Dal '47 l'«angelo custode» di Asti di Franco Cavagnino

Dal '47 l'«angelo custode» di Asti Dal '47 l'«angelo custode» di Asti Suor Palmira Bernardi e le consorelle servono oltre 360 pasti ogni giorno Franco Cavagnino ASTI E' r«angelo custode» di decine di poveri che ogni giorno raggiungono la mensa sociale del Comune in corso Genova ad Asti per un pasto caldo: suor Palmira Bernardi è un esempio di energia, bontà e umiltà. In città è un'istituzione. Ha speso la sua vita per i dimenticati: una «famiglia» che, a dispetto dell'accresciuto tenore di vita, continua ad essere numerosa. Per ultimi sono arrivati a bussare alla sua porta molti extracomunitari, col lo¬ ro carico di sofferenze e di fame. Le porte della mensa sono aperte per tutti, sempre: anche a Natale. «Come potremmo non esserci in questo giorno» suole ricordare. Lo scorso anno, a Santo Stefano, suor Palmira e le consorelle della Congregazione di Nostra Signora della Pietà, cucinarono e servirono duecento pasti. Giornalmente si arriva a 360. Non c'è sosta, tra dispensa, fornelli e tavoli da apparecchiare e rigovernare. Suor Palmira è nata a Trozze sul Brenta nel 1925. Una famiglia numerosa: due fratel¬ li e sette sorelle; papà e mamma contadini. Si viveva dei magri introiti che dava la campagna. Dal 1947 gestisce la mensa dei poveri di Asti, un tempo Eca, oggi comunale. E' stata nominata Cavaliere della Repubblica e Cavaliere del Lavoro. L'Amministrazione comunale l'ha insignita dell'Ordine di San Secondo per il grande impegno profuso a favore della collettività, mentre il paese di San Damiano, negli anni scorsi, le ha assegnato il premio al merito della bontà. I suoi impegni alla mensa comunale l'assorbono totalmente. Quando lascia la mensa (vive nella Casa madre della Congregazione in piazza Cagni ad Asti) aiuta nelle faccende. Si dedica molto alla preghiera. Alla tv guarda il telegiornale perché, dice, vuole tenersi informata su quello che accade nel mondo.

Persone citate: Palmira Bernardi

Luoghi citati: Asti