«La mia giornata a ostacoli» di Francesca Paci

«La mia giornata a ostacoli» SESSANTACINQUE ANNI, DA SEMPRE PARAPLEGICO: DA QUANDO ERO GIOVANE SONO MIGLIORATE TANTE COSE «La mia giornata a ostacoli» Antonio: le barriere non sono solo architettoniche Francesca Paci La Ritmo color carta da zucchero è parcheggiata davanti all'entrata laterale di Palazzo Nuovo, in via Verdi 41 bis. Attraverso la portiera spalancata Antonio si trascina dalla carrozzina al posto di guida: getta dentro la gamba destra, poi la sinistra, punta i pugni sul sedile, esercizio impegnativo per un uomo di 65 anni, e scivola fin sotto al volante. Un vecchio cuscino verde è appoggiato di fianco «perché nella manovra non si sporchino i pantaloni». Ogni tre giorni Antonio Odone ripete la stessa operazione, alle 13,30 e alle 16, prima e dopo la lezione di letteratura classica con cui rinfresca gli studi terminati negli Anni 60 con la laurea in giurisprudenza. «Erano tempi duri per i paraplegici come me: i miei genitori mi portavano in braccio fino all'aula», ricorda Antonio accendendo il motore. Oggi l'università incarica uno studente di attendere all'arrivo il collega meno fortunato all'arrivo, accompagnarlo all'uscita, ripiegare per lui la carrozzina nel portabagagli altrimenti inaccessibile. A valutare l'aiuvo del disabile \ dalla condìzioTie degli atenei, il 2003 supererebbe l'esame. Eppure, le barriere architettoniche sono come quei nemici che nei videogames non muoiono mai, per quanti se ne possano abbattere ne spunta sempre un altro. Stamattina, al Lingotto, debutta «Ability-Tecn Help», il salone delle tecnologie per i disabili e gli anziani. "La ricerca Ea. progressi, ma la giornata degli Antonio Odone, piccini come lui o alti e robusti nonostante la menomazione, resta una corsa ad ostacoli. Metti una visita al Duomo, dopo l'ora di latino e greco. «Le chiese sono state pioniere nel! agevolarci» dice Antonio drib- ttlando disinvolto il traffico pomeridiano. Secondo il presidente della Consulta per le persone in difficoltà. Paolo Osiride Ferrerò, «il 750Zo dei luoghi di culto è ormai accessibile anche a quel 100Zo di torinesi sulla sedia a rotelle». Gradini e parapetti ne¬ gano però loro «il 900Zo dei negozi e il 6007o degli uffici postali». In piazza San Giovanni funziona bene il nuovo ascensore, che consente di evitare la scalinata principale. La rampa è troppo ripida e andrebbe migliorata, ma Antonio si sente fortunato: «Credevo che l'ascensore fosse fermo, sono sorpreso. La nostra vita è una prova continua. Detesto le trasmissioni tivù dove si parla di disagili portando ad esempio una modella paralitica, un campione di tennis senza gambe. Passa il messaggio che con la volontà si riesce a vincere l'handicap e invece non è così. Lepersone privilegiate come me, con una famiglia pronta a sacrificarsi, mettono su una parvenza di esistenza, ma restiamo eccezioni». Fino a vent'anni fa Antonio Odone ha insegnato, poi le barriere mentali, non le architettoniche, l'hanno costretto alla pensione anticipata. Puoi dire come mai? Si è dedicato alla moglie, al figlio, allo studio. Dal punto di vista della carrozzina, via Garibaldi non sembra una felice isola pedonale. L'ingresso del Bar Francia è a livello e, anche se il bancone pensato per avventori d'altezza media cela ad Antonio la vista del proprietario, vai bene un caffé. Le vetrine successive sono tutte in salita. Centimetri invalicabili come muri dal tabaccaio, in farmacia, nelle boutique. La rampa migliore introduce al negozio di sanitari e busti, ci mancherebbe. L'anno del disabile volge al termine, le sofferenze dei suoi protagonisti no. Antonio Odone loda i progressi e denuncia i ritardi, ma ha imparato a far da se'. Scivola ancora nella Ritmo carta da zucchero, mette in moto, rientra. Nel box in corso Massimo d'Azeglio ha tutto pronto, una sedia contro il muro, una seconda carrozzina già montata senza ricorrere a quella riposta nel portabagagh. Così Antonio ritoma a casa, da solo, con le sue difficoltà, le sue conquiste, le sue speranze. Dalle lezioni all'università, al caffè al bar al gradino davanti alla farmacia, alla posta ai negozi, tutto diventa tanto più difficile Anchel'indispensabilefarmaciasoventediventa irraggiungibile Ogni negozio un gradino che tiene lontani i disabili Odone, sale sull'auto. Ormai ha Imparato a fare tutto da solo a forza di braccia

Persone citate: Antonio La Vista, Antonio Odone, Paolo Osiride

Luoghi citati: Bar Francia