Salve, Isatis Tinctoria madre del vero blu di Paolo Pejrone

Salve, Isatis Tinctoria madre del vero blu Paolo Pejrone .FIORI E GIARDINI: Salve, Isatis Tinctoria madre del vero blu i L fascino nasce da tantissime madri, la storia da infiniti padri. Storia e fascino avvolgono, forti e m sinceri, le foriie lanceolate della bella Isatis Tinctoria, maggio, con mio grande stupore ne vidi fiorite le sponde delle strade tra Cesarò, Brente e Randazzo, nella Sicilia etnea, non potevo non ricordare: la Isatis tinctoria è pianta ricchissima di vera storia, essendo stata la più antica madre del blu, di quell'azzurro elegante e prezioso che dai francesi fu chiamato pastel e dagli inglesi (un tempo i più robusti ed accaniti consumatori d'Europa) fu chiamato waid, in itahano, da sempre, gualdo. Le zone del Tortonese da Pontecurone a Viguzzolo ne furono i posti di produzione del nord. Mentre il Bolognese, il Pesarese ed alcune zone del Rietino ne furono zone di produzione più note del resto d'Italia. Il commercio del gualdo era, nella prima metà del passato Millennio, fiorentissimo. Quello del Tortonese prendeva due strade: l'operosa Milano e la ricca Genova con i suoi mercati aperti sul mondo. Tolosa ne era la capitale in Francia e Erfurt in Germania. Il blu del gualdo, come insegna dopo otto secoh l'arazzo di Bayeux è un buon blu: tiene ancora e ancora non si spegne. Con le foghe della Isatis Tinctoria si otteneva, dopo molitura, seccatura e ossidazione, una pasta consistente, ridotta neUe famose coques (dalle quali la cuccagna) e da esse si otteneva quel beUissimo blu che più tardi l'indaco deUe Indie avrebbe fatto scomparire dai mercati per via dei suoi minori costi e della maggiore concentrazione. I fiori gialli, bellissimi, deUe Isatis selvagge della Sicilia, difficilmente possono far pensare al blu: un duro e sapiente lavoro porta una tale forza colorante che, trattata con il cotone e ripetuta da due a tre volte, senza mordenti, la tintura diventava così insistente e resistente da dare origine ai noti e apprezzati blu di Genova, che la lingua viva del commercio trasformò in Bluejeans. Predo Valla ne coltiva di anno in anno deUe piante a Ostana sulle falde del Monviso: potranno mai, raccolte e lavorate, esser degne concorrenti del blu profondo ed accecante di quel limpidissimo cielo? Sull'argomento è da leggere Oro blu di Italo Cammarata (Ed. Edo - Edizioni Oltrepò). Una pianta ricchissima di vera storia, offriva quell'azzurro elegante chiamato pastel dai francesi, waid dagli inglesi e gualdo dagli italiani Una pianta ricchissima di vera storia, offriva quell'azzurro elegante chiamato pastel dai francesi, waid dagli inglesi e gualdo dagli italiani

Persone citate: Giardini, Italo Cammarata, Tolosa