«La variante di Avigliana boicottata dalla Provincia»

«La variante di Avigliana boicottata dalla Provincia» «La variante di Avigliana boicottata dalla Provincia» Napoli (Forza Italia) contro Bresso: soltanto la presidente continua a contestare l'opera Gianni Bìsìo «La Bresso è come il lupo: perde il pelo, ma non il vizio». Osvaldo NapoU, più nel ruolo di sindaco di Giaveno che di deputato di Forca Italia, vuole sapere «che cosa ha, di personale, la presidente della Provincia contro la variante di Avigliana», strada che interessa anche tutta la bassa vai di Susa e la vai Sangone, opera connessa alle Olimpiadi. «Tutti dal Toroc in avanti hanno messo la variante di Avigliana al primo posto: la Bresso è costantemente contro. E il suo "contro" incomincia nel 1988, quando si oppose alla delibera della giunta regionale, con i colleghiMontefalchesi e Ala, ricorrendo al Commissario di governo: ritenevano che fare la circonvallazione di Avigliana fosse una "distrazione di fondi" e che nulla avesse a vedere con il progetto di autostrada che stava realizzando la Sitaf». Napoli mostra un verbale di delibera della giunta di Avigliana del 5 maggio 1988. Vi si contestavano duramente le argomentazioni del ricorso di Bresso, Montefalchesi e Ala, rite¬ nendole «frutto di preconcetta opposizione alla costruzione dell'autostrada e di ogni infrastruttura viaria (perfino il sottopasso alla ferrovia, ndr) anche se manifestamente indispensabile». Inoltre si ravvisava «la leggerezza con la quale si mira a determinare ulteriori ritardi nella soluzione di un problema ormai tragico per la popolazione della valle». Dice il deputato di Forza Italia: «D sottopasso allora non sarebbe costato una lira, perché inserito nella concessione Sitaf, invece dopo è costato miliardi. Non si capisce perché la Bresso, in cabina di regia, continua ad essere contraria alla variante». Nega tutto la presidente Bresso: «Mi dicono che io sarei contraria alla variante di Avigliana: è una strada "mia" che non potrò fare se non in quel modo. Il problema che io porrò lunedì in cabina di regia, anche perché sono venuti i sindaci di tutti i Comuni dell'area per capire la situazione, è che sia nfatto il punto. Ho detto che se andiamo avanti in questo modo, approvando opere che debordano nelle spese, alla fine mancheranno i soldi per la variante di Avellana. E' vero che abbiamo chiesto i soldi a Frattini, ma nella Finanziaria non ci sono per il momento, forse ci saranno nel cosiddetto collegato. Ma io certezze non ne ho: la mìa preoccupazione è che manchino 70-80 milioni di euro e che quindi alla fine manchino questi più quelli relativi alle altre "mie" strade, le provinciali». Osserviamo: lei sì era già opposta nell'88 a questa strada... Prima la Bresso nega, poi ammette che in quel tempo, mentre la spesa per l'autostrada cresceva contìnuamente, c'era la preoccupazione che ci fosse una di¬ strazione di fondi: «Ricordo il progetto, ricordo ''assessore di Avigliana di allora, Ferraudo, che era del mio partito: il problema era il tracciato in Avigliana, che aveva problemi, e pure l'autostrada che ha strozzato la Dora e l'ha portata nel 2000 a invadere Torino». Immediata la replica da Palazzo Cisterna: «Se andiamo avanti approvando interventi che debordano nelle spese, alla fine mancheranno i soldi» Osvaldo Napoli, a sinistra, si tiene a distanza da Mercedes Bresso (a destra)

Persone citate: Bresso, Frattini, Mercedes Bresso, Montefalchesi, Osvaldo Napoli, Toroc