Rossi, tre giri per fare il vuoto di Enrico Biondi

Rossi, tre giri per fare il vuoto IL CAMPIONE «CONDANNATO A VINCERE SEMPRE» A PASSO DI CARICA VERSO UN TRIONFO ANNUNCIATO Rossi, tre giri per fare il vuoto Gibernau è un razzo, Vale lo spegne subito Enrico Biondi Inviato a SEPANG Non ha dovuto soffrire come Michael Schumacher. A lui sono bastati tre giri per diventare campione del mondo per la quinta volta, la terza consecutiva. Valentino Rossi, ieri pomeriggio in Malesia (nella magnifica mattinata dei motori in Italia) ha dato un saggio della sua classe, ha sfoderato le armi migliori ed è andato a passo di carica verso un trionfo annunciato. Adesso c'è già chi lo celebra alla pari di Giacomo Agostini, Carlo Ubbiali, Mike Hailwood, in conferenza stampa qualcuno lo ha messo un po' in imbarazzo collocandolo accanto ai grandi di ogni tempo come Merckx, Coppi, Bartali, Nuvolari. Ad ogni nome lui si è fatto piccolo piccolo e poi tutto d'un fiato ha esclamato: «Mamma mia, sono onorato». Valentino, fenomeno mediatico per eccellenza, anche ieri ha voluto dare spettacolo. Dapprima in pista, imprimendo un ritmo alla gara che nessuno è stato in grado di tenere: ci hanno provato in tre a metterlo in difficoltà, Capirossi, Checa e Gibernau, scattato al via come un razzo nell'unica tattica possibile per lui: stare davanti al pesarese e sperare di ritardare di una settimana l'agonia. Tutto inutile: freddo calcolatore, è bastato poco a Valentino per prendere loro le misure. Giusto un paio di giri. Poi, in un colpo, ha passato Capirossi e Checa e si è piazzato alle calcagna di Gibernau, che ha intercettato al terzo giro, lo ha passato con una staccata da manuale nel rettilineo opposto all'arrivo e... 'la spento la luce. Da quel momento in poi la gara è stata, se vogliamo, di una noia mortale, scandita solo da tornate tutti uguali, tutte dannatamente perfette, del folletto di Tavullia. Così è arrivato come una benedizione l'ultimo giro, perché l'attesa ormai era per la gag finale, che non manca mai quando Valentino vince una gara o un titolo mondiale. E la tribù di Tavullia, i suoi amici del Fan Club,.i 16 tifosi denominati «lo zoccolo duro» di quell'esercito di 5 mila affezionati supporter del campione, hanno atteso che Valentino si fermasse a bordo pista. Erano lì, vestiti da carcerati e incatenati insieme. Una replica della gag già vista a Bmo, quando un Valentino «condannato a vincere sempre», spaccava pietre insieme con gli altri carcerati. E ora, a mondiale vinto, eccolo finalmente Valentino aprire un gigantesco luc- chetto e liberare gli amici dalle catene. C'è chi ha voluto leggere, nel gesto, anche una specie di liberazione dai legacci che lo vincolerebbero alla Honda, una voglia di mollare tutto.e tutti e di ricominciare nuove avventure sotto altre bandiere (Yamaha). Niente di tutto questo assicurano gli amici: «Noi non facciamo politica e non mandiamo messaggi trasversali, il nostro è puro divertimento, fatto per il solo piacere di stupire». Come la maglietta sfoggiata sul palco, opera di Aldo Drudi, designer afferma¬ to, e ispirata al film Blues Brothers (il più amato da Valentino): sul davanti un James Brown stilizzato indica il cielo e dice «Lui ha visto la luce». Sul retro sono elencate le 24 motivazioni (alcune delle quali esilaranti) per le quali Valentino è stato condannato ai lavori forzati. Oggi, per wa giorno, Valentino è tornato il campione di tutti, delle mamme, delle nonne e delle ragazzine che spasimano per lui: del contratto non si è parlato e questo è un bene. Ma c'è qualcuno, in queste ore, che invece di seguire Valentino in partenza per l'Australia, ultima tappa del trittico orientale prima del finale a Valencia il 2 novembre, oggi farà ritomo in Italia. E' Carlo Fiorani, responsabile della Honda Europa. Il suo presidente, Negishi, lo ha convocato d'urgenza per sapere gli sviluppi sul contratto di Rossi: mercoledì, in videoconferenza con Tokyo, Honda* prenderà una decisione definitiva. Impossibile capire quali siano i margini di manovra e quali decisioni adotteranno i dirigenti nipponici. In giro però c'è aria di smobilitazione. Paragonato ai grandi di ogni tempo, da Coppi a Nuvolari: «Mamma mia, sono onorato» Si è ripetuta la gag del Fan club: 16 tifosi vestiti da carcerati (e incatenati) LA SITUAZIONE 125: l'Aprilia fallisce l'attacco al Mondiale m Così all'arrivo: 1. Pedrosa (Spa-Honda)in 43,07"647 media 146,651, 2. Kallio (Fin-Ktm)a 2"658, 3. Lorenzo (Spa-Derbi)a2"750. m Gli italiani: 6. De Angelis, 7. Giansanti, 10. Locateli!, 11. Simoncelli, 12. Bianco, 13. Dovizioso, 17. Lai, 19 Ballerini, 20. Borsoi, 26. Danese. m Ritirati: Cecchinello, Stoner, Jenkner, Sabbatani, Perugini, Pellino. m Mondiale piloti. Pedrosa 223 (campione del mondo). Perugini 159, De Angelis 157, Dovizioso 149, P. Nieto 139. a Costruttori: Aprilia 302, Honda 253, Derbi e Ktm 66, Malaguti7,Gilera6. 250: Poggiali allunga sulla coppia Elias-Rolf o a Così all'arrivo: 1. Elias (Spa-Aprilia) in 43'15"925, media 153,878 km/h, 2. Poggiali (Rsm-Aprilia) a 9"931, 3. F. Nieto (Spa-Aprilia) a 9"942. " Gli italiani: 4. Rolfo, 6. Battaini, 10. Baldolini. » Ritirati: Faubel, Stiegefelt, Debon, Pesek, Bataille, Guintoli, Nigon. i Mondiale piloti: Poggiali 226, Rolfo ed Elias 201, De Puniet 183, Nieto 127, West 125, Porto 117. i Costruttori: Aprilia 345, Honda 217, Yamaha 104. Prossima gara: 19 ottobre Gp Australia (P.lsland). MotoGp: Capirossi è 6", 11 ' posto per Melandri ■ Così all'arrivo: 1. Rossi (Ita-Honda), 21 giri in 43'41"457, media 159,998, 2. Gibernau (Spa-Honda) a 2"042,3. Biaggi a 7"644. " Gli altri italiani: 6. Capirossi, 11. Melandri. m Ritirati: DeGea, Burns, Jacque. » Mondiale piloti: Rossi 307 (campione del mondo), Gibernau 244, Biaggi 215, Capirossi 141, Bayliss 119. 14. Melandri 45. m Costruttori: Honda 345, Ducati 189, Yamaha 154, Aprilia 71. Sul podio di Sepang tocca all'acerrimo nemico Max Biaggi innaffiare di champagne il neo campione del mondo