Nuovi centri commerciali, scambio d'accuse in Regione I Ds: «Bloccata la legge» L'assessore: «Presto in aula» di Maurizio Tropeano

Nuovi centri commerciali, scambio d'accuse in Regione I Ds: «Bloccata la legge» L'assessore: «Presto in aula» Nuovi centri commerciali, scambio d'accuse in Regione I Ds: «Bloccata la legge» L'assessore: «Presto in aula» Maurizio Tropeano Negli ultimi tre mesi sono state presentate in tutto il Piemonte una cinquantina di domande per realizzare nuovi grandi centri commerciah. Di queste una quindicina dovrebbero essere realizzati in provincia di Torino, uno in città presentato dalla squadra di calcio granata nell'ambito della ristrutturazione del vecchio comunale. Un vero e proprio boom che ha suscitato l'allarme dei Ds a Palazzo Lascaris. A lanciarlo è il consighere regionale Rocco Muliere: «Ogni ritardo nell'approvazione della revisione vazione della revisione della legge regionale sul commercio ne vanifica l'efficacia e aiuta il proliferare dei mega centri commerciah». Aggiunge: «Nel mese di lugho la competente commissione consiliare aveva licenziato il testo in commissione. Siamo ad ottobre e l'argomento non è ancora stato inserito all'ordine del giorno. Come mai i gruppi consiliari della Casa delle Libertà non si attivano per esa pminare al più presto il testo visto il sostanziale accordo espresso nelle consultazioni e nel lavoro di commissione?». Ma perché nasce questa polemica? Il motivo è semphce. Le nuove norme fissano criteri più ristrettivi, soprattutto in materia urbanistica, che di fatto riducono la possibilità di realizzare grandi strutture commerciah soprattutto nelle medie città del Piemonte. «E' utile sapere - precisa Muliere - che tutte le domande presentate per i nuovi insediamenti commerciah prima deh'approvazione della nuova legge verranno esaminate con gh attuali criteri». Per questo, secondo Muliere, da «quando è iniziata la discussione del nuovo testo sono state presentate decine e decine di domande». Oltre all'area di Torino si registra una concentrazione di domande soprattutto nel bieUese e nell'alessandrino. Per i Ds si mettono a repentaglio le piccole e medie imprese del settore cdmmerciah, «i piccoh negozi, insomma», precisa Muliere. Aggiunge: «Troviamo sbagliato e controproducente ritardare ulteriormente la discussione in aula della revisione della legge 28. Aspettare ancora rischia di vanificarne di fatto la modifica. Ancora una volta la Giunta regionale chiuderà le stalle quando i buoi saranno scappati». Gilberto Pichetto, assessore regionale .al Commercio, però, respinge le accuse: «La Giunta ha fatto il suo dovere. Le modifiche, infatti, dopo l'approvazione da parte della commissione sono in attesa di essere approvate dal Consiglio. A questo punto la decisione sui tempi dell'esame del provvedimento e su un'accelerazione dell'iter, che sono il primo ad auspicare, è in mano alla conferenza dei capigruppo che ha il potere di inserire la questione all'ordine del giorno».

Persone citate: Gilberto Pichetto, Lascaris, Muliere, Rocco Muliere

Luoghi citati: Piemonte, Torino