«I cani devono poter correre»

«I cani devono poter correre» POLEMICHE SULLE NUOVE NORME E SULLA DEFINIZIONE DI RAZZA PERICOLOSA «I cani devono poter correre» veterinari: museruola e guinzaglio li rendono feroci ROMA Si allarga la polemica sull'obbligo di museruola e guinzaglio per i cani più grandi. In rivolta i veterinari e i proprietari che bollano le nuove regole come «criteri inapplicabili». Il parere del Consiglio superiore di Sanità, pur riducendo il numero delle razze pericolose a dodici rispetto alle 90 dell'ordinanza Sirchia, ha riaperto la polemica tra i due schieramenti. «L'eccessivo allarmismo sul presunto incremento dell'aggressività dei cani ha creato una fobia collettiva che ha aumentato in maniera ingiustificata i livelli di ansia e di vigilanza del cittadino comune - afferma il neurologo Rosario Sorrentino-. Un effetto boomerang, infatti la paura del padrona o di chi gli sta intorno, è recepito in molti casi dal cane come una manifestazione di vulnerabilità e di fragilità comportamentale dell'uomo e questo non fa altro che scatenare di più un'eventuale aggressività». In pratica, molte persone di fronte a un cane assumono un atteggiamento di paura che sollecita la reazione dell'animale anche se per l'esperto «non ci sono cani più o meno pericolosi, esistono specie allevate mede e particolarmente sensibili che possono elaborare un comportamento imitativo del loro padrone». «Bisogna quindi educare l'uomo, il proprietario del cane, e non viceversa. Proprietari di cul- tura civica approssimativa e di giovane età trasformano il loro cane in un'arma pronta a colpire. E' impossibile non far correre in libertà un animale, soprattutto se di grossa taglia. Tenerlo costantemente con la museruola, non portarlo al parco, questo sì scatena l'aggressività e può farlo ammalare. Il cane che si sente minacciato non può che avere una reazione istintiva di aggressione verso il problema, verso la "èòsa" che lo limita e che minacciala salute». Su indicazione del Consiglio superiore di Sanità per tutti i cani sopra i 30 cm d'altezza dal garrese dovrebbe scattare l'obbligo di guinzaglio e museruola nei luoghi pubblici. L'ultima parola spetta al ministro Sirchia che ha dato incarico all'organo consuntivo del ministero di preparare un parere tecnico dopo l'ordinanza anti-aggressioni. Animalisti e veterinari continuano a sostenere che per fermare i cani pericolosi non è necessario stilare liste di razze: ((Applicare le regole già esistenti - sostengono - è più che sufficiente». La Federazione nazionale medici veterinari italiani (Fnovi) durante le audizioni del Consiglio superiore di Sanità ha sostenuto questa posizione con un documento: «Chiediamo il ritiro immediato dell'ordinanza e l'istituzione di una commissione tecnica ministeriale, non riteniamo scientificamente corretto, né utile focalizzare l'attenzione su razze o tipi di cani, nella maggior parte sono casi socievoli, invece sono i proprietari dei singoli cani ad essere aggressivi. Sono loro i soggetti da responsabilizzare. La legge è vecchia e buona, esistono norme contro il pericolo di aggressioni, non si devono votare altre ordinanze che non fanno che peggiorare la situazione». Di tutt'altro parere l'associazione di genitori Moige, che invoca misure severe: non si può barattare la salute e la sicurezza dei bambini con quella dèi cani e dei loro padroni. «Le pressioni degli animalisti al riguardo lasciano attoniti- spiega la presidente Rita Munizzi - se a prevalere saranno loro sarà una sconfitta di civiltà per il nostro Paese». Secondo Munizzi bisognerà «prendere provvedimenti «urgenti e drastici con determinazione»: il guinzaglio e la museruola nei luoghi pubblici li devono indossare tutti i cani; i parchi devono avere aree separate per cani e bambini. E per i pitbull occorre eliminare la razza con sterilizzazione di tutti gli esemplari, così come è avvenuto in Francia e in Germania». Oltre ai pitbull, il nuovo elenco dei cani ' ad ' aitò I riacbio di 'aggrè'9Sì''itk dovrebbe ' comprendere 'dódici razze poco diffuse in Italia (fra cui american bulldog e bull Mastiff), indicate anche negli altri Paesi europei come potenzialmente pericolose. [già. gal.] Gli esperti: «L'animale sente la vulnerabilità e la-fragilità dell'uomo Metterlo in "prigione" non fa che peggiorare la situazione. Bisogna saper responsabilizzare il proprietario Le vecchie leggi vanno bene» 1 NUMERI In Italia ci sono 20 milioni 600 mila famiglie, di queste il 220Zo (12 milioni 270 mila persone) hanno uno o più cani TRA QUESTE il 25yo ha figli tra 19 e 24 anni il 16,5yo ha ragazzi tra 7 e 14 anni il 14?40zi ha f(glRra ÌS e le anni il Ì3,207o ha bambini da Ò a 6 anni L'area dove è più numerosa la presenza di cani è il Centro Italia (Toscana, Lazio, Marche, Umbria, Sardegna) Lf ORDISMAMZA DI SIRCHIA Vietato l'addestramento dei cani di razza pitbull e di altre razze, «inteso ad esaltarne la naturale aggressività o potenziale pericolosità» famiglie, 0 mila ani nni anni anni anni resenza Vietato acquistare, possedere o detenere cani considerati pericolosi «ai delinquenti abituali o per tendenza; a chi è sottoposto a misura di prevenzione personale o di sicurezza personale; a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per delitto non colposo contro la persona o contro il patrimonio, punibile con la reclusione superiore a due anni; a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per i reati di cui all'art.727 del codice penale; ai minori di 18 anni e agli interdetti e inabilitati per infermità» e ^ Obbligo dì guinzaglio e museruola per i cani sopra i 30 cm di altezza al garrese condotti nei luoghi pubblici 7| Divieto di selezione ó incrocio tra razze di cani per svilupparne l'aggressività e di somministrazione di sostanze dopanti agli animali © Chiunque possegga o detenga cani pericolosi «è tenuto a stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi»

Persone citate: Munizzi, Rita Munizzi, Rosario Sorrentino, Sirchia