Schumi conta i nemiciy «Dovrò evitare guai»

Schumi conta i nemiciy «Dovrò evitare guai» DOMENICA GP DI SUZUKA, MICHAEL E LA FERRARI INSEGUONO DUE TITOLI Schumi conta i nemiciy «Dovrò evitare guai» Coulthard e Montoya sono avversari pericolosi: «Se non sarò davanti terrò gli occhi sugli specchietti. Ma nessuno mi verrà addosso apposta» Barrichello e Ralf gli alleati. Raikkonen: «lo non ho niente da perdere» Stefano Mancini inviato a SUZUKA Michael Schumacher conta amici e nemici. Finge di non temere colpi bassi, ma il volto è teso, tirato. Non è tipo da gestire una gara da ottavo posto per conquistare il punticino che lo separa dal sesto titolo. E se si trovasse in mezzo alla mischia? «Escludo che qualcuno mi verrà addosso apposta» spiega. Due i potenziali alleati, Barrichello e Ralf; tre i rivali, Raikkonen, Montoya e Coulthard. LO SFIDANTE. Il giovane finlandese Raikkonen è pilota duro ma corretto. Domenica ha un solo risultato a disposizione, il primo posto. Sostiene di essere in vantaggio sotto il profilo psicologico: «Se va davvero tutto hene divento campione del mondo, in caso contrario non mi importerebhe di arrivare secondo o terzo». A Indianapolis è stato il più veloce in qualifica e in testa per un terzo della gara. Cercherà di ripetersi domenica a Suzuka, ultimo appuntamento della stagione, sperando che alle sue spalle qualcosa succeda. IL GREGARIO. Fedele scudiero, Barrichello ha accompagnato e aiutato Schumi nei suoi tre trionfi con il Cavallino. Insieme hanno formato la coppia più vincente della storia di Maranello. Ora sul brasihano pesa la responsabihtà del Mondiale costruttori. Schumi mette le mani avanti: «Se io arrivo ottavo e Rubens vince, il titolo è della Ferrari». Poi puntualizza: «Spero di condurre la gara. Se viceversa mi troverò pressato, guiderò con la testa, cercando di evitare guai. Terrò sempre gli occhi puntati sugli specchietti». «Non ci credo, Michael sarà cattivo come al solito - repUca Rubinho -. Io non partirei mai con l'idea di ottenere un punto soltanto. Correremo per il primo e secondo posto. Williams e McLaren? Noi non pensiamo a quello che fanno gli altri team. Siamo concentrati sulla nostra gara, perché la tensione è uguale, sia che ti manchino nove punti sia che te ne basti uno». IL FRATELLO. In pista i due Schumi si trattano da fratelli all'incirca come farebbero Caino e Abele. Michael veste più spesso i panni del primogenito carismatico e spietato, ma a fine corsa l'affetto trionfa. Ralf non si vendicherà. Anzi, giura che il loro interesse è comune. «Michael può stare tranquillo: io vinco così aiuto la Williams-Bmw a conquistare il titolo dei costruttori e lui diventa campione del mondo. Non vedo proprio come potrebbe fallire. Raikkonen non dovrebbe dare problemi, perché la pista di Suzuka non è adatta alle McLaren». Un successo aiuterebbe anche Schumi II a rinnovare il contratto a condizioni migliori. L'IRA DI MONTOYA. «Juancho» era fuggito da Indianapolis per non commentare l'incidente con Barrichello che gli era costato, nell'ordine, una penalità, il risultato del Gp e la volata per il Mondiale. Arrivato in Giappone, ha detto per prima cosa che è ancora arrabbiato e che la punizione è stata ingiusta. «A casa, più rivedevo il video della corsa, più mi convincevo che si è trattato di una normale collisione tra due che duellano. E se la pista fosse stata asciutta, Barrichello non sarebbe uscito. Si cerca di rendere più spettacolare la Formula 1 perché gli spettatori sono in calo e poi si punisce una manovra spettacolare». Quando è nervoso, Montoya in pista dà il peggio di sé. A Raikkonen nega qualunque collaborazione («il mio obiettivo è il secondo posto nel Mondiale, farò di tutto per starali davanti»), ma quando vede rosso perde la testa. Schumi è avvisato. L'INCOGNITA COULTHARD. E' fuori dai giochi e non ha nulla da perdere. Tutti ricordano l'incidente sotto la pioggia di Spa nel 1998, quando rallentò in modo sospetto e fu tamponato da un Michael Schumacher che si stava giocando il Mondiale con Mika Hakkinen. Schumi lo cita, forse per esorcizzare il pericolo: «Non credo che Coulthard mi verrà addosso per favorire il suo compagno di squadra». Per la cronaca: a Indianapolis la vernice che mancava dalla fiancata della Ferrari numero 1 era rimasta su una ruota del pilota scozzese. PROGRAMMA. Oggi e domani: ore 7-8 qualificazioni (prima e seconda sessione, Raidue e Sky Sport 2). Domenica; ore 7,30 Gp del Giappone (Raiuno e Sky Sport 2). Raikkonen e Schumacher: sorrisi e strette di mano, ma domenica sarà battaglia

Luoghi citati: Giappone, Indianapolis, Ira Di Montoya, Maranello, Raiuno