Guarda il quadro, scopri Bellocchio di Franco Giubilei
Guarda il quadro, scopri Bellocchio I DIPINTI DEL REGISTA E GLI «STORYBOARD» DEI SUOI FILM IN MOSTRA A PARMA: UN LABIRINTO D'IMMAGINI PER SPIEGARE UN MONDO Guarda il quadro, scopri Bellocchio Franco Giubilei PARMA TRA cinema e pittura esiste una terra di confine che si chiama storyboard: racconto illustrato delle scene che compongono il film a opera del regista. Queste immagini, insieme ai quadri che compaiono anche nell'Ora dì religione e ai bozzetti disegnati per Ipugni in tasca, il ruvido esordio cinematografico di Marco Bellocchio, un regista «contro» per antonomasia, sono in mostra alla Galleria delle Colonne del Centro culturale Edison di Parma fino al 5 novembre. La rilettura di un autore di cinema in questo caso passa attraverso pagine, immagini, schizzi e quadri veri e propri, soffermandosi con particolare attenzione su quella sorta di fumetto che è lo storyboard del film, parola scritta abbinata ai disegni, un lavoro creativo che spesso vede coinvolto anche lo sceneggiatore. La mostra è stata visitata dallo stesso regista, che senabra non avere del tutto smaltito le discussioni - ancbe accese - sorte a Venezia dopo la proiezione di Buongiorno, notte, il cui argomento ruota intomo al sequestro e all'omicidio di Aldo Moro. Oltre agli storyboard di pellicole nuove e meno recenti, la Galleria delle Colonne ospita anche i quadri di Bellocchio, opere che a un osservatore attento che abbia visto L'ora di religione si ripropongono come uno strano déjà-vu, perché sono state utilizzate nel film: sono affissi alle pareti dello studio del pittore Emesto Picciafuoco, interpretato da Sergio Castellitto. I riferimenti psicoanalitici non mancano nella filmografia di Bellocchio, qualcuno ricorderà LI diavolo in corpo, con un'esplosiva Marutschka Detmers impegnata fra le altre cose nella prima fellatio mostrata in un film non hard-core: in quel caso, oltre alla trama, anche la lavorazione fu pesantemente influenzata da una figura reale di psicoterapeuta, tanto che qual- cuno parlò apertamente di plagio. Con i dipinti veri utihzzati nell'Ora di religione messi in mostra a Parma, si compie un triplice salto espressivo che proietta lo spettatore posto davanti al quadro quasi dentro un gioco di specchi, mentre il lavoro di autoanahsi del regista compie un altro passo, preliminare alle confessioni rese poi dabanti alla cinepresa. I seguaci di Bellocchio, regista che nel bene e nel male è uno dei pochissimi in Italia a tentare di smuovere la bonaccia in cui continua a ristagnare il cinema, a Parma vedono aprirsi inediti dettagli della lavorazione dei film, ma hanno anche un'occasione unica: indagare il mondo interiore e professionale dell'autore secondo chiavi di lettura inconsuete. Per Informazioni via e-mail: info@edisonline.org - Se si telefona il numero è 0521 964803 i.-- Marco Bellocchio
Persone citate: Aldo Moro, Bellocchio, Marco Bellocchio, Sergio Castellitto
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