Pellegrini e Pieri imparino da Collina perfetto all'Olimpico di Gigi Garanzini

Pellegrini e Pieri imparino da Collina perfetto all'Olimpico 'ffmmmmaKBmmmsMMÈ (S)VISTE E RIVISTE Pellegrini e Pieri imparino da Collina perfetto all'Olimpico Gigi Garanzini DOPO la giornata nera del turno precedente, quotazioni arbitrali in risalita. Almeno per quanto riguarda la domenica, visto che nei due anticipi del sabato gh errori non erano mancati. E del genere più fastidioso, quello che va comunemente rubricato alla voce «sudditanza psicologica». Uno ad Ancona, dove la doppia entrata di Monterò, prima su Ganz e poi su Di Francesco, avrebbe potuto essere sanzionata con un calcio di rigore che Pellegrino ha trasformato in simulazione (a Ganz); uno a Brescia, dove la leggera spinta di Dainelh alle spai e di Cruz è stata punita da Pieri con il massimo della severità. Severità che l'arbitro genovese, fighe d'arte ahinoi, si è ben guardato dah'apphcare nella gestione della partita; un fallacelo di Ahneyda su Di Biagio, una brutta entrata da dietro di Dainelh su Vieri, una congrua serie di scorrettezze dall'una e dall'altra parte hanno prodotto un incredibile zero nella casella degh ammoniti. Mighor prestazione di giornata, e la novità è assai relativa, quella di Collina all'Olimpico. Partita corretta e priva di episodi di difficile decifrazione: ma Collina non ha sbaghato una sola decisione, compresa l'ammonizione per cumulo di falli al migliore in campo, il bravissimo De Rossi. Nessuna scorrettezza di particolare gravità: ma quando Torti si è avvicinato per contestare il cartellino al compagno. Collina gh ha mostrato il numero cinque, che era per l'appunto il numero di falli commessi dal giahorosso De Rossi nella prima mezz'ora della ripresa. La peggiore quella dell'assistente Puglisi a San Siro, clamoroso l'errore che costringe Racalbuto ad annullare per offside inesistente il gol del vantaggio laziale di Stankovic e orienta ben diversamente la sfida tra Milan e Lazio. Ma discutibile, se non censurabile, anche quella di Farina a Modena, che non a caso ha suscitato dure proteste da parte leccese. Prima un paio di episodi non chiarissimi in area modenese. Poi, soprattutto, una doppia ammonizione a Konan nel giro di due minuti che ha costretto il Lecce all'inferiorità numerica sin dall'avvio della ripresa. Giusta la prima, per lo sgambetto a un avversario: maramalda la seconda. Stretto tra due avversari, Konan era caduto in area. Non è detto che l'entrata di Milanetto, forse in anticipo sul pallone, fosse da rigore: ma di sicuro la caduta di Konan non era una simulazione. Non sarà facile gestire il dopo-Zambrotta. A Udine, errore del guardalinee Stagnoli in occasione del primo gol dell'Udinese: sul colpo di testa vincente di Sensini, laquinta è oltre l'ultimo difensore e sulla traiettoria del pahone, quindi in posizione di offside attivo. Questo almeno per i parametri europei: i nostri, come si sa, sono curiosamente autoctoni. Giusta invece la decisione di Gabriele a Bologna in occasione del primo gol bolognese. L'impatto di Rossini sul portiere Kalac è successivo alla respinta maldestra del perugino. E sacrosanta l'espulsione del senese Guigou a Reggio Calabria, arbitro Messina, per un'entrata cattiva a metà campo.

Luoghi citati: Ahneyda, Ancona, Bologna, Brescia, Dainelh, Messina, Modena, Reggio Calabria, Udine