Vialli: Lippi ha un carrarmato

Vialli: Lippi ha un carrarmato Vialli: Lippi ha un carrarmato Tacchinardi: «Più attenzione in fase difensiva» TORINO Otto vittorie e un pareggio. La Juve viaggia su ritmi vertiginosi e Alessio Tacchinardi, stasera capitano, ne spiega il motivo: «E' merito di Lippi che non trascura nessuno così chiunque giochi ha la convizione di et :ere forte. La nostra sarà una grande stagione, la pressione non ci spaventa, anzi, ci esalta perchè da sempre la Juve ha bisogno di essere motivata. L'unico difetto da eliminare è quello dei troppi gol a passivo. E' vero che Lippi vuole una squadra più offensiva, tuttavia dobbiamo essere più attenti. Il nostro pallino è la Champions che ci è sfuggita troppe volte. Quest'anno abbiamo tutto per arrivare fino in fondo lottando con Milan, Manchester e Real, le altre favorite». Di Juve si è occupato ieri anche Gianluca ViaUi a Coverciano per il Master allenatori al quale è iscritto. L'ex campione, oggi opinionista per Sky, fa le carte al campionato definendosi non troppo sorpreso dagli attuali risultati: «Sarebbe sbagliato parlare di duello Juve-Milan: non bisogna dimenticare la Roma rigenerata rispetto all'anno scorso grazie ad acquisti mirati e ad una maggiore compattezza del gruppo dove spiccano Totti, Cassano e il talento De Rossi». Certo, fa capire ViaUi, la Roma dovrà fare i conti con l'immensa forza della Juventus e del Milan: «La prima è un carrarmato con immense individualità a partire da Buffon, numero uno al mondo. Lippi è bravissimo, cambiano i giocatori però la squadra resta sempre la stessa. Il Milan ha trovato in confronto alla passata stagione maggior continuità e solidità, anche in difesa. Vorrei che la lotta scudetto riguardasse anche altre due o tre squadre. La Lazio del mio amico Mancini ad esempio è fortissima anche se forse un po' più prevedibile rispetto alle sue rivali». Una battuta anche sull'Inter e su quella panchina a cui è stato accostato più volte. «Fa sempre piacere vedere il proprio nome abbinato a grandi club, non nego che mi avrebbe fatto piacere e ci ho pure pensato, ma non ci ho mai sperato». Infine unpronostico sul Pallone d'oro: «E un premio che non mi piace molto, preferisco quello che assegnano gli allenatori. Mi piacerebbe in ogni caso che lo vincesse un italiano e in particolare Paolo Maldini». [f. ver.] L'ex bomber: «Marcello è un fenomeno, cambia la squadra, ma la qualità resta sempre immutata E Buffon è insuperabile» Tacchinardi staserà sarà il capitano

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