Lampo di Mutu, Lazio punita di Roberto Beccantini

Lampo di Mutu, Lazio punita CHAMPIONS LEAGUE, TERZA GIORNATA. VANTAGGIO BIANCOCELESTE CON SIMONE INZAGHI (190 EUROGOL), PAREGGIA LAMPARD, POI IL GOL DEL BOMBER ROMENO Lampo di Mutu, Lazio punita Show a Londra: il Chelsea rimonta e vince Roberto Beccantini inviato a LONDRA Brutto scivolone. Quando hai il destino in pugno, non importa come, devi giocarti megho le tue carte. La Lazio aveva rimontato due gol allo Sparta Praga. A Stamford Bridge si lascia colpevolmente tamponare dal Chelsea in capo a una sfida che ha ribadito i problemi dell'uno e le reticenze dell'altra. Inzaghi, Lampard, Mutu. Non è più la Lazio champagne che aveva ubriacato l'estate, troppo ambigua, troppo fragile. Non è ancora il Chelsea disegnato dai milioni di Abramovich. E quel Conceigao ripescato, mah, resta proprio un mistero. Che Mancini abbia smarrito il tocco magico? Tifosi sul nervoso spinto, classifica aggrovigliata. Urge un colpo d'ala. Più la partita è povera, più l'episodio la fa ricca. Chelsea-Lazio ne incarna l'esempio classico. L'atmosfera non basta, a volte. Ranieri rinuncia a Crespo, adduttori, e propone Gudjohnsen, non esattamente la sua controfigura. Mancini, lui, preferisce Conceigao a Fiore e affianca Inzaghi a Corradi. Lazio, 4-4-2 canonico. Chelsea, 4-1-3-2 tendente a un 4-3-3 di puro muscolo, se e quando Duff butta il suo furore oltre l'ostacolo. Mutu cerca la profondità, Oddo, Stam, Mihajlovic e FavaUi tendono a rinculare, Conceigao, Albertini, Stankovic e Zauri curano più il territorio che non l'avventura, e così Corradi e Inzaghi piangono miseria. I blu alzano un gran polverone. Sulle fasce, Johnson spinge più di Bridga. Gallas e Teny non si sporgono di un centimetro, Veron vorrebbe che fosse la sua notte, ma la fantasia è andata a cena da un'altra parte, non si sa con chi. E allora, palla avanti e pedalare. Il Chelsea perché gioca in casa, la Lazio perché, tutto sommato, le sta bene così. Il fine è la classifica, mica lo spettacolo. Cudicini e Peruzzi, non una parata. Occasioni, impalo: al 12', su lancio di Veron e guizzo di Mutu (ciao FavaUi), diagonale «svirgolante»; al 28', contropiede Lampard-Gudjohnsen, spazza Stam. Allineati e coperti, i laziali si limitano a gestire l'incedere tumultuoso di avversari palesemente a corto di genio. Giocano di rimessa, e al 38' passano. Troppa grazia, ma il calcio è fatto così, ci sono momenti in cui, per accenderlo, è sufficiente un cerino. Oddo «taglia» da destra a sinistra, sponda di Stankovic, testa di Inza¬ ghi, al 19' euro-gol con la Lazio. Gallas e Terry? Dispersi nella tormenta. Il Chelsea non trova varchi. E così Lampard, la sua anima nobile, ci prova da fuori, timbrando una ciclonica traversa. L'intreccio assomigha a una partita a scacchi in cui l'uno comunica all' altro la mossa che farà. Il Chelsea procede per spallate, la Lazio per imboscate. Zaini tiene d'occhio Johnson, Veron ronza fra Albertini e Stankovic, così sopra le righe da rischiare il rosso. La variabile è il talento balistico di Frank Lampard. Dopo la traversa, di smistro, il pareggio, di destro. Sempre da fuori area, sempre da posizione centrale (su azione Duff Gudjohnsen). La squadra di Mancini reagisce d'istinto, gran botta di Zauri, pugni di Cudicini. Poi, però, ricade negli errori di sempre, si specchia, si spazzola, esce dal guscio quanto basta per offrire campo e idee ai dirimpettai. Ranieri richiama Veron, nervi a fior di pelle, e sguinzaglia Gronkjaer. Una parentesi nel tabellino, sì, ma non banale. Cross di Gronkjaer, doppia girata di Mutu, la prima su Stam, la seconda al di là di Peruzzi. Muzzi e Fiore (finalmente) avvicendano Inzaghi (?) e Zauri. Né Albertini né Stankovic prendono per mano la Lazio. Cudicini riscatta la papera di sabato, strappando dal «sette» un'incomata di Corradi. Il Chelsea, adesso, si chiude e riparte, lasciando che sia la Lazio a battezzare uno straccio di progetto. Smoccolano, i curvaioli, quando Liverani rileva Stankovic, non meno perplesso e imbron- ciato di loro. Il pareggio non sarebbe stato un insulto, e Oddo lo sfiora proprio agli sgoccioli, ma il Chelsea ha fatto di più. Non è la jrima volta, di questi tempi, che 'avversario fa più della Lazio. La rissa che suggella la contesa (per Oddo, ammonito, niente «ritorno») è un avviso che qualche navigante potrebbe raccoghere all'Olimpico. Occhio a non cascarci. Mancini sorprende tutti ripescando Conceigao. Ranieri rinuncia a Crespo Portieri poco impegnati inglesi più concreti (4-1-3-?) Cudicini 7; Johnson 6,5, Gallas 5,5, Terry 6, Bridge 6; Makelele 6,5; Duff 6,5 (33' st Geremi sv), Lampard 8, Veron 5,5 (19' st Gronkjaer 6); Gudjohnsen 6, Mutu 6,5(42,stColesv). Ali. Ranieri 6. (4-4-2) Peruzzi 6,5; Oddo 6, Stam 5, Mihajlovic 6, Favalli 6; Conceicao 4, Albertini 6, Stankovic 6 (39' st Liverani sv), Zauri 6 (29' st Fiore sv); Corradi 5,5, S. Inzaghi 6 (22' st Muzzi sv). AH. Mancini 5. Arbitro: Hauge (Noi) 7 Reti; pt 38' S. Inzaghi; st 12' Lampard, 20' Mutu. Ammoniti: Veron, Mihajlovic, Terry, S. Inzaghi, Oddo. Spettatori: 40.405. GCLGtCm La gioia di Adrian Mutu, autore del gol-vittoria del Chelsea sulla Lazio