Ivrea graffiante col Legnano di Gianni Giacomino

Ivrea graffiante col Legnano AL «PISTONI» LOMBARDI STORDITI DALLA VERVE DEGLI EPOREDIESI Ivrea graffiante col Legnano Zucco e Zubin su rigore firmano il convincente 2-0 Gianni Giacomino IVREA L'Ivrea più bella della stagione frena la corsa del Legnano allenato dall'ex nazionale Pierluigi Casiraghi e regala ai suoi tifosi la prima vittoria al «Pistoni». «Sono soddisfatto perché in settimana ci eravamo preparati in maniera meticolosa, non potevamo cadere ancora e il Legnano è stato un avversario durissimo» si rilassa mister Giancarlo Gaudenzi al termine di novanta minuti che lui scandisce fumando nervosamente tra panchina e bordo campo. Obbligati a fare risultato dopo due «ko» consecutivi, gli arancione non falliscono la prova del nove e scendono in campo con il coltello tra i denti. Per la prima mezz'ora la gara non riserva emoziom. L'Ivrea macina megho ma il risultato della maggior pressione si concentra in due conclusioni imprecise di Scazzola. Poi, quando in tribuna tutti cominciano ad abbozzare il bilancio del primo tempo, arriva il vantaggio. La linea arretrata dei lilla si disimpegna con leggerezza e l'avvoltoio Murante si getta su un mezzo passag¬ gio sbaghato di Giovannini arpionando la sfera e schizzando verso il fondo del campo. Da lì scodella per Zucco che appoggia di piatto destro in fondo al sacco. Il Legnano potrebbe riequilibrare subito il match ma Shala calcia fuori da due passi dopo essere stato imbeccato da Chigou. Nella ripresa i padroni di casa soffocano subito la reazione degli avversari. Murante, tanto per cambiare, recupera un pallone che poi finisce sui piedi di Zucco. Il capitano degli oranges si infila in area dal vertice sinistro ma viene steso da un difensore. Il signor lannello da Genova corre sicuro verso il dischetto. Dagli undici metri Zubin non perdona. Il raddoppio scuote l'orgoglio legnanese e i lilla cominciano un forcing arrembante e asfissiante verso la porta di Mordenti. L'estremo difensore eporediese compie due parate fondamentali al quarto d'ora e pochi minuti dopo. Prima smanaccia una capocciata di Chigou, poi esce alla grande su Torino lanciato a rete. Alla fine nemmeno le quattro punte che getta nella mischia Casiraghi riescono a graffiare più di tanto e per l'Ivrea arriva la standing ovation.

Luoghi citati: Genova, Ivrea, Torino