Londra incorona Armani e Bridget Jones si congeda di Mario Fortunato

Londra incorona Armani e Bridget Jones si congeda MOSTRE, TEATRO, CINEMA, LIBRI: LA NUOVA STAGIONE DELLA CAPITALE INGLESE IN 20 APPUNTAMENTI Londra incorona Armani e Bridget Jones si congeda Mario Fortunato LONDRA A Londra siamo in piena «season». Concerti, mostre, spettacoli, libri, cinema. Questo è il periodo dell'anno in cui non passa giorno senza scoprire di aver mancato un appuntamento irrinunciabile. Da ottobre fino a Natale: un autentico tour de force. Chi dall'Italia pensasse di concedersi un weekend londinese prima delle abbuffate natalizie, non potrebbe sceghere momento mighore. Nella selva di ciò che va visto a tutti i costi, ecco venti appuntamenti da mettere in agenda. E cominciamo subito con la Tate Modem. In questi giorni ha aperto la mostra di Sigmar Polke, uno dei grandi della scena tedesca del secondo dopoguerra. L'evento è piuttosto eccezionale: è la prima personale di un artista vivente che la Tate Modem ospita. Inoltre l'esposizione («History of Everything», fino al 4 gennaio) è un magnifico affresco ironico del nostro tempo. Dalla nuova Tate alla vecchia, la Tate Britain. Che apre proprio oggi (fino all'I 1 gennaio) la grande mostra «Turner and Venice», tutte le opere del grande maestro inglese del XVIII secolo ispirate a Venezia. A fare da corollario, una serie di appuntamenti «veneziani»: un omaggio a Luigi Nono; una mostra curata da Caterina Tognon, «Venice. A Touch of Glass» con artisti italiani (Ontani, Molinari, Levenson e altri) che presentano opere in vetro di Murano; infine dibattiti dedicati alla città con la scrittrice Jeanette Winterson, il regista Anthony Minghella, il grande storico John Julius Norwich e il nostro Enrico Palanchi. Sempre alla vecchia Tate, in gran rispolvero per reagire alla prepotenza mediatica della sorela più giovane, la ventesima edizione del Turner Prize, il premio che incorona l'artista inglese del momento. Quattro i finalisti (Grayson Perry, i fratelli Chapman, Anya Gallacio e Willie Doherty) in mostra dal 29 ottobre: ai primi del 2004, il vincito. re. Chiudiamo con l'arte segnalando un esperimento di un certo interesse: la rivista .FVieze ha indetto fino al 20 del mese la prima «Frieze Art Fair», in pieno Regent's Park: una fiera mercato con oltre cento gallerie di tutto il mondo, per fare "il punto sul mercato globale dell'arte. E del resto un appuntamento importante per il mercato saranno le aste di arte italiana contemporanea che, fra il 20 e il 23, si terranno da Christie's e Sotheby's. Un tocco di glamour italiano con la mostra che la Royal Academy dedica a Giorgio Armani: dal 18 ottobre al 15 febbraio 2004. Quattrocento abiti, video, modelli, disegni: tutto a comporre il ritratto di uno dei grandi sarti del nostro tempo. Per la cura di Harold Koda e Germano Celant, un critico d'arte vistosamente incline al mondo delle mode. Diamo un'occhiata ai cartelloni teatrali. Una ghiottoneria sarà il nuovo testo dell'americano Neil LaBute diretto da Michael Attenborough, all'Almeida dal 23 ottobre al 6 dicembre. Titolo, The Mercy Seat: la scena è New York, il giorno dopo il crollo delle Torri. Al National Theatre, invece, attesa per l'opera dell'osannato David Hare che toma all'impegno politico-civile con The Permanent Way, sul disastro delle privatizzazioni ferroviarie. Passan¬ do alla danza, dal 18 novembre sarà in scena al Sadler's Wells la compagnia della grande Martha Graham, con una serie di performance che ripercorreranno la storia del gruppo: dalle coreografie anni Trenta fino alle ultime. Ed eccoci all'opera: l'highlight della stagione sarà di certo la nuova produzione dell'tcAida» di Verdi, in scena al Covent Garden dall'S novembre, con la regia di Bob Wilson e la direzione d'orchestra di Antonio Pappano. Anche nel mondo del pop, novità interessanti. Torna una mitica band della house anni Novanta: i Basement Jaxx stanno infatti per pubblicare Kish Kash, e i grandi magazzini musicali sono già presi d'assalto. Analoga euforia per l'inizio.a dicembre del tour inglese della star del momento, il supersexy JustinTimberlake (il quale poi proseguirà in tutta Europa). E i libri? In attesa di sapere a metà ottobre chi sarà il vincitore del Booker Prize, il premio letterario più importante, e mentre tutti scommettono sulla giovane Monica Ah e il suo Bricfc Lane, due curiosità: la femminista storica Germaine Greer scopre la bellezza del corpo maschile in The Boy (Thames 6- Hudson), mentre l'inventrice di Bridget Jones, Helen Fielding, abbandona la sua eroina e dà vita a un nuovo personaggio: Olivia Joules and the Overactive Imagination è il titolo del nuovo annunciatissimo bestseller in uscita a novembre da Picador. Uno dei volti più popolari del cinema inglese, Stephen Fry, sta invece per invadere la televisione con due appuntamenti di cui si dicono meraviglie: il talk-show Q7 e la fiction Absolute Power. Tutti e due su Bbc2. Del resto, il suo film appena uscito, Bright Young Things, dal romanzo di Evelyn Waugh, è già campione d'incassi. Rimanendo al cinema, dal 22 ottobre al 6 novembre, si terrà il London Film Festival, tantissimi titoli in programma, feste, star e una nutrita presenza di italiani. Ma il grande, il super appuntamento con cui si conclude questa rapida panoramica in venti stazioni londinesi è la mostra dell'artista americano Bill Viola alla National Gallery, «The Passions», dal 22 ottobre al 4 gennaio. Perché chiudere con questo evento? L'opera di Viola è al confine (anche tecnologico) fra cinema, teatro, danza e arte. Non a caso è stato definito «il Rembrandt dell'età del video». Che dire di più? Questa mostra da sola varrà la gita a Londra. La Tate Modem nel giorno dell'inaugurazione: in primo piano il ponte sul Tamigi, con la coda dei visitatori in attesa di entrare Giorgio Armani: la Royal Academy gli dedica una mostra dal 18 ottobre Helen Fielding, l'inventrice di Bridget Jones, pubblica un nuovo romanzo Stephen Fry, star del cinema inglese, ora va alia conquista della tv

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