«La falsa Falcherà raccontata per soldi e birra»

«La falsa Falcherà raccontata per soldi e birra» CONTINUA LA POLEMICA SUL REPORTAGE DI ITALIA UNO. IL PARROCO: NESSUNO E VENUTO A PARLARE CON ME «La falsa Falcherà raccontata per soldi e birra» L'accusa degli abitanti del quartiere Marco Accossato «Ci sarà sempre qualcuno che vi metterà i bastoni fra le ruote», dice dal pulpito don Dario, parroco di San Pio X, durante l'omelia delle 10. Il riferimento è al brano di Vangelo appena letto, non alla trasmissione Lucignolo che venerdì sera su Italia Uno ha descritto la Falcherà come il Bronx. Ma la frase calza a - pennello, e don Dario, durante la messa, non dimentica di citare quel reportage: «Una trasmissione ha descritto un quartiere di giovani allo sbando dice -. Mercoledì sera, qui in chiesa, c'erano 54 ragazzi a pregare, e l'oratorio ogni giorno è pieno di giovani. Non è lecito scavalcare completamente l'oratorio per descrivere la Falcherai». La chiesa esplode in ufi lungo applauso e poco dopo, sul sagrato, la polemica non è ancora placata: «Ouei ragazzi tossicodipendenti che hanno intervistato sono stati pagati - sbotta Michele Durante -. Ce l'hanno detto loro: chi 50, chi 100 euro. E a fine trasmissione, birra in omaggio per tutti. Ovvio che non è stato diffìcile fargli dire quelle cose». Nessuno nega che. allàfFalcherà ci siano problemi, «che ci siano i tossici», ma «il quartiere non è solo questo». «Il quartieiresta'ceroando'-l di riqualificarsi già da molto tempo - spiega Luigi Canzian, presidente Adi - è un'isola dove c'è del buono e del cattivo. Come ovunque. Attorno a molte delle palazzine che gli inquilini hanno riscattato dall'affitto, ad esempio, c'è più ordine e pulizia di quanto si trovi in molte altre zone di Torino più prestigiose. I residenti hanno creato un'autogestione, perché non vada tutto allo sbando». Che qui ci sia una forte aggregazione lo si percepisce, durante la messa, quando don Dario dice: «Scambiatevi il segno di pace». La parrocchia che Lucignolo non ha neppure avvicinato è un catalizzatore: ma non c'è solo la Chiesa a unire. «Lavorano associazioni, gruppi spontanei, e un coordinamento fra tutte le associazioni e i gruppi», racconta Francesco Traisci. «Il peccato originale di questa zona, soprattutto della Falcherà nuova - sostiene Traisci - sono gli insediamenti sorti nel '74. In passato hanno tollerato tutte le occupazioni abusive. Anzi, le hanno volute. E' ovvio che non può nascere nulla di buono da quello. Ma oggi è diverso anche h...». Lucignolo è già diventato un piccolo caso politico, a Torino. Giuseppe Borgogno, Ds, e Marco Borgione, Margherita, chiedono l'intervento del sindaco Chiamparino contro «chi ha disegnato il quartiere come un'inquietante favela subalpina». Il 20 ottobre tutti in piazza a protestare. Intanto, sul sito Internet della trasmissione di Mediaset, chccando sulla finestra «Le vostre @mail», si legge che i reporter di Italia Uno non sono nuovi a certe impostazioni: «Mi dispiace. Lucignolo, mi hai stancato - scrive una telespettatrice commentando un reportage sul «Popolo della notte» -: il popolo della notte non è come tu lo descrivi. Tu cogli solo le tragedie e le disgrazie». Tragedie e disgrazie anche alla Falcherà. Ancora il parroco, don Dario: «Stiamo insistendo sulla volontà di fare. Il mondo giovanile è la realtà più difficile ovunque, perché i ragazzi sono attirati da mille interessi e tentazioni. Eppure ci stiamo dando da fare e i giovani apprezzano, rispondono. Certe letture della realtà sono inaccettabili». Eccoli, i ragazzi. !n chiesa non perdono una parola dell'omelia di don Dario, che cita più volte l'esempio del Papa malato come di un uomo che non s'è fermato di fronte alle difficoltà. «Abbiamo 16 anni dicono, a fine celebrazione, Daniele Balducci, Simona Novelli, Isabella Vassallo e Fabrizio Ghirlanda -: alcuni di noi studiano, altri lavorano già, qualcuno studia e lavora. Al pomeriggio ci troviamo in oratorio, e d'inverno ci iscriviamo ai campionati Pgs». Conoscono bene i ragazzi intervistati da Lucignolo e non ce l'hanno con loro: «Li hanno pagati e quelli hanno detto ciò che la trasmissione voleva che dicessero». «E' un servizio nato con un obiettivo chiaro, dare della Falcherà l'immagine del vecchio quartiere dormitorio dove si vive con il coltello fra i denti». «Anche mia figlia - racconta Giusy - è stata intervistata insieme a un gruppetto di amici. Ha raccontato una realtà tutta diversa. Ha descritto un quartiere che non è solo fatto di drogati. A Lucignolo non è andato in onda un solo minuto di quell'intervista. Hanno puntato solo sul negativo». Il parroco di San Pio X, don Dario, con un gruppo di giovani ieri mattina dopo la messa

Luoghi citati: Italia, Lucignolo, San Pio, Torino