Le Regioni chiedono 20 miliardi dì euro di Roberto Ippolito

Le Regioni chiedono 20 miliardi dì euro Le Regioni chiedono 20 miliardi dì euro Vegas: gli accordi erano altri, il federalismo si fa a costo zero Roberto Ippolito ROMA Le regioni infuriate. Tutte: quelle guidata dal centrodestra e quelle di centrosinistra. Unanimi contestano la legge finanziaria presentata dal governo. In un documento di quindici pagine, presentato ieri al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, le imputano 1'«insostenibilità finanziaria», la mancata considerazione delle competenze previste dalla riforma del titolo V della costituzione. Con il risultato che «è stata persa un'altra occasione per scrivere una legge finanziaria improntata ai principi costituzionali». Dopo l'incontro con Berlusconi, il presidente della conferenza delle regioni Enzo Ghigo preannuncia per martedì prossimo gli emendamenti richiesti. Ma già ieri le regioni, ascoltati dalle commissioni bilancio della camera e del Senato, fanno presente di avanzare dallo Stato venti miliardi di euro. Il credito deriva dai 14 miliardi di fondi da trasferire sulla base di accordi esistenti e dai sei miliardi necessari per i nuovi compiti assegnati. «Si tratta dei soldi che lo stato si è impegnato in questi anni a versare alle regioni a fronte di impegni che abbiamo assunto» puntualizza il presidente della giunta della Lombardia Roberto Formigoni ricordando le garanzie ricevute dal governo per l'ampliamento del «fondo sanitario nazionale in segui- to all'ingresso di alcune centinaia di migliaia di extracomunitari». Ma il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas giudica le richieste delle Regioni non in linea con gli accordi definiti con lo Stato, facendo presente che «il federalismo si fa a costo zero». E comunque le richieste sono un po' al di là delle concrete possibihtà. Inoltre il relatore al Senato della legge finanziaria, Ivo Tarolli, esponente del Cdu, giudica «infondate» le richieste delle Regioni perché «hanno una montagna di soldi», «devono imparare a gestirli» e «dovrebbero chiarire perché non sono in grado di gestire i servizi sanitari cui sono deputate». La Conferenza delle Regioni replica a sua volta a Tarolli con una nota sostenendo che ((più che con una montagna di soldi le Regioni si trovano a fare i conti con una montagna di crediti verso lo Stato e una sottostima pesante e gravosa» delle risorse per la sanità. Nel documento sulla finanziaria le Regioni pongono cinque questioni la cui soluzione «è ineludibile per evitare il collasso del sistema regionale»; copertura degli oneri per l'assistenza agb immigrati regolarizzati; sottostima del fabbisogno sanitario; adeguamento delle risorse per la sanità; continuità nel trasferimento delle risorse per il decentramento amministrativo, esclusione degli oneri aggiuntivi del contratto del personale dal patto di stabibtà interno. «E' evidente la volontà di respin¬ gere al mittente» la finanziaria, commenta il responsabile enti locali Ds Antonello Cabras. Inoltre il presidente della giunta friulana Riccardo Illy rivela che metà delle Regioni (fra le quali Toscana, Campania, Marche, Umbria e Emilia) è pronta a tentare il blocco del condono edilizio con un ricorso alla Corte Costituzionale o una legge regionale. Gli enti locali sono in agitazione. Dopo l'Anci, l'associazione dei Comuni, anche l'Uncem, l'Unione nazionale comuni e comunità montane, si ritira dalla partecipazione alle sedi istituzionali di concertazione. Protesta per la mancanza di qualsiasi intervento, per i territori montani. E' avviato intanto il cammino del decretone che accompagna la legge finanziaria. Dopo la sospensione della seduta per mancanza del ninnerò legale, l'aula del Senato dà il parere favorevole alla costituzionalità. Rispondendo al capogruppo Ds Gavino Angius, il sottosegretario Maria Teresa Armosino non esclude il ricorso al voto di fiducia: «Lo decide il Consigho dei ministri». La giornata è poi ricca di critiche alla legge finanziaria da parte di Confartigianato, Cna e Casartigiani («Quella del 2003 rischia di essere la finanziaria delle promesse mancate»), Cia (manovra insufficiente per il rilancio dell'economia), Ahi (la riforma della cassa depositi e prestiti «s'inserisce in posizione di dubbia parità concorrenziale»), Cocer comparto difesa (rischio di aspettative disattese per i rinnovi contrattuah). Lega Coop (provvedimento inadeguato). Anche il sottosegretario alle Attività produttive Mario Valducci chiede di sopprimere due articoli sulla tutela della proprietà industriale e intellettuale, perché la materia è già regolata da una legge del 2000. La Confagricoltura e la Coldiretti giudicano invece positivamente gli interventi in materia fiscale. Formigoni conferma le critiche alla Finanziaria L'Uncem diserta gli incontri Per il decretane si profila il rischio di una blindatura Il sottosegretario aifiimii

Luoghi citati: Campania, Emilia, Lombardia, Marche, Roma, Toscana, Umbria