Castelli: «Imbarazzato dalla difesa di Previti»

Castelli: «Imbarazzato dalla difesa di Previti» PROCESSO SME, CITATA DAI LEGALI L'INCHIESTA SUI PM Castelli: «Imbarazzato dalla difesa di Previti» ROMA «Un'uscita estremamente infelice». Così il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, stigmatizza irritato le parole pronunciate dall' avvocato Alessandro Sammarco, difensore di Previti, durante il processo Sme. A mettere «in imbarazzo» il Guardasigilli è stato il legale di Previti che nella istanza di rimessione nell'ambito del processo Sme ha parlato di un «procedimento disciplinare nei confronti dei pubblici ministeri Ilda Boccassini e Gherardo Colombo con cassini e Gherardo Cl'accusa di abuso d'ufficio». Castelli fa sapere che in effetti da mesi «c'è un'inchiesta agli atti degli uffici» del ministero della Giustizia, «che stanno valutando» l'ipotesi di un procedimento disciplinare nei confronti dei due pm. Ma la sortita di Sammarco rende difficile un'eventuale azione del ministro, come ammette lo stesso Castelli: «Ora se intraprendo un'azione disciplinare sembra che io lo faccia perchè me lo ha detto la difesa di Previti. Non ho capito che razza di uscita è. C'è un'inchiesta che i miei uffici stanno valud È hi tando. È chiaro che a questo punto il ministro è in terribile imbarazzo». «Sono certo che il ministro Castelli, sulla base delle proprie autonome e insindacabili valutazioni, svolgerà le attività che riterrà opportune», replica imperturbabile Angelo Alessandro Sammarco, l'avvocato difensore di Cesare Previti nel processo Sme. «Condivido l'imbarazzo del ministro della giustizia, che è lo stesso provato da me nelle qualità di difensore, quando - spiega, con una punta di ironia Sammarco ho invano chiesto ai pm Colombo e Boccassini di astenersi per l'evidente conflitto d'interessi nel quale si trovano nel sostenere l'accusa contro il mio assistito Cesare Previti. Come ho detto in udienza - aggiunge Sammarco - il conflitto d'interessi è di tutta evidenza, essendo quei pm chiamati a difendersi proprio sulle modalità di gestione del processo in questione». Dalla cancelleria della prima sezione penale del tribunale di Milano ieri mattina sono partiti gli atti della rimessione del processo Sme depositati da Previti. Ieri anche i difen Ieri anche i difensori dell'ex ministro hanno notificato l'istanza di rimessione ai Pm, a tutti gli imputati o ai loro legali, alla parte civile Gir e all'Avvocatura dello stato, che rappresenta la Presidenza del Consiglio. Intanto, in attesa della comunicazione della Cassazione circa l'assegnazione della rimessione, il processo va avanti. Salvo nuovi colpi di scena, per l'udienza di venerdì prossimo è prevista l'arringa dei difensori di Renato Squillante e, per quella del giorno, dopo l'intervento dei legali dei figli e della nuora di Squillan nuora di Squillante. L'udienza di lunedì prossimo dovrebbe invece essere riservata all'eventuale completamento della discussione dei legali che hanno tenuto la loro arringa prima del recente deposito dei tre fascicoli che sono stati oggetto delle indagini svolte nel 1996 a Roma dall'ex pm Paolo lelo, ora magistrato al Tribunale di sorveglianza di Milano (e in tale veste è slato sentito ieri pomeriggio in Procura a Brescia nell'ambito delle indagini difensive dei legali di Previti nell'inchiesta su Ilda Boccassini e Gherardo Colombo). Ir.i.I «Se ora intraprendo un'azione disciplinare contro Boccassini e Colombo, sembra suggerita dagli avvocati» Il ministro Roberto Castelli

Luoghi citati: Brescia, Milano, Roma