Raid a Ramallah, occupata Al Jazeera di Aldo Baquis

Raid a Ramallah, occupata Al Jazeera IL PRESIDENTE PALESTINESE SARA OPERATO. SI TEME CHE IN CASO DI MORTE VOGLIANO SEPPELLIRLO AD AL AQSA Raid a Ramallah, occupata Al Jazeera Allarme da Israele: Arafat sta male, dopo di lui il caos Aldo Baquis TEL AVIV Il settantaquattrenne presidente palestinese Yasser Arafat soffre di. calcoli biliari che presto o tardi dovranno essere rimossi con un intervento chirurgico. Possibilmente in un ospedale ben attrezza1to; ma in casi estremi l'intervento potrebbe avvenire anche nel suo quartier generale di Ramallah: se Israele non gh consentisse di operarsi altrove, oppure non gh garantisse in anticipo di poter tomare nei Territori a cure completate. Ieri Arafat ha lanciato un appello al mondo perchè arresti la «follia militare» d'Israele ma i comandi deh' esercito israeliano hanno fatto sapere che l'offensiva avviata con i sanguinosi raid aerei deh'altro ieri nella Striscia di Gaza proseguirà e che potrebbe coinvolgere anche la fanteria. In serata, i carri armati israehani sono penetrati nel centro di Ramallah, in Cisgiordania, dove-non lontano dal quartier generale di Arafat i soldati hanno occupato la redazione della Tv satellitare araba Al Jazeera e circondato la moschea Gamal AbdelNasser. Funzionari governativi palestinesi hanno ammesso finora che il Raiss è stato vittima di una seria infezione all'intestino, che è riuscito a superare. Alcuni giomah gh hanno attribuito lievi attacchi cardiaci, e anche un tumore allo sto- maco. Queste informazioni sono state però smentite a Ramallah. Adesso, ad accrescere l'interesse per le condizioni di salute del presidente palestinese, sono giunte informazioni dell'intelligence di Israele secondo cui egli è davvero afflitto da una grave malattia. «La sua natura esatta ancora non ci è chiara - ha detto in parlamento il capo dell'intelligence, generale Aharon Zeevi Farkash - ma essa è sufficientemente grave per suscitare nei Territori le prime avvisaglie di una lotte per la successione». Che la scomparsa di Arafat sia necessariamente una fehee notizia per il govemo di Gerusalemme è stato messo in dubbio ieri dal generale Farkash secondo cui la lotta per la sua successione potrebbe avere il carattere di uno scontro armato inter-palestinese. Il premier Abu Ala, a suo parere, finora non ha alcun impatto sul terreno, ed è privo di qualsiasi potere. Già a novembre potrebbe dare le dimissioni. In questo contesto di incertezza, i servizi di sicurezza israehani preparano fin d'ora scenari di emergenza. «Yom Sagrir», giornata invernale, è il nome in codice degh eventi che potrebbero essere innescati dalla morte a Ramallah, anche di causa naturale, del presiden¬ te della Palestina. Basandosi su informazioni di intelligence, gh esperti israehani temono che una moltitudine di palestinesi potrebbero lasciare Ramallah con la salma del loro presidente per dirigersi verso Gerusalemme - distante una quindicina di chilometri - nel tentativo di inumarla a forza nella Spianata delle Moschee, uno dei luoghi più sacri all'Islam. I posti di blocco dell'esercito prevedono gh autori di «Yom Sagrir» - sarebbero letteralmente «spazzati via» dalla folla. Una scena del genere si vide due anni fa a Gerusalemme quando una folla di palestinesi seguì il feretro di Falsai Husseini, figura di spicco dell'Olp. In quella occasione gh automobilisti israehani, bloccati in giganteschi ingorghi stradali, videro sbigottiti migliaia di automobili palestinesi sfilare, mentre venivano innalzate ci vento bandiere palestinesi e anche degh Hezbollah libanesi. Husseini fu poi sepolto accanto al padre, Abdel Khader, in un piccolo cimitero per alti dignitari palestinesi accanto alla moschea al-Aqsa, nella spianata delle Moschee. Non è noto se Arafat abbia espresso il desiderio di essere inumato in quel cimitero. Di fronte alle moltitudini in arrivo, i militari israehani avrebbero solo due scelte: farsi da parte, o cercare di bloccarle aprendo il fuoco. In entrambi i casi la situazione potrebbe degenerare in un vero caos. AGaza la folla accompagna al cimitero le vittime dei raid israeliani di lunedi