Non arriva il salcio dally'lstat

Non arriva il salcio dally'lstat CENSIMENTO 2001 Non arriva il salcio dally'lstat In attesa di saldo da due anni. Cinquanta ragazzi aspettano da circa 24 mesi di vedere pagato il loro lavoro. Sono i giovani che hanno partecipato al censimento Istat a Grughasco. «La nostra disavventura inizia nell'ottobre del 2001 - racconta Francesca Pacelli, 22 anni -, quando abbiamo fatto il corso per raccoghere i dati. Poi abbiamo lavorato per due mesi buoni, chi trascurando l'università, chi non potendo dedicarsi a cercare un vero e proprio impiego. Tutto per avere qua che soldo in tasca». E quando la raccolta dei questionari Istat finisce, a dicembre 2001, tutti e 50 i ragazzi pensano di poter fare una vacanza come si deve o pagarsi la retta agli studi. Ma la prima tranche arriva solo sei mesi dopo. «Sì, a giugno del 2002 - afferma Francesco Crupi, 23 anni -. Era un terzo di quanto ci dovevano, che poi non era molto, a me hanno dato circa 250 euro». E per la seconda rata altri sei mesi: a dicembre 2002. «Io avevo fatto questo lavoretto quando ero disoccupata - spiega la Pacelli -. 1 soldi, però, mi sono arrivati quando avevo trovato un posto, prima sono rimasta all'asciutto come sempre». E Crupi, che voleva pagarsi le piccole spese di studente, ha dovuto attingere al portafoglio dei genitori. ((Adesso è un anno che aspettiamo il saldo - sostengono - e dei nostri soldi non si sa un bel niente». In Comune affermano che il disguido non è colpa loro. «Noi, in realtà, facciamo solo da passamano - dichiara il sindaco Marcello Mazzù -. Quando arriva il bonifico dell'Istat lo giriamo ai ragazzi». E anche lui è un po' perplesso per il ritardo. «Non è giusto - dice -. Comunque, dato che è l'Istat a stabilire il tasso di inflazione, si premuri di adeguare i compensi, almeno di quel minimo, per i due anni di ritardo ingiustificato».

Persone citate: Crupi, Francesca Pacelli, Francesco Crupi, Marcello Mazzù, Pacelli