione, poi arrivato al terzo romanzo con IZ venditore di libri usati di fantascienza, una storia di ordinaria fantascienza quotidiana, il quarantaduenne Romolo Bugaro giunge or ora al suo quarto titolo con Dalla parte del fuoco. Un itinerario esemplare e coerente, attento da sempre ai risvolti delle cose, inciso in una sottile ma resistente grana di scrittura che sa estrarre dalla realtà il suo nocciolo simbolico, dai fatti narrati l'imperdonabile e dunque inesorabile armonia del destino. U venditore dì libri usati di fantascienza è forse dei quattro il titolo più stilisticamente rugginoso e narrativamente ricco ma Dalla parte delfiwco, conservandone alcuni aspetti essenziali (l'attenzione al quotidiano, l'adolescenza inquieta e smarrita, l'adultità ferita e anche vinta), si dispone lungo una traccia più geometrica e chiara. Qui ci sono due storie che volgono ad un incontro. C'è la storia di un ragazzo che viene raccontata dalla sua stessa voce, una voce che riferisce i fatti a qualcuno che - ben s'intende da subito - lo sta interrogando. Il ragazzo parla di piccole cose, della sua vita abituale, le piccole bravate, qualche episodio legato al liceo scientifico che frequenta, i gusti personali, la pallacanestro, il cinema, la deriva di un padre giunto professionalmente all'apice e poi caduto in disgrazia, le difficoltà di una madre che ha attraversato momenti difficili riuscendo per altro ad uscirne, l'incontro con la ragazza Francesca, "no global in missione speciale", che una serie di coincidenze gli mettono sul cammino e che lui avverte come una presenza a suo modo luminosa, il segno di un annuncio, di una svolta che sta avvenendo nella sua vita. E dentro tutto ciò un'attenzione a piccoli gesti e cose: un pjio di guanti, un bai- che presto chiuderà, un appuntamento eluso che tuttavia per imperscrutabili fili si darà. L'altra storia che s'incontrerà con la prima soltanto alla fine è invece quella di un uomo che si chiama un po' ironicamente Febei, un dirigente amministrativo che ad un certo punto della sua vita decide di rilevare in proprio un cantiere e che ora è alle prese con problemi di insolvenza che sta tentando di risolvere con dignità. Un momento difficile che mette l'uomo nella condizione di guardare a se stesso e alla gente che gli sta intorno con animo dolente e riflessivo: la moglie Dora, il disastro che insidia la vita, il desiderio che ognuno ha di "battere in volata il dolore", una birreria "no limits", persino un incontro occasionale con una donna a sua volta addolorata nel grill di un'autostrada imboccata per disperazione, infine un viaggio nel cuore del cuore della città. Non dirò come le due storie alla fine si congiungano. Resta che la storia del ragazzo e la storia dell'uomo Febei trovano in un luogo l'incontro da cui nel gelo dell'inverno alita un comune bisogno di tenerezza. Romanzo rigoroso che raccontando le vicende di noi uomini ci invita a pensare senza moralismi quanto possa essere vero che tutto ciò che succede "in realtà l'abbiamo accuratamente deciso". Frontiera indicibile su cui - casualità che si converte in destino - il romanzo di Bugaro sa suggestivamente condurci." Romolo Bugaro Dalla parte del fuoco Rizzoli pp. 168. e 12 ROMANZO

Persone citate: Bugaro, Dalla, Romolo Bugaro

Luoghi citati: Indianapolis