Per chi suona la fanfara

Per chi suona la fanfara Tangolo di eiteo di FABRIZIO VESPA Per chi suona la fanfara Ero andato all'inaugurazione di una mostra importante fuori città. Un amico che non vedevo da tempo mi racconta di ima cosa che vuole vedere in settimana. Si tratta di una fanfara africana con un dj africano. Connubio insolito. Lo metto in agenda, a mente. Da qualche parte vicino a queste chiacchiere c'è un tavolo da bibardo coperto con sopra un canestrino di Castelmagno che si sta svuotando poco a poco e al piano di sopra il ritratto di una signora anziana, seduta in un angolo di un bar in Via Vanchigba, sorriso smagliante, occhiab da sole spessi e neri da rock star e le mani raccolte sulla borsa appoggiata sopra le ginocchia. Il titolo del quadro è «La Mosca». Dopo qualche giorno arriva il momento della «cosa» africana. È una serata dal clima sorprendentemente tiepido. Via Maria Vittoria è invasa di macchine. Gruppi di persone si fermano a grappoli sulle scalinate della Chiesa di San Filippo, La spianata è un viavai continuo, sembra ancora una sera d'estate, A me sembra di andare a un concerto dei Queen of The Stone Age, Anche se a bloccare la coda ci sono due tizi che parlano di cause civili e cause penab, scambiandosi faldoni e carte varie. Borderiine. All'incontrarlo, Come il titolo di questa rassegna alla galleria San Fibppo, Troppo affollata per vedere qualcosa, a parte uno stormo di aeroplanini di carta, attaccati alla parete contro alcuni specchi riflettenti da cui si lasciano mangiare a metà, tutti bianchi, tutti in marmo. Pesantezza della leggerezza. La fanfara africana: dimenticavo. Uscita, scooter, Ponte Mosca. Qui ci sono tre tendoni da circo. Bighetto alla cassa, primo tendone, birrino e raccolta di informazioni: a che ora inizia la fanfara? Vorrai scherzare,,. Quale fanfara? Stasera c'è Frédéric Galbano, Figuraccia, Il suono della cora, strumento a corda africano, ha una forza magnetica straordinaria. Del mio amico della mostra nessuna traccia, chiaramente. Faccio una pausa per un secondo birrino e mi ipnotizzo davanti al gigantesco cartellone del Circus Ringland. Al centro c'è il signor Ringland, presumo, capello biondo e rossetto di scena che sorride angebcamente mentre sembra infilare un braccio intero nella bocca di una tigre ammaestrata. Sorridono anche le altre sei tigri intomo. Quante cose si fanno a caso, soltanto con la cieca fiducia in se stessi, Mr, Ringland? Chissà se sarà capitato anche a lei di perdersi, una notte. Magari alla ricerca di ima fanfara africana.

Persone citate: Stone Age, Tangolo

Luoghi citati: Castelmagno, Mosca