Centristi, frenata sulla lista unica

Centristi, frenata sulla lista unica NUOVE DIFFICOLTÀ NEL CENTROSINISTRA, NON C'È SOLO IL CASO-PRODI Centristi, frenata sulla lista unica I popolari guardano con diffidenza l'ipotesi di un movimento formato da Mastella e Martinazzoii, il feeling Margherita-Marini non è al massimo, e Pezzotta potrebbe esternare le sue perplessità Maria Teresa Meli ROMA La lista unitaria va. Ma la sua è una navigazione alquanto accidentata. E non si tratta solo del problema non risolto di Romano Predi. Il presidente della commissione europea ha lasciato intendere che una sua candidatura è improbabile, e a più di un amico ha confessato che la sua diffidenza nasce non tante dal ricordo di quel che accadde nell'ottobre del 98, piuttosto la sua memoria va a qualche anno prima, a quando mentre lui percorreva l'Italia in lungo e in lai^go con il suo pullman. Massimo D'Alema tentava la carta del governo Maccanico. Insomma, spiacerebbe al Professore buttarsi nell'agone adesso, e, magari, ritrovarsi con una parte del centrosinistra che, in caso di crisi, punta su un esecutivo istituzionale per scongiurare le elezioni. Isaa mexvtxe ■Prodi, aBruxeTles. medita sul da farsi, a Roma la Margherita è in affanno. La componente del ppi vacilla, tante più dopo aver saputo che Clemente Mastella ha in animo di coinvolgere Mine Martinazzoii e di presentarsi con lui alle elezioni in ima lista denominata "Popolari per l'Europa". Quanti veti toglieranno al ppi? Né è confortante l'altra notizia. Quella che riguarda Savino Pezzotta. Il leader cislino è più che diffidente verso la Usta unitaria e potrebbe esternare pubbhcamente tutte le sue perplessità. Come se ciò non bastasse Franco Marini e Francesco Rutelli sono ormai ai ferri certi. L'ex segretarie del ppi è sempre più insofferente nei confronti del presidente della Margherita. I due si sono combattutti a Roma, nei congressi, ma non sole. C'è addiruttura chi scommette sul fatto che Marini veglia sostituire Rutelli alla guida del partito, magari con quell'Enrico Gasbaira con cui è in ottimi rapporti. L'ex segretarie del ppi sorride e nega. Ma la frase con cui ha chiuso uno dei suoi ultimi colloqui telefenici con Rutelli la dice lunga: «Francesco non ti scordare che sei pioWisono». Certo ciò non significa che Marini abbia il potere di bloccare l'operazione-lista unitaria, ma di creare qualche problema, quello sì. E soprattutto di evitare che in questa temporanea confluenza con i ds la Margherita abbia la peggio. «C'è tempo, c'è tempo», assicura lui a quei popolari preoccupati di soccombere all'abbraccio con la più robusta Quercia. D'altra parte, su questo punte. Marini trova un alleato in Arturo Parisi, il quale è da giorni che va ripetendo in tutte le salse che il partito riformista prospettato da Massime D'Alema non gli piace e che per quel che lo riguarda non vedrà mai la luce. Nei ds, invece, le cose sembrerebbero andare meglio, benché anche da quelle parti qualche problemino ci sia. Le stato maggiore della Quercia ha rinunciato all'idea di raccogliere finalmente i frutti elettorali dei suoi sforzi. Ma ciò non significa che abbia rinunciato al ruolo di pruno partito della coalizione. Piero Fassino le ripete ogni volta che può: «Nei siamo il motore dell'Ulivo», «Noi siamo il partite centrale...», e via di questo passo. Il che, tradotto dal politichese, vuol dire che al tavole delle trattative, quando sarà il momento. Usta unitaria o meno, i ds faranno contare i loro voti. Co¬ me? Massimo D'Alema le spiegava qualche giorno fa ad alcuni compagni di partite: ((Alle regionali - era la riflessione ad alta vece del presidente della Quercia - ogni partite potrebbe presentarsi con il preprie simbolo». Insomma, Usta unitaria nel 2004 ma non nel 2005, perchè lì «si misureranno i rapporti di forza» presenterà ahe europee per conto proprio, operando une strappo (sempre ricucibUe in futuro) con Silvio Berlusconi. Ex psi come Rino Formica e Claudio Signorile meditano di mettere in piedi una propria Usta. Perciò il partito di Enrico BoseUi rischia di perdere altri voti sociaUsti facendosi inglobare neUa lista unitaria. Navigazione difficUe, dunque, queUa del Ustene. Navigazione a vista, se è vero U racconto di un autorevolissimo esponente deUa Margherita che spiega la nascita di quest'operazione: «Quest'estate ne parlavamo tra di nei nei vertici ristretti. E avevamo decise di avanzare la preposta ai ds, per sta.-;drU, convinti che ci avrebbero detto di no e che noi aUora ci saremmo rilanciati come l'unico partite veramente uUvista deUa coaUzione. Doveva essere Parisi a uscire aUe scoperto. Pei è intervenuto Predi, all'improvviso, e da aUora è cambiato tutte...». Già, proprio tutto. IDs paiono aver superato i problemi, ma ora vogliono «pesare» Lo Sdi teme invece che l'aggregazione favorisca la diaspora di voti socialisti verso la coppia De Michelis-Craxi il leader della Margherita Francesco Rutelli «MMgiHgMHgMMMMMMMHMttSp^ all'interno della coalizione. E anche questo, naturalmente, non contribuisce ad allentare tensioni o a fugare sospetti. Pei c'è il terzo partito di quella Usta che è stata già definita, con un pizzico di ingenerosità , il triciclo. C'è le Sdi, che ha le sue difficoltà. Il nuovo psi di Gianni De MicheUs e Bobe Craxi si

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