I gestori, personaggi misteriosi che amministrano il nostro denaro

I gestori, personaggi misteriosi che amministrano il nostro denaro I gestori, personaggi misteriosi che amministrano il nostro denaro HO comprato dei fondi da un promotore di Finanza&Futuro il 15/10/99. Guardo abbastanza regolarmente tramite il sito della banca la situazione del rendimento, ovvero meglio sarebbe chiamarla «di bancarotta». Anche ieri, dopo anni di pazienza, ho voluto accertarmi elei rendimento dei nrei poveri risparmi, a distanza di 4 anni, e questo è stato il risultato: -Fondi azioni Europa (Potenziale Europa): - 36,560Zo -Fondi azioni Pacifico (Select Pacifico):-19,7 0Zo -Fondi azionari America (Select America): - 46Z0Zo -Fondi Hi^h Tech Europa {acquistatili 23/3/2000): -69,350Zo. Dopo avere visto questo splendido rendimento, mi è venuta la curiosità di vedere il link «consigli dei gestori», e ho constatato che i consigli risalivano al 30 giugno di quest'anno, ovvero a più di tre mesi fa. Hanno senso in Borsa consigli vecchi di tre mesi? Ho scritto una mail al Servizio clienti, per chiedere spiegazioni, ma la mail è tornata perché la casella di posta era troppo piena. Ma chi sono questi gestori, che non si ha mai l'opportunità di conoscere? In che modo gestiscono il nostro denaro? Che tipo di trasparenza possiamo avere noi clienti? Possiamo sapere come è composto il portafoglio dei nostri fondi e come varia la sua composizione? Forse le domande sono troppe, ma confido, come sempre, sulla sua competenza e chiarezza. Jardena Meiohas - Torino I punti toccati dal lettore sono vari. Vediamo di rispondere a tutti. Le performance: i rendimenti a tre anni, dalla fine dì settembre 2000 alla fine di settembre 2003, sono in tutti i casi, tranne che per Select Pacifico, inferiori al benchmark. Il periodo non è esattamente quello degli investimenti effettivamente fatti dal lettore, ma nella valutazione dei gestori è importante paragonare la performance al benchmark, ossia all'obbiettivo dell'investimento. Infatti è la stessa Consob che impone che questo raffronto sia reso noto al pubblico anche perché si tratta quasi sempre di benchmark composti da più di un indice. Così, è dallo stesso sito di Finanza&Futuro che ho ricavato i seguenti dati, da cui si evince che i risparmiatori pagano commissioni di gestione annua tra ri,50Zo e il 20Zo per avere un servizio di gestione che fa meno di quanto darebbe un investimento passivo nello stesso indice (tramite un Etf): Select America ha dato il -20,160Zo contro il -15,15 del benchmark (900Zo Msci America, 10oZo Bot); Select Europa il -16,550Zo contro il -14,020Zo del benchmark (900Zo Msci Europa, 100Zo Bot); Potenziale Europa il -22,980Zo contro il -13.200Zo del benchmark (80oZo Msci Europa, 10oZo MSCI small cap-azioni a piccola capitalizzazione, ICZoMTS Bot). Select High Tech Europa il -27,840Zo contro il -23,857o del benchmark (300Zo DJ Telecom. 300Zo DJ Media, 300Zo Dj Tech, 100Zo Bot). Solo Select Pacifico con -13,140Zo, co¬ me dicevamo, ha perso meno del benchmark, -14,080Zo (900Zo Msci Pacifico, 100Zo Bot). Consigli vecchi di tre mesi: chi investe nei fondi, in una logica di lungo periodo, la parte azionaria del proprio portafoglio deve concentrarsi di più sulla diversificazione tra i vari settori in rapporto alla propria propensione al rischio, che non pensare di ottenere informazioni utili dai «consigli dei gestori». Il fatto che siano vecchi di tre mesi, poi, li rende palesemente inutili per chi investe in una logica di breve termine, speculativa. Ma anche se fossero consigli settimanali, è la mia opinione, non servirebbero da guida: né per un risparmiatore di lungo termine né. tantomeno, per un day trader. I gestori professionali dimostrano la loro capacità di far previsioni e dare consigli solo a posteriori, con i risultati che raggiungono: ma pure quelli che negli ultimi tre anni avessero fatto meglio dei gestori dei fondi di cui abbiamo parlato sopra non assicurerebbero matematicamente alcun successo futuro a chi prendesse per oro colato le loro indicazioni. Per questo, oltre al benchmark la Consob impone in ogni comunicazione delle società di fondi al pubblico la dicitura sulle «performance passate che non sono garanzie di quelle future». Le analisi finanziarie più avanzate per individuare i fondi dal miglior rating implicano invece lo studio dei comportamenti dei gestori in serie temporali sufficientemente lunghe e ripetute, tali da permettere la misura di una certa «costanza» nel battere il mercato: è quanto stiamo preparando come consorzio Eurofond (vi partecipano La Stampa per l'Italia e altri giornali in Francia. Spagna, Germania, Lussemburgo). Latitanza netl'assistere la clientela: caselle per le e-mail intasate e colloqui difficili o impossibili con i gestori attengono alla dimensione del cosiddetto «servizio alla clientela». O meglio del «disservizio», quando il cliente non è soddisfatto. Sono tutti aspetti molto importanti nei rapporto tra gestito e gestore, ovviamente, visto che questo «servizio» il cliente lo paga in termini di commissioni (oltre a quelle di gestione citate, ci possono essere, a seconda delle società, quelle: di switch. performance, entrata e uscita; più. magari, qualche costo bancario o amministrativo). Composizione del portafoglio e trasparenza: il cliente che ne ha la curiosità può ottenere informazioni sulla ripartizione dei settori che compongono i portafogli dei suoi fondi, e anche l'elenco delle società più rilevanti in termini di peso sul totale. Ma sono dati sintetici semestrali o trimestrali, quindi sempre superati. A mio avviso, questa operazione è comunque inutile ai fini pratici: se il cliente crede di essere in grado di giudicare la bontà delle scelte di un gestore, ha sbagliato strumento. Doveva investire nelle gestioni patrimoniali (quelle vere, non le Gpf, gestioni nei fondi comuni o nelle Sicav). che sono personalizzate e si distinguono dai fondi perché il cliente ha il diritto di concordare l'indirizzo, fino alla scelta o all'esclusione di certi titoli. Se non ha questa capacità critica di livello professionale, ma è insoddisfatto dei fondi «malgestiti», ha la via degli Etf, che sono a gestione passiva, costano meno di un quarto dei fondi «attivi» quanto a commissioni, e ricalcano le performance dei benchmark. M Verniciatura delle inferriate SONO proprietario di due piccoli appartamenti a Viserba di Bimini. L'assemblea straordinaria dei condòmini ha deliberato a maggioranza di riverniciare l'inferriata estema del giardino per un totale di circa 4 milioni delle vecchie lire esclusa Iva. A un esame neanche troppo accurato, l'inferriata risulta solo sporca. Posso esimermi dal pagamento della mia quota millesimale alla luce dell'articolo 1121 ce? Tiziano Canini - Viserba No. si tratta di opera di manutenzione ordinaria, non di innovazione gravosa e voluttuaria. Servitù di passaggio e spese per il cancello Il O acquistato nel dicembre Il 2000 il 500Zo della casa nella quale abito dal 1978 (il restante 500Zo era già mio) e che ha due garage da sempre da me utilizzati. Nel rogito si specifica che ho il diritto di passaggio per accedere ai box su un terreno di altro proprietario. H passo avrà un cancello automatico e un'illuminazione che peraltro non serve la facciata delle mie autorimesse. Vorrei sapere cosa può pretendere legalmente questa persona, per esempio per la manutenzione del vialetto o per l'energia occorrente ad aprire il cancello e ad illuminare la zona? Lettera firmata L'articolo 1069 ce, ultimo comma, stabilisce che le spese per le opere necessarie per conservare la servitù di passaggio - nel caso in cui queste opere giovino anche al fondo servente - devono essere sostenute dal proprietario del fondo servente e da quello del fondo dominante in proporzione dei rispettivi vantaggi. Quindi, nel caso specifico, va valutato quanto a lei servono le opere previste, tenuto conto che ha due garage. Tale stima, in caso di contrasti, sarà fatta dal giudice. M Le deleghe in assemblea CONDOMINIO: vanno conservate le deleghe di voto? L'amministratore può distruggere le copie delle deleghe il giorno successivo a quello dell' avvenuta assemblea straordinaria condominiale? In caso negativo, quanto tempo debbono essere conservate? All'inizio dell'assemblea l'amministratore è tenuto a dare lettura agli astanti delle deleghe? Si può invalidare l'assemblea per uno dei motivi anzidetti? Un condomino può essere delegato senza essere stato contattato dal condomino delegato? E. A Glaviano - ModenaVa chiarito che non è l'amministratore, ma bensì il presidente dell'assemblea condominiale (in genere uno dei condòmini) ad avere come obbligo la verifica delle deleghe. Non esiste un obbligo formale a dare lettura delle deleghe, se non richiesto da uno dei condòmini, ma certamente esiste quello di annotarle nel verbale. Non esiste, d'altronde, un obbligo formale alla conservazione dei foglietti delle deleghe dopo l'assemblea, anche se l'amministratore attento le terrà allegate al verbale. La delega non è necessariamente scritta, può essere verbale, e in tal caso il presidente sarà costretto a verificarlase richiesto, per esempio a mezzo telefono. Esiste certamente la possibilità di ricorso all'autorità giudiziaria ma, stando così le cose, è ovvio che può essere molto diffìcile fornire prove in giudìzio, a meno che la verifica delle deleghe sìa stata chiesta immediatamente, nel corso delassemblea. Se il regolamento condominiale detta un limite alle deleghe a persona, o vieta che esse siano date all'amministratore, tali regole vanno rispettatealtrimenti l'assemblea e/o le delibere possono essere nulle. Ha collaborato: SILVIO REZZONICO presidente Confapp A cura di GLAUCO MAGGI E-mail: glauco.maggi@lastampa.it Chi desidera risposte in tema di risparmio e investimenti, banca, casa, fisco, pensioni e previdenza scriva a: Tuttosoldi via Marenco 32 10126 Torino

Persone citate: Glaviano, Select America, Tiziano Canini