Allarme a Roma Bomba trovata davanti alla I berla

Allarme a Roma Bomba trovata davanti alla I berla SISTEMATA DI NOTTE IN UNA PALAZZINA DEI PARIGLI Allarme a Roma Bomba trovata davanti alla I berla .'ordigno era confezionato in una pentola a pressione caricata con un timer Si pensa al gruppo «5C». Il ministro Pisanu: presto avremo una rivendicazione Elisabetta Masso ROMA Ancora una bomba a Roma. Ieri un ordigno è stato lasciato davanti alla sede della compagnia aerea spagnola Iberia, in via Bertoloni, nel quartiere dei Parioli. Un altro pacco esplosivo nella capitale a solo sei giorni dalle tre cassette incendiarie spedite da Cagliari al ministero del Lavoro, alla sede romana della Regione Sardegna e ai carabinieri di Cagliari. Un nuovo segnale che sembra riaprire la stagione del terrorismo e della tensione sociale. Ad accorgersi della bomba, depositata forse durante la notte precedente, è stato il custode del palazzo che ha avvertito i carabinieri. L'ordigno era sistemato tra le aiuole del vyijettp .d'mgresso -.dello,, stabile, dietl-o un piccolo cancello, in 1199 posizione non facilmente visibile. Gli artificieri hanno disinnescato l'ordigno, composto da una pentola a pressione contenente circa 500 grammi di polvere esplosiva (probabilmente nitrato di potassio), il tutto collegato ad un timer da fili elettrici. Gli artificieri dei carabinieri hanno proceduto all'apertura della pentola a pressione utilizzando il robottino Pedsko, dotato di una microtelecamera e di un cannoncino in grado di sparare acqua ad altissima pressione per disinnescare qualsiasi tipo di bomba. Me indagini stanno collaborando anche i carabinieri del reparto investigazioni scientifiche (Ris). L'edifìcio a quattro piani che ospita anche gli uffici della Unicredit Banca e la Commerz Bank, è stato sgomberato per sicurezza. E gli oltre quaranta impiegati che al momento si trovavano nella palazzina sono stati fatti scendere con un' autoscala dei Vip1i del Fuoco per non farli uscire dal portone principale e quindi p a-sare davanti all'ordigno. Anche la strada è stata completamente chiusa e riaperta solo dopo il disinnesco dell'ordigno. Per il ministro degli Interni Beppe Pisanu, l'ordigno «poteva esplodere e fare danno». Il ministro è anche convinto che una rivendicazione sarà fatta in tempi brevi: «Io credo che per il tipo di ordigno e per la sede arriverà una rivendicazione fra non molto. E non è difficile - ha detto Pisanu immaginare da dove arrivi. Se volete ve lo metto per iscritto e accetto scommesse». Anche se manca ancora la rivendicazione, ad aver fatto trovare la pentola a pressione davanti al palazzo di via Bertoloni, secondo gli investigatori, sarebbero stati anarchici di stampo spagnolo. E il confezionamento dell'ordigno di ieri lascerebbe pochi dubbi: si tratterebbe delle «5C», il gruppo anarco-insurrezionalista: «Cellule contro il Capitalismo, il Carcere, i Carcerieri e le loro Celle». La sigla fa propria la protesta dei detenuti spagnoli sottoposti al cosiddetto Fies (Ficheros de intemos de especial seguimento), corrispondente in Italia al carcere duro previsto dall'articolo 41 bis. «Cinque C» si collega immediatamente con l'attentato avvenuto il 17 giugno scorso alla scuola spagnola di Roma Cervantes. Una analoga pentola a-pressione, piena anche in quel caso di cirta' 500 grammi di polvere, fu lasciata davanti al portone dell' istituto ed esplose all'alba causando danni al portone e la rottura dei vetri del¬ l'edificio. Un colpo a uno dei «simboli del dominio spagnolo presenti nel territorio italiano» fu precisato nella rivendicazione. Date queste caratteristiche, gli investigatori attendono da un momento all'altro la telefonata 0 il volantino della sigla anarchica che si attribuisca la paternità del gesto di ieri. Le «5C» non hanno compiuto soltanto l'attentato al Cervantes: il 12 dicembre 2002 un pacco bomba formato da un libro contenente 40 grammi di esplosivo inviato da Milano fu recapitato alla sede del quotidiano «El Rais» a Barcellona. Il giorno dopo un ordigno simile giunse agli uffici della compagnia aerea spagnola di Milano Malpensa e di Roma Fiumicino. Per precauzione, sono state rafforzate ulteriormente le misure di sicurezza a Fiumicino per gli aerei della compagnia iberica. Maggiori controlli da parte della Polaria, peraltro già in vigore, riguardano gli uffici e i banchi della compagnia aerea e le ispezioni per l'imbarco. Un artificiere al lavoro sull'ordigno trovato davanti alla «Iberia» i

Persone citate: Beppe Pisanu, Cervantes, Elisabetta Masso, Pisanu