Dalla lezione di Mosca alle lezioni con Vialli di Gigi Garanzini
Dalla lezione di Mosca alle lezioni con Vialli ^PTT|IN ANCHINA DADIMENTIG«||R«MISTER72 ORE» CHE DAOGGI SARA ACOVERCIANO PER IL MASTER -- Dalla lezione di Mosca alle lezioni con Vialli Gigi Garanzini N'ON ha solo perso, e male, Coirado VerdelU. Ha anche bigiato. Certo che non poteva dire di no a Massimo Moratti e a un appuntamento di Champions League che potrebbe anche capitare una sola volta nella vita: ma intanto ha saltato i primi due giorni di master-allenatori a Coverciano, dove lo aspettavano professori e compagni di corso. A cominciare da quel Vialli che l'avrà anche messa sul ridere («I miei numeri li avevano tutti, strano che non mi abbiano trovato») ma un serio pensierino alla panchi¬ na interista l'aveva fatto per davvero. Mister, altro che master. Un'avventura lunga meno di 72 ore, dalla telefonata notturna del presidente alla conferenza stampa del dopopartita. Trascorsa a parlare più che a decidere, a ricreare, prima ancora di un'atmosfera, un minimo sindacale di conversazione dopo i silenzi sempre più lugubri di Cuper. E ad illudersi che le tesserine rimescolate ad oltranza dal predecessore tornassero a comporre un puzzle se non altro presentabile. Meno di due minuti per disilludersi. Il tempo di appoggiarsi allo stipite della panchina, di veder fatta a fettine la parte sinistra della linea difensiva a quattro, Materazzi-Brechet, di accertare il consueto ritardo in chiusura di Cannavaro, e per l'Inter di questo breve interregno era già notte. Che sarebbe poi diventata fonda in avvio di ripresa. All'attivo una buona reazione nel primo tempo, qualche traccia di iniziativa costante, qualche buona occasione mal sfruttata. Al passivo tutto il resto, a cominciare dal punteggio e da una qualificazione che toma in discussione. Con una lezione tattica che andrà ripassata a Coverciano con i docenti e trasmessa a Zaccheroni: quando si allunga la coperta verso la metà campo avversaria, alle spalle si finisce per scoprirsi. E con quella difesa, come Cuper aveva capito nel tempo, e a sue spese, davvero non è il caso. Tra una carriera e un'altra, tra quella da giocatore che toccò l'apice con lo scudetto del Trap, e quella di allenatore che va a cominciare, Corrado Verdelli si era a lungo dilettato anche di Borsa, sulla scia del fratello operatore. Stavolta gh è andata male. Pareva avesse comprato bene, teoricamente ai minimi. Peccato che il pavimento, come dicono a piazza Affari, fosse ancora più giù.
Persone citate: Brechet, Cannavaro, Corrado Verdelli, Cuper, Massimo Moratti, Materazzi, Vialli, Zaccheroni
Luoghi citati: Coverciano, Mosca
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