L'Ascom: «Non è una coincidenza» di Marina Cassi

L'Ascom: «Non è una coincidenza» L'Ascom: «Non è una coincidenza» E la Cgil lancia rallarme per i posti di lavoro andati perduti Marina Cassi Prima Vagnino dove un tempo «c'era tutto» e adesso rischia di rimanere il nulla, poi il salotto deUe casalinghe chic, la Mezzaluna, inchiodata da difficoltà finanziarie. Ouindi la pesante situazione della città della fotografia, quel Marvin lievitato nel corso degh anni fino a dimensioni galattiche. E sul tutto un chiacchiericcio di fondo di possibih altre crisi anche di prestigiosi e antichi negozi. Via Lagrange soffre. E' stata per decenni la via commerciale per definizione, quel luogo dove si annidavano i mobili di avanguardia di Domus e i golosi formaggi di Castagno, le modiste e le insegne artigiane. Ma adesso - malgrado la strada sia abitata da negozi di lusso e da empori più abbordabih - la sua stella sembra un poco appannata. Una spiegazione la tenta il presidente dell'Ascom, Giuseppe De Maria: «Credo che questa bella via sconti un continuo mutamento nella viabilità. Una volta il tram va in su, una volta in giù. E poi si pensa di pedonalizzarla e poi si cambia. Ecco queste cose non aiutano». E aggiunge: «Da anni questi commercianti in particolare lamentano un calo di fatturato, una sorta di crisi latente». Con un esempio - che farebbe rizzare oltre ai capelli anche il blocco delle multe a un vigile De Maria dice: «Prendiamo Vagnino che è il tipico negozio da mordi e fuggi; è chiaro che adesso con il tram in contromano rispetto alle auto nessuno può lasciare un attimo la macchina per un veloce acquisto. E i parcheggi sono lontani». Upresidente dell'Ascom chiede al Comune di intervenire: «Tutte queste chiusine o queste difficoltà, non possono essere una semplice coincidenza. E il Comune dovrebbe coghere questi sejpali e riflettere sul fatto che via Lagrande e via Carlo Alberto, per il fatto di essere l'asse alternativo di scorrimento a via Roma, da troppo tempo soffrono una crisi di identità». Aggiunge: «Secondo me non si tratta solo di un commercio che cambia con negozi che chiudono e altri che aprono; è qualcosa di più profondo». Ma naturalmente non c'è una sola causa all'origine delle situazioni di difficoltà e De Maria spiega: «Sono d'accordissimo con il presidente Bilie quando denuncia i difficili rapporti dei negozianti con il credito. All'origine di molte crisi c'è il nodo finanziario che si somma alla diminuzione dei consumi in atto ormai da armi». Tonino Carta, presidente della Confesercenti, fa una analisi generale: «Secondo una recente ricerca della Regione non si sta riducendo il numero dei negozi e anzi io vedo molti giovani brillanti e preparati che affrontano con entusiasmo questa avventura». Ma subito aggiunge: «Naturalmente ci sono negozi che soffrono e sono quelli collocati a metà tra i piccoli e la grande distribuzione; è la dimensione intermedia quella a patire di più la crisi dei consumi». Carta spiega: «Oggi è fondamentale la specializzazione quella che consente ai piccoh negozi di vivere. Facciamo un esempio la cartoleria non pup avere la stessa roba che si ttova. nella grande distribuzione dove si può contestualmente acquistare anche decine di altri beni^. Ma non è solo una questione di Specializzazione: «E' molto importante anche il contesto urbano. Io sintetizzo le cose così: fare la spesa nei negozi deve essere un piacere, farla nella grande distribuzione è una necessità». Tra questi due poh si collocano le iniziative come quelle dei negozi aperti la sera e la domenica che fanno vivere - come in via Garibaldi in questo periodo - ima intera zona. Sulle difficoltà di Marvin interviene anche la Cgil che con il segretario della Filcams, Giuseppe Melillo, dice: «Siamo preoccupati per i dipendenti e allarmati perchè negh ultimi mesi c'è stato uno stillicidio costante: hanno chiuso i battenti storiche aziende come Vagnino, Giacomelli, Maschio». Una veduta di via Lagrange attraverso la vetrina del negozio di pasta fresca Defilippis: è l'insegna più antica presente lungo questo asse commerciale che ha recentemente accusato forti difficoltà