Grandes, quelle vite travolte dal vento di Angela Bianchini

Grandes, quelle vite travolte dal vento Grandes, quelle vite travolte dal vento Angela Bianchini LA vicenda dell'ultimo, bel romanzo di Almudena Grandes, .Anni difficili, è tutta percorsa dal fremito, anzi dalla violenza del vento: quei venti di Levante, Ponente e perfino del Sud, che, con rari intervalh di calma, spazzano la costa e le spiagge vicino a Cadice. Sarebbe stato, dunque, opportuno mantenere in itahano la connotazione meteorologica di tempesta, di turbolenza, presente nel titolo spagnolo, Los aires dificiles (Venti di burrasca, insomma) perché sono proprio questi strani soffi a investire e quasi travolgere i personaggi del libro. Quasi in contemporanea, a fine stagione, due distinti gruppi familiari vanno a occupare due villette vicine, in un comprensorio a carattere chiaramente estivo. Sara Gómez e Juan Olmedo, che, però, intendono rimanere e radicarsi lì, fuggitivi ambedue da Madrid, per motivi totalmente diversi. E saranno i motivi, le storie passate, con le conseguenze presenti e future, a formare la materia, anzi la massa narrativa, di Anni difficili. Sara, la donna, è sola e, a cinquantatré anni, ha dietro di sé una vita già romanzesca. Infatti, nata in una famiglia assai povera e carica di figli, con padre repubblicano e condannato a anni di galera sotto il regime franchista, è stata raccolta (mai adottata, però) da una coppia di carattere opposto: senza figh, ricca e franchista. Scaricata dalla coppia, proprio alla sogha della giovinezza, quando sperava di entrare per sempre nella società facoltosa dove era cresciuta. Sara, divenuta con le sue sole forze esperta in economia, ha giurato di ottenere, almeno in denaro, una ricompensa e una vendetta che, però, alla morte della «madrina» le è sfuggita per sempre. Altrettanto drammatiche le circostanze esistenziah di Juan, medico ortopedico, quarantenne, scapolo, ma gravato dalla esistenza di un fratello ritardato, di una nipote che è in realtà sua figlia, nata da una relazione appassionata con la cognata, Charo, moghe di un altro fratello. Charo è morta di recente in un incidente d'auto, in compagnia di un terzo uomo. Dalle vicende del passato emergono nuovi drammi e nuovi equivoci, e sta qui la sorpresa del romanzo. Tutto farebbe pensare, almeno all'inizio, che i due personaggi giunti alla spiaggia nello stesso momento, siano in grado di dar vita a una storia comune. Ma cosi non sarà. Esiste, infatti, per quanto strana (e direi, ironica e moderna) una terza figura: quella della dorma deUe pulizie che lavora in tutt'e due le case, si chiama Maribel, ha un figlio poco più che bambino (tutti, questo è scontato, hanno famighe complicate e numerosissime), e i personaggi diventano dunque sei. In più, c'è anche un pohziotto, che conosce gh Olmedo da anni e avrà il ruolo persecutorio, diciamo, di un commissario Javert deiMserabili. Romanzo ottocentesco? Certamente, anzi, come lo chiama la stessa autrice, che ha studiato a lungo soprattutto i suoi grandi compatrioti, Galdós, Clarin e Baroja, «romanzo da sofà». Tale, dunque, da richiedere tempo e vogha di inoltrarsi nei destini altrui, narrati però con passione, senza superficialità, banalità e inquadrature da fiction televisiva. Almudena Grandes, si sarà capito, ha fatto passi da gigante non soltanto dal suo primo exploit erotico, Le età di Lulù, del 1989, ma anche dagh altri tre romanzi successivi, fra i quali, pure, emergeva, Malena un nome di tango. E' nata nel 1960 a Madrid, è una donna forte, bruna (alta 1,80 con i tacchi, e come dice lei stessa rassomiglia a un'antica reclame per l'olio di ohva), ma, nell'intimo, assai vulnerabile, con una gran paura di rimanere ferita. Esattamente come i suoi personaggi, i quali, senza tuttavia riuscirci, dichiarano di voler affrontare le situa¬ zioni senza prenderle di petto, e neppure attaccandole dal retro, ma aggirandole di lato, così come fanno i granchi sulla spiaggia deserta di Rota. Anni difficili in certe parti appare sbilanciato, con un numero eccessivo di personaggi: inoltre, alcune descrizioni sono troppo lunghe, altre un po' tirate via. Ma, si sarà capito, a chi scrive è piaciuta la sensazione di incontrare un terreno noto, arato in modo diverso: una reclame antica, se voghamo, ritoccata, però, con sistemi moderni. «Anni difficili»: le storie di Sara e di Juan, lei figlia di un repubblicano finito in carcere, allevata in una famiglia franchista e poi scaricata, lui gravato da un fratello ritardato e da una finta nipote Almudena Grandes Anni difficili trad. di Wide Carmignani Guanda. pp. 641. e 17.50 ROMANZO Almudena Grandes definisce il nuovo libro «un romanzo da sofà»

Persone citate: Almudena Grandes, Baroja, Cadice, Juan Olmedo, Ponente, Rota, Wide Carmignani Guanda

Luoghi citati: Madrid, Olmedo