Quando il bassotto diventa borsa

Quando il bassotto diventa borsa FORME ORIGINALI E MIX DI MATERIALI CAMBIANO I CODICI DI UNO DEGLI ACCESSORI PIÙ' AMATI DALLE DONNE Quando il bassotto diventa borsa A bassotto è meglio. Dopo anni di «up and down» fra borse bonsai e borse giganti, quest'autunno sembra che tutto si giochi su una forma ricorrente, allungata, rettangolare e affusolata. Come quella, appunto, del bassotto. Non è Tunica ovviamente, ma dilaga. Nella «Comiche» in coccodrillo di Tod's, come nella «the latest blond» di Dior - fitta di lacci e fibbie, fino al modello col famoso morsetto di Cucci - O nella versione di Malo, a bauletto slanciato con manici rigidi. E piegate a questa esigenza sono pure le cartelle «Roll roll» per i documenti, in duttile muflone, che Le Passage arrotola trasformandole in soffici tubi poco ingombranti. Ma una volta saziato il bisogno di possedere l'accessorio dalla linea di punta, la bulimia delle maniache della borsa trendy continua. E per placarla non mancano una marea di modelli sfiziosi. Se Fendi lancia la «Chef Bag» che ricorda il cappello rovesciato di un cuoco; Louis Vuitton esordisce invece con le «Monogram Dahnatien», unendo i loghi della griffe multicolor - o nera - alla vacchetta stampata modello «Carica dei 101». E sempre di Vuitton sono le borse in «Cuir Epi Soft», realizzate con una nuova tecnica che tratta la pelle a grana sottilissima. Tradizionale con brio è poi il genere Kelly di Hermes che Blumarine declina in pelle e visone. Mentre Fay firma la Tuareg, una bisaccia-abbraccio di pelle che si piega su se stessa chiudendosi con un moschettone. Nostalgica e ambitissima è «Lock» di Celine che reinventa la borsa da medico condotto in versione mini e maxi nei cuoi più pregiati o nei cavallini stampati zebra (Sharon Stone è stata una delle prime a invaghirsene). Le versioni da motociclista? Dalla «Miki-motor» di Tod's (già al braccio di Monica Bellucci) si passa alla «Biker» in stile Easy i, fino alla mezza-. •jótia aapgsa con i^RS^wSoffìetìi. TtìmateT'Prada ecco invece le cartelle dalla foggia maschile, ma in tessuto stampato Hohday S- Brown, con i fantasie Anni Cinquanta. Ironico, Etro, mutua sporte a forma di violino con intemo a spartito. Non manca la borsa contro la droga. Una sorta dì manifesto fashion. Con la scritta "No Marija" e una foglia di marijuana sbarrata di rosso. L'ha creata Gilli, si acquista su prenotazione. Il ricavato va alla Comunità di San Patrignano (sanpatrigna-, no@gilh.com). Piccoli capolavori sono poi le borse create daValentino, con ciuffi di piume di marabù e manici a catena con anelli da infilare al dito, oppure in tessuti ricamatissimi come arazzi d'antan, applicazione sulla pelliccia e pietre cabochon. Sofisticatissima è poi la «MyBag» di Loro Piana, una di quelle borse "per sempre" in pellame Grain-Touch, ottenuto con vitelli franceaHKslezienatis' simi e conciati al naturale, tagliata e cucita a mano morbida e sportiva è provvista di svariate tasche multiuso. [a.am.] I m PRADA m «MY-BAG» DI LORO PIANA m «MONOGRAM DALMATIEN» DI LOUIS VUITTON m TOD'S m ANDREA PFISTER VUITTON m CHRISTIAN LACROIX m VALENTINO SABELT

Luoghi citati: Malo