Capitala, domani 1 patto La presidenza a Geronzi? di Francesco Manacorda

Capitala, domani 1 patto La presidenza a Geronzi? ULTIMO NODO IL VERTICE. SI PARLA ANCHE Dl UBONATI E RIPA Dl MEANA Capitala, domani 1 patto La presidenza a Geronzi? Stocchi finali all'intesa parasocialefra gli azionisti della banca romana Si discute sulla quota Abn. Ci saranno Manodori, Ligresti e Colaninno Francesco Manacorda MILANO Il patto di sindacato di Capitana va verso la firma. Domani nel tardo pomeriggio, salvo slittamenti dell'ultimissima ora sempre possibili, i dodici azionisti che entreranno nell'accordo parasociale destinato a controllare appena meno del 300Zo del gruppo bancario faranno pervenire le loro adesioni e probabilmente anche i nomi dei rappresentanti designati nell'assemblea del patto stesso. Un ruolo di primo piano nell'operazione che rinserra le file degli azionisti di Capitalia, sostituendo anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Roma che non partecipa più all'accordo, va agli olandesi della Abn Amro, al primo posto nel libro soci del gruppo dopo aver portato la loro partecipazione dal 6,60Zo al 907o proprio venerdì scorso. «E' ancora presto per dire quale sarà la quota esatta che apporteremo al patto - spiega da Amsterdam un portavoce di Abn Amro - ma abbiamo detto più volte in passato che eravamo pronti a fare ciò che era utile, compreso aumentare la nostra partecipazione, per assicurare che Capitalia potesse godere di un accordo tra azionisti stabile». Facile dedurre, dunque, che anche la quota supplementare acquistata dagli olandesi è destinata a finire integralmente nel patto. Assieme a loro nell'accordo tra soci ci saranno la Regione Sicilia con il 3,3407o, l'emiliana Fondazione Manodori con il 3,170Zo e poi una nutrita pattuglia di soci finanziari: in prima fila il gruppo Premafin di Salvatore Ligresti che ha il 3,010Zo, la Pirelli con il 20Zo, e Roberto Colaninno con 1' 1,50Zo; accanto a loro altri cinque nomi dell'imprenditoria romana o dell'Italia centrale - Giampaolo Angelucci, che è attivo nel settore della Sanità ma è anche editore di Lìbero, il costruttore Alfio Marchini, l'industriale alimentare Luca Ferrarmi, la famiglia Colaiacono che si occupa di cemento con la Colacem e la Lamaro dell'immobiliarista Claudio Lamaro - che apporteranno quote prossime airi0Zo ciascuno. Altro nodo che verrà sciolto con l'ufficializzazione del patto è quello della sua presidenza. A guidare l'accordo tra i soci dovrebbe andare, secondo le ultime indicazioni, proprio lo stesso presidente di Capitalia Cesare Geronzi, con il compito di ricoprire una funzione di garanzia fra gli interessi dei diversi soci. Del resto proprio Geronzi è stato negli ultimi mesi il tessitore della trama dell'accordo, elaborata attraverso infinite e laboriose mediazioni per portare attorno allo stesso tavolo partecipazioni grandi e picco- le. Ma a dire il vero ancora ieri non erano sfumati gli altri due nomi su cui gli ambienti bancari scommettevano negli ulti¬ mi giorni: il giurista Berardino Libonati e l'avvocato Vittorio Ripa di Meana, che tra l'altro è appena uscito dal consiglio di Mediobanca dove rappresentava come indipendente proprio Capitalia, per far posto ai nuovi consiglieri designati dai soci francesi. Definito il pacchetto che assicurerà la stabilità dell'azionariato è facile identificare anche gli altri soci che hanno scelto di non aderire all'accordo. In primis, naturalmente, c'è la stessa Fondazione Cassa di Roma, guidata da Emmanuele Emanuele: da tempo aveva fatto sapere che il suo 7,190Zo - già sceso sensibilmente rispetto al 10,90Zo che deteneva in precedenza - sarebbe rimasto fuori dal patto e che il destino della Fondazione sarebbe stato sempre più lontano dalla gestione della sua partecipazione bancaria. Svincolato dagli accordi anche il 3,710Zo che fa capo alla Magiste del costruttore Stefano Ricucci, i cui rapporti con il management di Capitalia sono peraltro ottimi. Sulla stessa posizione, inoltre, restano la Fondazione Banco di Sicilia (ha il 3,340Zo), la Finnat della famiglia Nattino con il 3,140Zo, la Lybian Arab Foreign Bank con il 3,030Zo e Romain Zaleski, che attraverso la sua Tassara ha in portafoglio il 2,440Zo di Capitalia. Una partecipazione rilevante assegnata alla Regione Sicilia Presenti nomi dell'imprenditoria come Angelucci, Marchini e Lamaro j^fonte: Consob

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