Berlusconi: bene Kakà, voglio Serginho

Berlusconi: bene Kakà, voglio Serginho IL PRESIDENTE MORATTI MEDITA DI ESONERARE ILTECNICO NERAZZURRO, SOTTO CONTRATTO PERO' FINO AL 2005 Berlusconi: bene Kakà, voglio Serginho Cuper in bilico, sentito Zaccheroni in attesa di Mancini NinoSormani MILANO La sconfìtta nel derby e il non gioco messo in mostra ancora una volta dall'Inter, che ha fatto fuggire i suoi tifosi in anticipo da San Siro, mandano su tutte le furie Moratti. A fine gara il presidente evita di raggiungere lo spoghatoio e preferisce precipitarsi a casa, dove raduna i suoi principali collaboratori e si prende un giorno di tempo, fino a domani mattina, per decidere sull'eventuale esonero di Cuper. Un hcenzdamento che costerebbe caro alle casse nerazzurre: il tecnico argentino ha un contratto che scade nel 2005 a 3,5 milioni netti a stagione. Tuttavia Moratti avrebbe già contattato Zaccheroni, che si è detto disponibile ma pretende un contratto di almeno due stagioni. Moratti invece vorrebbe una sobxzione ponte fino al prossimo )giugno, nella speranza di avere poi Mancini, con il quale ha già flirtato a lungo in estate e continua a sentirsi periodicamente. In attesa del Mando, l'alternativa a Zaccheroni fino al termine della stagione potrebbe allora essere Verdelli, che si è messo in evidenza sulla panchina della Primavera nerazzurra vincendo il campionato di categoria e il Tomeo di Viareggio prima di essere promosso vice di Cuper. Il pur valido Verdelli, tuttavia, non avrebbe certo grande carisma, per questo motivo era anche rimbalzata la candidatura di Gianluca ViaUi, che tuttavia ha un solido contratto televisivo con Sky. Il grande imputato Cuper, a sua volta, conferma di non aver parlato con il presidente Moratti, ma am¬ mette che «se è furioso ha tutte le ragioni del mondo. Moratti Iho visto solo in mattinata alla Pinetina e non Iho più sentito». Poi, sulla partita: «Alla vigilia ero convinto che l'Inter avrebbe disputato una buona gara e vinto per 2-0. Impressione confermata dai primi dieci minuti di gioco, quando ho visto la squadra ben disposta in campo. Poi abbiamo perso Ù controllo del centrocampo e non siamo più riusciti a controllare Seedorf e Kakà. E tutto è crollato». Poi si difende: «Già ero in discussione lo scorso anno, ma io resisto perché credo in me stesso, nel mio lavoro e nella mia squadra. Mi assumo tutte le responsabilità per questa sconfitta. Ma sono altrettanto convinto che tutti assieme, uniti, possiamo ritornare a vincere e a conquistare qualcosa di importante. Parlo per me, ovviamente, perché non posso sapere che cosa ne pensa la società, il presidente e i tifosi. Il non gioco? Facciamo fatica a realizzare gli schemi con continuità. Non resta che lavorare e credere in quello che facciamo. So che non è facile accettare questa sconfitta, ma nessuno deve abbandonarci». Mentre l'Inter si dispera, in casa milanista si festeggia, anche se il presidente Berlusconi, pur raggiante, non è del tutto soddisfatto: «Il Milan ha disputato una bella gara. Bravo Ancelotti a far giocare Kakà. Tutto bene tranne gli ultimi dieci minuti, quando non si è gestita la gara tenendo palla e sfruttando il nostro tasso tecnico per costringere l'avversario a subire la nostra supremazia». Poi un consiglio ad Ancelotti, tra il serio e il faceto: «Io Serginho lo voglio sempre in campo, in difesa a sinistra». Il tecnico ribatte ironico: «Meno male che 80 minuti gli sono piaciuti. Con questa vittoria abbiamo riscattato la brutta prestazione di Vigo. Stavolta ho visto un Milan ordinato, veloce nel cercare la conclusione. Avanti così. Kakà? Mi spiace lasciare in panchina altri validi giocatori, ma volevo sfruttare il suo dinamismo, la sua capacità di inserirsi in area di rigore senza palla, alla ricerca della conclusione. A volte si azzeccano le formazioni, altre volte no. A Vigo avevamo preparato ima gara ma l'avversario ha stravolto le nostre previsioni. Stavolta invece l'Inter ha giocato come avevo previsto». Shevchenko, che si conferma una maledizione per i nerazzurri, esulta: «L'Inter è una delle mie vittime preferite, segno quasi sempre contro di loro. Meglio così. Ho giocato molto bene, ci tenevo a farlo perché il derby è una partita speciale che anche noi calciatori sentiamo in modo particolare». Con Pippo Inzaghi pare aver creato la coppia di punte rossonere più convincente: «Basta con queste polemiche, comunque se stiamo bene fisicamente io. e Pippo ci integriamo alla perfezione». Meglio poi se in regia c'è Kakà: «E' un ragazzo di grande talento, con M il gioco è più veloce».

Luoghi citati: Milano, Viareggio