FRISCHENSCHLAGER CHE BRAVI ALLIEVI

FRISCHENSCHLAGER CHE BRAVI ALLIEVI I GIOVANI VIOLINISTI AL MUSEO ACCORSI PER LA NUOVA ARCA FRISCHENSCHLAGER CHE BRAVI ALLIEVI Paolo Gallarati La Nuova Arca ha presentato nella saletta del Museo Accorsi «I solisti di Frischenschlager», vale a dire gli allievi che il violinista, docente nell'Università della Musica di Vienna, coltiva da anni e ha portato a un notevole livello di tecnica e maturità. S'è trattato di un vero e proprio saggio scolastico ad alto livello, che mostra le caratteristiche di una scuola che raduna allievi di tutto il mondo: questi ragazzi suonano bene, chi più chi meno, perchè lo strumento ad arco richiede un perfezionamento continuo e di lunghissima durata ma, quel che è più importante, fanno musica con naturalezza, capiscono quello che suonano, danno ad ogni frase il giusto rilevo e trasmettono al pubblico l'entusiasmo della loro passione giovanile. La saletta del Museo Accorsi si presta assai bene alla musica da camera: una settantina di posti ambiente raccolto, acustica non dispersiva, vicinanza tra pubblico e esecutori che non devono salire su di un palcoscenico ma suonano a diretto contatto con chi ascoltà,.il che dà alle esecuzioni un senso di confidenza e affabilità del tutto particolari. Il programma comprendeva una sonata di Kummel ma anche, e soprattutto,,Bach e Mozart, i due colossi della musica settecentesca, che la Fondazione Accorsi accoghe come espressione naturale del gusto artistico cui dedica le sue sale: perchè, dell'arte settecentesca, Bach e Mozart possiedono la brillantezzaeilfascinoesteriori,amcchitidallaprofon- dita che sappiamo. Di Bach è stata eseguito lAdagio e fiigadallaSonataBWV1001perviolinosolo;diMozart le Sonate KV 454 e K.V.304 per violino e pianoforte, il Trio K.V. 498 e un movimento del Duo per violino e viola K.V.423 che avremmo volentieri ascoltato per intero, essendo uno di quei capolavori appartati, di rarissima esecuzione, somiglianti in parte ai quartetti, e miracolosamente giocati tra economia di mezzi e ricchezza di effetti. I solisti Valja Dervenska, Mauro Turato, Luca Lombardo, Ilja Marinkovic e Bohyum Kim hanno saputo far apprezzare le bellezze delle musiche eseguite, trovando nel pianista Achille Lampo il più sicuro dei collaboratori. Applausi cordialissimi.

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