Patto sui prezzi per rilanciare i consumi

Patto sui prezzi per rilanciare i consumi IERI LA FIRMA FRA I SINDACATI E I RAPPRESENTANTI DI PRODUTTORI, COMMERCIANTI E CONSUMATORI Patto sui prezzi per rilanciare i consumi I prezzi sono aumentati, (d'euro •ha fatto 'la sua parte» e i consumatori hanno risposto strìngendo la borsa, con un calo di consumi che sta mettendo in difficoltà commercianti ed imprenditori. Alcuni sono falliti, altri hanno ridotto i posti di lavoro. Ce n'è abbastanza per preoccupare tutti e per riflettere sull'opportunità di spezzare una «spirale maligna», nhe rischia di deprimere l'economia torinese. Con questa convinzione ieri le organizzazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di sottoscrivere un «Accordo sul contenimento dei prezzi» con i rappresentanti dei consumatori, dei produttori e dei commercianti: Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Federconsumatori. Movimento Consumatori Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Ascom Con- feommercio. Il patto, firmato alla Camera di Commercio di Torino, è stato definito un «atto coraggioso, indispensabile, che vincola tutti i contraenti». Si sono impegnati a creare «commissioni tecniche congiunte» che, entro la metà di novembre, devono formulare progetti concreti per contenere i prezzi di beni e servizi. Il protocollo d'intesa punta a «individuare e attivare iniziative d'informazione e di sensibilizzazione nei confronti delle imprese e dei consumatori, volte a favorire una mighore trasparenza sulle dinamiche dei prezzi». I contraenti «s'impegnano» a contenerli «su tallir ì prodotti di largo e generale consumo, congiuntamente individuati» e si dicono pronti ad agire insieme «nei confronti degli enti locali» per coinvolgerli in questo sforzo, in quanto «ritengono che il rilancio dell'economia del territorio passi necesséuiamente anche attraverso una ripresa dei consumi». «E' un patto d'onore, primo nel suo genere in Italia» ha sottolineato Giorgio Rossetto, segretario regionale della Uil, nel ricordare che «il sindacato baderà anche al controllo delle tariffe pubbliche». «Se si riprende a consumare - ha notato Vanna Lorenzoni, segretaria provinciale Cgil - si riprende a lavorare». E ha suggerito d'istituire «panieri a sostegno delle frange sociali più deboli». «Mi auguro - ha osservato Nanni Tosco, della segreteria provinciale Cisl - che quest'intesa abbia già effetti positivi sulle spese di Natale». «Un primo risultato c'è già» riflette Gianluigi Casotti, di Intesa Consumatori. «Infine tutti riconoscono che un aumento esagerato dei prezzi c'è stato. Ora si tratta di varare iniziative concrete per contrastarlo. Solo a questi patti i consumatori sono disposti a collaborare». «Quest'intesa - osserva Mario Costantini, di Adiconsum - è molto coraggiosa, perché fa dei contraenti dei partner corresponsabili dei risultati. L'adozione dell'euro ha dato una certa bottarella ai prezzi. Pertanto potrebbe essere opportuna l'istituzione di una "borsa della spesa" contenente prodotti concordati e calmierati». «L'accordo - spiega Gavino Sanna, a nome del Movimento Consumatori - sarà il primo passo per un percorso più complesso. Ogni soggetto dovrà fare il suo dovere per identificare e perseguire obiettivi misurabili. Entro novembre saremo in grado di formulare proposte per ogni settore merceologico».

Persone citate: Gavino Sanna, Gianluigi Casotti, Giorgio Rossetto, Mario Costantini, Nanni Tosco, Vanna Lorenzoni

Luoghi citati: Italia, Torino