La Santa Sede cambia il ministro degli Esteri

La Santa Sede cambia il ministro degli Esteri 1/ARCJVESCOVO GIOVANNI tAJOLO E' ORIGINARIO m±NOmimm*m*mm La Santa Sede cambia il ministro degli Esteri Il nunzio apostolico in Germania subentra a monsignor Tauran che diventa cardinale personaggio CITTA DEL VATICANO LA Santa Sede ha un nuovo «Ministro degh esteri»: è Giovanni Lajolo, arcivescovo titolare di Cesariana, attualmente nunzio in Germania. Succede a monsignor JeanLouis Tauran, che Giovanni Paolo II ha designato alla porpora cardinalizia nel Concistoro prevista il 21 ottobre. E' prassi che il «Segretario della Sezione per i Rapporti con gh Stati» - questo il termine tecnico per definire il Ministro degh Esteri vaticano - non sia un cardinale, per non creare problemi di rapporti con il Segretario di Stato, che è in realtà il responsabile primo degh Affari Esteri. Monsignor Lajolo è nato a Novara il 3 gennaio 1935, ed è stato ordinato sacerdote il 29 aprile 1960, e si è incardinato a Novara. Dopo la Laurea in Diritto canoncio, è entrato nel Servizio diplomatico della San¬ ta Sede nel 1970; ha prestato la propria opera presso la Rappresentanza Pontificia in Germania e in seguito presso il Consiglio per gh Affari Pubblici della Chiesa. Nel 1988 ha avuto l'incarico di Segretario dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, l'Apsa. E' l'organismo che amministra il patrimonio mobiliare e immobiliare della Santa Sede, e in particolare la «dote» ricevuta in seguito al Concordato del 1929 a titolo di risarcimento per l'esproprio dei beni deUa Chiesa a seguito dell'unificazione del paese. Era un incarico «intemo» di grande rilievo; il 7 dicembre 1995 l'arcivescovo Lajolo è stato nominato Nunzio Apostolico nella Repubblica Federale di Germania. Negli anni che ha trascorso nella Germania riunificata monsignor Lajolo ha portato a termine con successo una serie di accordi - dei «mini concordati» con i vari «laender» indipendenti della Repubblica federale, - Sassonia, Turingia, Meclemburgo - per formalizzare la posizione giuridica della chiesa cattolica nella società civile, e per garantire la sua libertà di azione in aree come il culto, l'educazione, il lavoro pastorale, le opere di carità, oltre alla sua presenza nei media, nella formazione dei giovani e degli adulti, nelle case di cura e nelle istituzioni penali, e in altri campi di carattere artistico ed economico, non escluso l'insegnamento della religione cattolica negli istituti pubblici. In quegli anni il Nunzio ha dovuto anche occuparsi di un problema che ha causato frizioni fra una parte della Chiesa tedesca e Roma, e cioè la presenza di cattolici nei consultori a cui si rivolgevano le donne desiderose di abortire. La Santa Sede non voleva che i cattolici fossero coinvolti in procedure che potevano portare all'interruzione della gravidanza. Alcuni vescovi, e in particolare monsignor Franz Kamphaus della diocesi di Limburg, insistevano invece sull'utilità della presenza cattolica comunque. Il Nunzio ha reso nota una lettera del Prefetto della Congregazione della Fede, il cardinale Joseph Ratzinger, secondo la quale «chiunque continua a operare nel sistema dei consul¬ tori si pone in aperta opposizione al Papa». Un altro momento di esposizione mediatica per il nuovo «Ministro degh Esteri» del Pontefice è stata l'esposizione mondiale di Hannover, la prima del terzo millennio, in cui il Vaticano è stato presente con un suo padiglione. «Fin dall'inizio - dichiarò allora monsignor Lajolo - si è voluto che il padiglione della Santa Sede potesse essere riutilizzato come centro ecclesiale, possibilmente a favore di una comunità dell'Europa orientale bisognosa di strutture pastorali. Terminata l'EXPO 2000, esso verrà trasferito a Lipajia, in Lettonia, un dono comune del Papa e dei cattolici tedeschi a quella comunità cattolica». Im.tos.l Giovanni Lajolo è arcivescovo titolare di Cesariana e attualmente nunzio In Germania