Frattini: accolte le richieste europee di Giacomo Galeazzi

Frattini: accolte le richieste europee Frattini: accolte le richieste europee Per Fassino «dimostrata l'irrilevanza della presidenza italiana» Giacomo Galeazzi ROMA Botta e risposta fra opposizione'e governo sull'accordo con l'Iran. A dar fuoco alle polveri è il segretario dei Ds Piero Fassino, che interpreta come imo «scavalcamento» del gabinetto Berlusconi la missione a Teheran dei ministri degh Esteri di Francia, Germania e Gran Bretagna. «Un'altra triste manifestazione dell'irrilevanza deUa presidenza itahana dell'Unione Europea», accusa. Per il leader diessino il fatto che su una questione delicata come lo sviluppo di tecnologie e la produzione nucleare da parte dell'Iran, tre importanti Paesi europei scelgano di attivarsi in prima persona, rende evidente «la debolezza dell'iniziativa della presidenza itahana e dovrebbe essere ragione di una seria riflessione da parte del nostro governo». Immediata la rephea del ministro degh Esteri Franco Frattini. «L'impegno preso da Teheran a siglare il protocollo aggiunto sull'energia atomica ha un grande peso» afferma il titolare della Farnesina - «e corrisponde alla richiesta che, prima i ministri degh Esteri e poi i capi eh stato e di governo, avevano avanzato». Nessun «fallimento» dunque, bensì un'azione concordata con la presidenza Uè. «Ho avuto uno scambio di idee con il ministro Fischer e il governo iraniano mi ha mandato il documento firmato» - assicura - «e queste sono esattamente le richieste'dell'Unione europea». Nella dichiarazione, pur senza esplicitarlo, l'Iran si impegna a siglare il protocollo aggiuntivo (anche prima della ratifica del Parlamento) e a procedere con l'attuazione. Nello stesso documento, evidenzia Frattini, c'è l'impegno alla piena cooperazione con gli ispettori dell'Alea e con El Baradei, «un altro punto segnala¬ to dalla presidenza Uè». Ieri il ministro degh Esteri ha anche espresso la sua viva gratitudine a Kharrazi per aver mantenuto fede all'impegno assunto. «Avevo tarlato con lui prima che ufficiaizzasse la posizione - rivela Frattini - e gli avevo promesso che nel comunicato del Consiglio europeo ci sarebbe stata im'apertura verso l'Iran». Peraltro, l'accordo in corso di negoziato tra Uè e Iran, secondo il responsabile della Farnesina non è mai stato condizionato alla firma del protocollo: «Avevamo incoraggia', ^ l'Iran a firmarlo perché è per il bene di tutto il mondo e ora l'accordo trova nuova linfa dal gesto di buona volontà degh iraniani». Quanto ah'atteggiamento degh Stati Uniti, secondo Fratti¬ ni, Washington non potrà non apprezzare U risultato raggiunto: «E' un passo verso l'esito che Bush aveva indicato più volte comd indispensabile, la firma senza condizioni. L'Europa ha fatto progredire il dialogo sulla proliferazione delle armi di distruzione di massa». A Fassino rephea anche il presidente dei senatori di Forza Italia, Renato Schifani: «Il segretario dei Ds dovrebbe preoccuparsi dell'Ulivo, privo di una pohtica estera comune. Il centrosinistra, come da copione, si è frantumato ancora una volta sulla missione in Iraq, nonostante la recente legittùnazione deU'Onu. Se disgraziatamente l'Ulivo avesse avuto la maggioranza, l'Italia avrebbe perso la faccia davanti al mondo intero». Fassino, dunque, è invitato a «rispanuiarci le sue filippiche» visto che, tra l'altro, quando governava «la sinistra l'Italia era la Cene-entola d'Europa» mentre ora, con il governo Berlusconi, la penisola «gioca un ruolo di pruno piano sugli orizzonti intemazionali e di guida dell'Unione Europea». Il ministro: «Ho parlato con Fischer e il governo di Teheran mi ha mandato il documento firmato»