Khatami: «Un premio strumentale»

Khatami: «Un premio strumentale» IL NOBEL EBADi: LIBERTA' PER I DETENUTI POLITICI» Khatami: «Un premio strumentale» a TEHERAN. Decine di migliaia di iraniani, tra cui moltissime donne, hanno accolto ieri sera all'aeroporto Shirin Ebadi, vincitrice del premio Nobel per la pace 2003, in arrivo da Parigi. «Spero che i prigionieri politici saranno liberati», ha dichiarato la donna ai giornalisti appena scesa dall'aereo che l'ha riportata in patria. Ma l'avvocatessa e attivista per i diritti umani ha dovuto subito fare i conti con un severo monito del presidente della Repubblica, Khatami. Nella sua prima dichiarazione pubblica sulla vittoria del Nobel per la Pace, il presidente iraniano, premettendo di essere «felice» per il riconoscimento, ha esortato la giurista a usarlo per il bene dell'Iran e dell'Islam. Ebadi deve guardarsi, ha affermato, da l'essere «strumentalizzata» dai nemici della Repubblica islamica, in primis Stati Uniti e Israele. Poi, a riconferma dell'atteggiamento imbarazzato se non infastidito con cui lo stesso governo riformista ha accolto la decisione del comitato di Oslo di premiare una donna che si batte per i diritti umani e la democrazia in Iran, Khatami ha ridimensionato il valore del Nobel per la pace, dicendo che «non è molto importante» e che è stato assegnato sulla base di «criteri esclusivamente politici».

Persone citate: Ebadi, Khatami, Shirin Ebadi

Luoghi citati: Iran, Israele, Oslo, Parigi, Stati Uniti, Teheran