Veronica Mari contro Fiamma di Fulvia Caprara

Veronica Mari contro Fiamma RADI02. RIVETTI E SATTA IN GARA ?ER LA VOCE SEXY Veronica Mari contro Fiamma Fulvia Caprara ROMA Fiamma Satta contro Veronica Pivetti per il titolo di «Voce sexy dell'anno». E' la sfida vocale che «Fabio e Fiamma», la trasmissione cult di Radiodue, lancia domani mattina. Naturalmente il giudizio sarà quello degli ascoltatori che hanno una settimana di tempo per votare via posta o e-mail la loro radio-eroina preferita. La Pivetti è diventata una presenza amatissima della rete da quando - tutti i giorni alle 8,45 - fa rivivere in uno sceneggiato il mito di Mata Hari, la spericolata femme-fatale, processata per spionaggio e fucilata in Francia il 15 ottobre 1917. «Finora - dice Pivetti - per me Mata Hari era la Garbo, un personaggio affascinante e scandaloso. Interpretandola ho scoperto che era anche ima donna simpatica, ima che ha sempre rivendicalo le sue scelte sostenendo che, in fondo, metteva nei guai solo se stessa». Diretto da Arturo Villone, autore anche della sceneggiatura insieme con Elena Delmastro e con Andrea Carlo Cappi, «Mata Hari La dopppia vita di Greta Zelle» si apre sullo scenario del processo per poi tornare indietro di 25 anni e ricostruire la romantica esistenza della protagonista, dai tempi della scuola dove la giovane Greta, ancora quindicenne, è oggetto delle attenzioni del preside, all'esecuzione esemplare, sollecitata dai francesi anche per sollevare il morale della popolazione depressa dalla guerra. «Per ricostruire la vicenda - spiega Villone - abbiamo stilato una cronologia di tutti gli eventi storici contemporanei a Mata Hari, ne sono scaturiti possibili incontri con personaggi come la Bella Otero, Marthe Richard, Rasputin, il giovane Hitler, il Barone Rosso, Fraulein Doktor. Più che una semplice biografia, lo sceneggiato vuol essere l'affresco di un periodo affascinan¬ te e spesso dimenticato come la Belle Epoque». Alta, bianca, sottile nonostante la dichiarata passione per la tavola, Pivetti ha accettato senza esitazioni la proposta di Radiodue («E' sempre bello poter interpretare un personaggio leggendario»), una condizione che non sempre le capita di vivere: «Spesso mi succede di ricevere copioni di cinema che non m'interessano, le possibilità di accettare i lavori non sono tantissime, e comunque io preferisco centellinare. L'anno scorso, per esempio, mi avevano proposto di presentare il "Grande fratello", ma ho rifiutato». Il direttore di Radiodue Sergio Valzania è particolarmente orgoglioso di aver scelto Pivetti per D ruolo della spia ballerina: «Senza di lei avremmo rinunciato al progetto, siamo entusiasti del risultato ottenuto». Dopo il successo di «Commesse» Veronica Pivetti ha intensificato gli impegni televisivi e, nei prossimi mesi, la vedremo spesso sul piccolo schermo: neh'«Amore non basta» di Tiziana Aristarco, due puntate per Raiuno, interpreta il ruolo di una librala mentre nell'atteso, nuovo ciclo del «Maresciallo Rocca» sarà la maestra elementare del fighe adottato del protagonista Gigi Proietti. «Nella storia - anticipa Pivetti - il maresciallo mi conosce da quand'ero ragazzina e mi rivede, a distanza di molti anni, nella scuola dove mi sono fatta trasferire dopo ima delusione d'amore». Il racconto si ferma qui, ma è facile prevedere che nella giovane maestrina, il protagonista troverà la consolazione per la terribile perdita della moglie, interpretata, nelle serie precedenti, da Stefania SandreUi. Della sorella Irene, divenuta anche lei personaggio fisso della tv, l'attrice Veronica dice tutto il bene possibile: «L'ammiro moltissimo, mette sempre tutta la sua bravura in quello che fa, sia in politica che adesso, in televisione».

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