Le Olimpiadi cercano 20 mila volontari di Claudio Giacchino

Le Olimpiadi cercano 20 mila volontari COSTITUISCONO LA FORZA DECISIVA PER LA BUONA RIUSCITA DEI GIOCHI: POTRÀ' PARTECIPARE SOLTANTO CHI AVRÀ' 18 ANNI Le Olimpiadi cercano 20 mila volontari Avviata al Lingotto la campagna di «arruolamento» Claudio Giacchino Il palco dell'auditorium del Lingotto è invaso da discesisti, bobbisti, fondisti e cecchini del biathlon intenti a sparare al bersaglio. Tutti atleti virtuali, sagome ipercolorate piazzate qua e là tra leggìi, il pianoforte a coda, i piatti, e le sedie vuote degli orchestrali. Per un pomeriggio questo tempio della musica è diventato scenario olimpico, per la presentazione del programma volontari «Noi2006». Programma kolossal ' già visivamente identificabile nell'originale logo rosso-arancione fiamma su fondo immacolato come la neve. H logo «ha i colori della passione perché questa iniziativa nasce, si svilupperà, vivrà solo grazie alla passione di migliaia di persone» ha spiegato Paolo Rota, direttore generale del Toroc, il comitato organizzatore delle Olimpiadi. In platea centinaia di uomini, donne, ragazzi e ragazze, i presidenti e i soldati del volontariato torinese. Centinaia di individui, solo la punta, la piccola punta di quell'iceberg cittadino e provinciale che lavora per gli altri, le associazioni sono un oceano, oltre 2500. E a loro era rivolto il messaggio di Castellani, nocchiero del Toroc, di Ghigo, Bresso e Chiamparino, sul palco con indosso la nivea maglia con sul petto stampigliato il logo dell'iniziativa da cui, più di tutte le altre, e sono miriadi, dipende il successo dei Giochi. Senza volontari, niente kermesse dei cinque cerchi. E di candidati ne occorrono svariate legioni. Ad Albertville, contarono sull'appoggio di 8700 persone, due anni dopo, nella norvegese Lillehammer, il numero era salito a 9100. A Nagano raggiunse le 32.600 unità, a Salt Lake City scese a 23 mila. «Noi vogliamo arruolarne 20 mila» ha detto Valentino Castellani e il sindaco ha allargato il confine dell'ambizione: «Facciamo 25 mila, insomma vogliamo sì o no battere i nostri cari amici di Salt Lake City?». Sotto la regia, semphce ma efficace come sempre, del giornalista Rai Federico Calcagno, veterano dei Giochi avendo vissuto cinque esperienze «in una vita almeno una volta è una grande fortuna respirare il clima olimpico, invi¬ dio già i volontari», sotto la regia di Calcagno la presentazione è filata via senza noia e la retorica limitata a poche, ineluttabili gocce d'una e l'altra sono i nemici di questi show): le autorità hanno ricordato l'eccezionale valore del volontariato torinese, e quello laico e quello religioso. Dunque, come dubitare che «Noi2006» avrà successo? In platea c'erano già mamme con i ragazzi smaniosi di vestire al più presto la maglia con il logo rosso-arancione fiamma. Per arruolarsi bisogna compilare, a partire da gennaio, il questionario che sarà pubblicato sul sito www.tormo2006.org, avere 18 anni e garantire ima presenza totale per dieci giorni consecutivi, domeniche comprese, durante le settimane dei Giochi. Ovviamente, gli organizzatori avranno bisogno non solo di gioventù ma anche di esperienza, di persone che rispondano al meglio ai requisiti, per citare alcuni esempi, di autisti di atleti, interpreti, responsabili,del servizio d'ordine, dei biglietti, dell'accoglienza. Che il numero di 20 mila sarà raggiunto subito lo urla il progetto «Ragazzi2006» lanciato dalla Provincia appena Torino, tre anni fa, a Seul, divenne città dell'Olimpiade. I «Ragazzi 2006» sono 24.624 e crescono in continuazione: «Ogni giorno arrivano nuove dieci iscrizioni dice Rosanna Belgiovanni, responsabile dell'iniziativa per conto del Comune -. Questi giovani sono lo zoccolo duro, stanno accumulando esperienze attraverso continui, quotidiani corsi di formazione, almeno qualche migliaio entrerà nella legione che consentirà al kolossal evento di svolgersi» regalando fama planetaria a Torino, il Piemonte e l'Italia dove ima simile manifestazione non si svolge da 46 anni (Roma 1960). Sul palco, a movimentare la presentazione, gli eroi dello sport azzurro Pierino Gros, Stefania Belmondo, i pattinatori Barbara Fusar Poh e Maurizio Margaglio. Applausi a Rinaldo Bontempi, il vicepresidente del Toroc che attraverso decine di riunioni ha organizzato la presentazione all'auditorium. L'impresa non sembra difficile da centrare perché soltanto in città le associazioni che si occupano di volontariato a diverso titolo sono oltre 2500 Il record assoluto si raggiunse in Giappone quando all'appello degli organizzatori risposero in 32 mila Ma oltre ai «soldati» e importante trovare i quadri organizzativi Foto di gruppo con le magliette dei volontari per le Olimpiadi del 2006

Luoghi citati: Giappone, Italia, Piemonte, Roma, Salt Lake City, Torino