Alla ricerca di un Terminator all'italiana di Filippo Ceccarelli

Alla ricerca di un Terminator all'italiana Alla ricerca di un Terminator all'italiana Filippo Ceccarelli E adesso: chi si salverà, chi ci salverà dagli imitatori di Schwarzenegger? Dato l'andazzo, c'è da aspettarsi ima piena imminente di atleti da fiera, una deriva di emulazione politico-muscolare all'insegna del trash. Perché sarà anche vero che l'Italia non è la California; e che laggiù le elezioni le decide l'economia; e che, a dispetto dei ruoli cinematografici, il nuovo governatore può considerarsi un repubblicano moderato, attento ai diritti civili e perfino imparentato con il clan kennediano. Ma la sua vittoria - ed è questo che può scatenare gb scimmiottamenti domestici - dice pure che l'elettorato è in cerca di protezione e nel colosso austro-hollywoodiano ha inteso premiare il ritomo dell'eroe universale, l'archetipo della forza combattiva, l'evoluzione di un mito che da Eracle, «il più grande e di molto, fra gli eroi della terra» (Omero), arriva fino a Conan il Barbaro e a Terminator. E allora: che c'è di pronto in Italia? Poco, per ora. Certo i leghisti, con il senatore Stiffoni, sono stati i più pronti a febeitarsi con il neo-governatore. Ma proprio la Lega aveva a disposizione l'unico titanoide presente sul mercato: Domenico Cornino, da Morozzo (Cuneo), capeUi a spazzola e circonferenza toracica rimarchevole, già ministro dell'Agricoltura oltre che alpmista e gladiatore (come da bste Staybehind), conosciuto appunto come (do Schwarzenegger della Lega». Ma Bossi Iba cacciato via qualche anno fa. Debolucci, quanto a figurazioni muscolari, anche gb altri. Una volta, per la verità, aprendo a Emibo Fede l'album di famigba, la signora Rosa Berlusconi ha pubblicamente mostrato a miboni di telespettatori una foto di suo figbo Silvio a torso nudo, in posa da forzuto. Ma fatto salvo l'orgogbo materno, si trattava di un'istantanea piuttosto ridicola e probabilmente, anzi certamente auto-ironica. Comunque Berlusconi non è tipo da lasciarsi sfuggire le impbcazioni del successo pobtico del culturismo. Durante un incontro a Palazzo Chigi, nel giugno del 2001, palpeggiò l'avambraccio dell'aìlora segretario deUa Cgil e: «La sento forte - esclamò -. Complimenti, dottor Cofferati, che muscob tosti che ha!». E tuttavia, per quanto riguarda il Cinese, così come nel caso dei 500 piegamenti quotidiani rivendicati a suo ginnico merito dall' onorevole D'Alema, siamo ben lontani dab'apoteosi del bodybuilding celebrata tanto sugb schermi quanto sube schede elettorab deUa California. A voler essere pedanti, Schwarzenegger ricorda semmai certi bizzarri personaggi dell'immaginario dell'estrema destra (sociale), i «cavaberi elettrici» medievali e cyborg venerati nei raduni giovanib degb Anni Novanta, quando Storace-Epurator faceva un po' rima con Terminator e Alemanno non era ancora divenuto ministro con autisti, scorta, giornabsti e codazzo. Ma il punto forse decisivo, sia pure nella sua sconfortante eventualità, è che neU'Itaba odierna Ercole non è né di destra, né di sinistra, né leghista, né centrista, né berlusconiano. Bensì compiutamente e definitivamente post-ideologico. Sarebbe cioè soprattutto un corpo: il più possente e spettacolare possibile. Un corpo simbobeo che parla senza parole: il massimo dell'astrazione nel massimo della fisicità. «Amie ha il fisico che conta per la politica» ha detto il senatore Stiffoni senza rendersi conto di chiudere un'epoca dominata dab'esile, irregolare corporatura dei Gobetti, dei Gramsci, dei Fanfani, degb Andreotti. Così del resto va il mondo debo spettacolo pobtico. E allora, attore per attore, non è detto che dopo il ciclo di Schwarzy arrivi quebo di Woody AUen.

Luoghi citati: California, Cuneo, Italia, Morozzo