«Si esclude il riavvicinamento»

«Si esclude il riavvicinamento» L'AVVOCATO CIVILISTA BOSCAGLI «Si esclude il riavvicinamento» «E' la fine del valore terapeutico della separazione intervista Mara Montanari ROMA CON questa legge si toghe una chance al coniuge che crede ancora di poter recuperare il matrimonio». Adriana Boscagli, avvocato civilista, spesso alle prese con divorzi «vip», dà un giudizio assolutamente negativo della norma che oggi sarà discussa alla Camera. Perchè? «Annulla il valore terapeutico della separazione. Sono 15 anni che lavoro in questo settore - racconta - e sono moltissi¬ me le coppie che durante il periodo di separazione decidono non solo di non divorziare, ma addirittura di ritornare insieme». Avvocato Boscagli, come giudica la nuova norma del cosiddetto «divorzio veloce»? «La ritengo dannosa. Per la mia esperienza, un anno di separazione, non basta a metabolizzare la fine di un rapporto. Il fallimento di un matrimonio richiede un'elaborazione più lunga. Bisogna arrivare convinti al divorzio che è la pietra tombale di una relazione. Per rendersi conto che davvero si vuole arrivare a questa pietra tombale, occorre tempo. Un anno è certamente troppo poco». Ma la legge si riferisce solo a quelle coppie che decidono consensualmente di separarsi e che quindi hanno già deciso di arrivare al divorzio. Non è così? «Non è assolutamente vero. Non si decide mai contempcra1 neamente la chiusura di un rapporto. C'è sempre uno che decide e un altro che accetta. Così si arriva alla separazione consensuale: con uno dei coniugi che subisce la decisione dell'altro». Secondo lei, questa legge danneggia il coniuge più debole? «E' dannosa per entrambi i coniugi per due motivi: toglie una chance al coniuge che crede ancora di poter recuperare il matrimonio e in secondo luogo, perchè, nella mia esperienza, sono moltissimi i casi in cui il coniuge che inzialmente voleva il divorzio, durante i tre anni di separazione, decide di tornare sui suoi passi. Questa accellerazione dell'iter cancella il valore terapeutico della separazione». Cosa ne pensa del fatto che solo le coppie con figli maggiorenni possono accedere al «divorzio veloce»? «Questa Umitazione, di fatto, circoscrive a due fasce d'età il provvedimento. Chi ne può be- neficiare? O le coppie senza figli oppure quelle con figli maggiorenni, già grandi. Dunque coppie mature, sicuramente over 50. E questo pone una serie di riflessioni». Quali? «Nel primo caso, quello delle coppie senza figli, possiamo identificarle in coppie giovani. Persone che si sono sposate per sbaglio e si separano subito, magari appena dopo un anno di matrimonio. Sono casi in aumento, ma rappresentano una minoranza irrisoria. Appena il 5,40Zo dei casi». Nel caso delle coppie con figli maggiorenni? «Qui entriamo nella casistica delle separazioni meno credibili. Per la mia esperienza, le richieste di separazione di coniugi over 50 sono, nella maggior parte dei casi, quelle che finiscono con una riconciliazione». Perchè? «Sono separazioni di coppie mature che spesso scaturiscono da relazioni più interessanti o più innovative. Magari, nel caso del coniuge maschio, si tratta di una relazione con una donna più giovane. Proprio per questo, spesso, sono relazioni brevi, che si chiudono in fretta. La conseguenza è che si toma dalla moglie e il matrimonio viene recuperato». Làtaméra voterà oggi la legge sul «nuovo» divorziò Làtaméra voterà oggi la legge sul «nuovo» divorziò

Persone citate: Adriana Boscagli, Boscagli

Luoghi citati: Roma