Il caro commissioni frena le performance

Il caro commissioni frena le performance DA INIZIO ANNO GLI AZIONARI GUADAGNANO IL 9,507o, MA ATTENTI Al COSTI OCCULTI Il caro commissioni frena le performance Vittorio Zirnstein La tendenza al rialzo delle commissioni sui fondi di investimento è un fenomeno in atto non solo in Itaha. Anzi, da Londra, dove risiedono i grandi studi indipendenti sull'industria del gestito, come Fitzrovia, giungono segnah allarmanti: le aziende, a caccia di reti di promotori per allargare il giro d'affari, sono tornate a non lesinare i premi d'ingaggio (a carico del pubblico dei risparmiatori, naturalmente), grazie anche alle mighori performance. Anche in Itaha, finalmente, si rivedono risultati positivi, ma rosicchiati inesorabilmente dalle commissioni sui rendimenti. I fondi comuni azionari, soprattutto, sono tornati a dare qualche soddisfazione ai loro sottoscrittori, come mostra per esempio la media dei prodotti investiti a Piazza Affari, che da inizio anno sono saliti del 9,507o. Ma sul miglioramento delle performance pesa inesorabilmente la spada di Damocle delle commissioni applicate dalle società. Il meccanismo funziona così: le società di gestione, in pratica, trattengono una parte dei guadagni se il loro fondo riesce a superare un indice di riferimento. Indice che non sempre ha lo stesso livello di rischio del fondo. Il calcolo di queste provvigioni viene fatto spesso su base trimestrale e a volte addirittura mensile. Se il fondo supera il benchmark in un certo mese, la società trattiene quindi la commissione di performance anche se nel mese successivo il fondo va peggio dell'indice. L'esempio più evidente è quello di Banca Mediolanum, che nel prodotto Risparmio Itaha crescita lega le commissioni d'incentivo dall'Emibor a tre mesi, un indice che ha poco a che fare con i mercati azionari. In particolare, la società guidata da Ennio Doris applica commissioni del 307o sulla sovraperformance del fondo rispetto al 15007o dell' Euribor a tre mesi. E la percentuale trattenuta arriva al 507o se la differenza positiva tra il fondo e l'indice di riferimento à superiore al 507o. Un calcolo che viene effettuato con cadenza mensile: quindi, ogni mese tutto si azzera e si riparte daccapo. La stessa strategia di calcolo è stata scelta da Epta (gruppo Sanpaolo Imi), per esempio nei fondi Epta azioni Itaha ed Epta mid cap Itaha, ma anche da altre società come Sai investimenti. Aletti Gestielle, Bnl gestioni, Bipiemme gestioni ed Euroconsult. In tutti questi casi la rilevazione viene fatta mensilmente. Mentre nella maggior parte delle altre società di gestione italiane i calcoli sono fatti ogni trimestre (come nel caso Ras asset management o Monte Paschi asset management): le commissioni di performance sono quindi trattenute solo se il fondo ha raggiunto l'obiettivo prefissato nei tre mesi considerati. Ma c'è anche un'altra caratteristica controversa presente nelle commissioni di performance di alcuni fondi italiani: i costi d'incentivo appheati ai fondi monetari, prodotti che in genere dovrebbero svolgere una semphce fruizione di parcheggio della liquidità e dove la società non mette in campo strategie di gestione particolari che giustifichi¬ no l'esistenza di commissioni di performance. A prevederle è ancora una volta Mediolanum (507o sul 10007o dell'Euribor a tre mesi), insieme a Ersel (con Fondersel cash). Effe investimenti (gruppo Fondiaria-Sai) e Vegagest. [borsa&finanza] Molte imprese calcolano gli incentivi ai promotori su una base mensile (e il cliente paga di più) SOCIETA CON PERFORMANCE MENSILE Societa Fondo Commlss. ,, ' di pierf. ' ■ EUROCONSULT. EUROCONSUU AZ.ITALIA PIOLANUM RISPARM.ITA.CRESCITA SAI INVESTIMENT SAI ITALIA 20,00'^ 3,000Zo 1,53«K.

Persone citate: Aletti, Ennio Doris

Luoghi citati: Ersel, Italia, Londra