Vanessa degli scandali

Vanessa degli scandali DI RIVOLI Vanessa degli scandali Fino al 25 gennaio retrospettiva di Beecroft "'artista che espone splendide modelle nude VANESSA Beecroft è, insieme a Maurizio Cattelan, la più quotata e rinomata artista itabana contemporanea, n cognome non deve trarre in inganno, è quello del padre, inglese, mentre la mamma è itabana, e lei è nata nel 1969 a Genova. Qui ha studiato al Liceo Artistico Nicolò Barabino e ha frequentato la Scuola di Pittura all'Accademia Ligustica, concludendo poi gb studi a Milano all'Accademia di Brera. Oggi vive e lavora a New York' e, senza nulla togbere aba quabtà del suo lavoro, forse è stato proprio questo volo oltreoceano che le ha permesso di ottenere, in pochi anni e ancora molto giovane, un successo internazionale. A Vanessa Beecroft il Museo d'Arte Contemporanea del Castello di Rivoli dedica una grande mostra retrospettiva che s'inaugura martedì 7 ottobre alle 19, rigorosamente ad inviti. Il rigoroso questa volta è d'obbbgo, perché si prevede un eccezionale afflusso di pubbbco in questa prima giornata, quando ci sarà il momento clou di tutta la mostra, ossia la performance. Già perché la Beecroft è diventata famosa, anche tra i non esperti d'arte, per quei suoi singolari tableaux vivants costituiti da tante splendide modeUe, messe in posa, nude, nella sala di un museo o di un Palazzo; una trentina di ragazze in piedi, statuarie e immobib, vestite solo con scarpe dai tacchi a spillo vertiginosi, firmate Gucci. Per questa ragione alcuni talebani della critica d'arte l'hanno attaccata, accusandola d'essere troppo glamour, modaiola e consumista. Lei non replica, ma prosegue con rigore in questa sua ricerca che fin dagb esordi ha come soggetto il corpo e l'identità femminile. Una scelta di «genere» avviata dalla Beecroft già quando frequentava l'Accade¬ mia di Brera e tra i suoi primi lavori ricordiamo le performance realizzate con le sue compagne di scuola. Teeh ager in reggiseno, mutandine, con una parrucca rossa in testa, accovacciate a terra con aria indolente. Tutto è cominciato da h. Adesso c'è grande attesa per la nuova performance, la cinquantaduesima (e per questo intitolata con la sigla VB52) che Vanessa Beecroft ha ideato apposta per il Castello di Rivoli. La curatrice della mostra, MarceUa Beccaria, ci anticipa che «questa volta non ci saranno solo le modeUe, seminude, ma all'evento parteciperà anche una ventina di signore deU'aristocrazia, appassionate d'arte contemporanea (n.d.r.loro vestite!). Non resteranno come di consueto sempre in piedi, ma si presenteranno al pubblico tutte sedute ad una lunga tavolata di cristallo, imbandita di frutta e verdura». Nella mostra, realizzata grazie al contributo deUa Fondazione Crt, troveremo inoltre una sessantina di fotografie e video, che documentano tutta l'attività di Vanessa Beecroft daUa metà, degb Anni 80 ad oggi. A cominciare dal «Libro del cibo», un quaderno dove l'artista elenca tutti i cibi che ha ingerito dal 1985 al 1993. Un lavoro che sottende una riflessione sull'anoressia e la bulimia, male che affligge molte ragazze d'oggi. Perché il femminile non è per la Beecroft solo bellezza, eleganza, seduzione, erotismo, ma è anche malessere, imbarazzo, sofferenza, disagio. Guido Curio Castello di Rivoli-Museo d'Arte Contemporanea. Orario: da martedì a giovedì 10/17, da venerdì a domenica 10/22; fino al 25 gennaio; ingresso 6,20 euro, ridotto 4.13. Info 011/9565220. www.castellodirivoli.org IL FEMMINILE NON È PER LEI SOLO BELLEZZA, ELEGANZA, SEDUZIONE, EROTISMO, MA ANCHE MALESSERE, IMBARAZZO, DISAGIO «VBVH.02.LA.dn>, opera di Beecroft fotografata da Dusan Reijin per Vogues Hommes Un'immagine scattata da Armin Linke dal titolo «VB43.036.ali», proveniente dalla galleria Gagosian di Londra

Luoghi citati: Genova, Londra, Milano, New York, Rivoli