Bettini vuole salire sul trono di Cipollini
Bettini vuole salire sul trono di Cipollini OGGI I PROFESSIONISTI NELL'ULTIMA E PIÙ ATTESA GARA DEI MONDIALI Bettini vuole salire sul trono di Cipollini L'imperativo è ripetere la grande prova di squadra che l'anno scorso portò al trionfo di SuperMario. Tutti indicano il toscano come favorito ma c'è l'incognita pioggia. Di Luca e Casagrande le nostre alternative HAMILTON Il grande momento è arrivato. Il ciclismo recita in Canada l'ultimo spettacolare atto della stagione e assegna - su vm circuito di 12,3 km da ripetersi 21 volte - la magha iridata dei professionisti. Questa corsa di un giomo, a seconda di come verrà interpretata, potrà offrire un verdetto sincero o tramutarsi in una mezza lotteria. In questo secondo caso anche i numeri buoni come quello di Paolo Bettini (il 2: l'Italia, avendo vinto l'ultimo titolo con Cipollini, apre la numerazione fino a 12) rischierebbero di non uscire. La corsa dei dilettanti (under 23), piuttosto sfortunata per gh azzurri, si è conclusa venerdì con 9 uomini insieme al traguardo e il gruppone vicinissimo ai primi, a una media di quasi 41 orari. Ha dimostrato cioè che su quel circuito levigato le due salite faranno male soltanto se ci sarà battaglia, se il logorìo comincerà presto. Al proposito ha fatto una lucida diagnosi Giovanni Visconti, l'azzurro di punta fra i dilettanti, piazzatosi poi appena 150: «La selezione potrà esserci solo a patto di una battaglia avviata presto. cosa molto problematica. Altrimenti converrà star calmi fino alla fine. Bettini non faccia il mio errore, perché mi sono consumato a ravvivare la corsa a metà gara, invano. Tenga tutte le energie per sparare la sua azione all'ultimo giro». Proprio come ha fatto ieri l'olandese Kai Reus neha corsa degli juniores, vincendo con una dozzina di secondi sul gruppo nel quale purtroppo gh italiani non sono riusciti a farsi vedere nemmeno in volata (il miglior azzurro è stato Valerio Agnoh, 110). Rispetto ai giorni scorsi, c'è da dire che il tempo sta cambiando, meno caldo e più umidità, oggi potrebbe piovere, con qualche disagio in più. Bettini, attraverso i suoi uomini, ha interesse a fare la corsa dura, come lo svizzero Camenzind o l'olandese Boogerd o i belgi Van Petegem e Axel Merckx, lo statunitense Hincapie, l'ucraino Popovych e gualche altro, mentre gli attendisti per ecceUenza saranno il tedesco Zabel e lo spagnolo Freire. Se toccasse a loro giocarsi l'iride con l'ultimo scatto, forse qualche rimpianto potrebbe essere lecito per aver accantonato senza esitazioni il velocista principe della stagione, Alessandro Petacchi. Il percorso non è adatto agh sprinter, si è detto, ma a osservare le corse fino a ieri qualche dubbio è legittimo. Gh azzurri sperano tuttavia che rimpianti non debbano essercene. Bettini è in forma. Di Luca e Casagrande sono altrettanto motivati. Il recupero in extremis di Dario Frigo, scelto a scapito di Barbero dopo la bella prova disputata a cronometro, dà alla squadra italiana ima cilindrata ancora maggiore perché sui percorsi mi¬ sti come quello canadese Frigo potrà essere di grande aiuto, soprattutto se farà freddo. Il citi Baherini è pronto a giurare sulla compattezza del gruppetto e sull'armonia generale, anche se le vicende di ima corsa meno controUabile rispetto a un anno fa, visto il tipo di percorso, potrebbero far sorgere qualche dilemma. TJn Di XAica in fuga ad esempio andrà protetto o si dovrà portare avanti in ogni caso Bettini? H Grillo sta vivendo un momento magico: «Che cosa potrei chiedere di più? Quest'anno ho vinto la Sanremo, a San Sebastian e ad Amburgo, conquistando la Coppa del Mondo. E poi c'è Veronica, la mia bimba appena nata. E' lei che mi spinge». Sperando però che non piova: Paolino non ama molto l'acqua. L'anno scorso proprio Bettini fu tra i «gregari» più validi che portarono Cipollini all'iride. «Dobbiamo riproporre lo spirito e \o spettacoVo di ZdVder 2002. Dodici azzurri insieme per un solo obiettivo». Il nostro et Franco Ballerini è molto diducioso. Speriamo che il risultato alla fine sia esaltante come l'anno scorso. Previsti 21 giri di un circuito di 12,3 chilometri con due salite insidiose. Da temere soprattutto Freire, Hincapie Zabel, Popovych, Boogerd Camenzind e Van Petegem Il citi Ballerini è fiducioso JUICK-STEP » Oavitamon latev^o Paolo Bettini, 29enne livornese di La California, ha appena rivinto la Coppa del Mondo
Luoghi citati: Amburgo, California, Canada, Italia, San Sebastian, Sanremo
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