Non c'è la doppia integrazione, ma i contributi sono costati la metà

Non c'è la doppia integrazione, ma i contributi sono costati la metà PENSIONI a PREVIDENZA Non c'è la doppia integrazione, ma i contributi sono costati la metà - Sono un anziano pensionato e ricevo una pensione minima integrata, avendo lavorato 14 anni come dipendente e dopo avere pagato un anno di contributi volontari. Dopo quattro anni di pausa ho intrapreso un'attività da artigiano e ho sempre versato i contributi per farmi una seconda pensione, anche solo minima. Avendo fatto 34 anni di versamenti pensavo di avere il diritto alla seconda pensione. Ma l'Inps mi ha detto che non paga due pensioni minime. Però i contributi sono stati prelevati. A \ mio parere dovrebbero darmi ima seconda pensione minima. Certo che il gioco dei bussolotti dei nostri politici ha danneggiato i lavoratori onesti. E non possono giustificarsi dicendo che abbiamo versato troppo poco. Giovanni C air ano Savigliano (CN) Cosa vuole che le dica? Purtroppo le cose non stanno nel senso da lei voluto. L'integrazione al minimo viene data una volta sola e su una sola pensione (anche se fino a vent'anni fa non era così). Non si dispiaccia ma per onestà debbo dirle che anche a me sembra giusto così. Poiché l'integrazione è un'aggiunta che viene pagata da tutti gli altri lavoratori nell'ambito del circuito della solidarietà sociale non si vede perché questo aumento debba essere dato 2 volte. La conseguenza è proprio quella che le ha anticipato l'Inps. Le pensioni sì sommeranno insieme e, in aggiunta, se lei nel complesso supererà i limiti di reddito posti dalla legge ogni anno, perderà anche la quota integrativa sulla pensione da lavoro dipendente. Mi spiace. Non veda però tutti gli aspetti a lei negativi. Consideri pure quel¬ li positivi, vale a dire il fatto che l'artigiano ha diritto a una pensione pari al 20Za del reddito per ogni anno di versamento, alla stessa stregua dei lavoratori dipendenti. Solo che per avere questo tipo di calcolo l'artigiano versa un contributo che è quasi la metà dì quella che fa carico al lavoratore dipendente e all'impresa. Con la conseguenza che due pensioni dello stesso importo sono state pagate la metà dall'artigiano ovvero il doppio dal dipendente. m 1 tanti dubbi dell'ospedaliero Nato il 21 novembre 1950, lavoro come medico ospedaliero a tempo pieno del Ssn da marzo '75. Ho riscattato gli anni di laurea in medicina e chirurgia. Chiedo quando potrò andare in pensione: se con i 35 anni e con quale penalità? Se con i 37 anni e a quale età? Quando l'età finisce di essere un ostacolo per potersi mettere a riposo dal lavoro dipendente? L'anzianità raggiunta e l'età pensionabile in che rapporto sono oggi con la possibilità di cumulo tra pensione e reddito da lavoro? Quali sono gli strumenti in mano a un «anziano» per prevenire l'ondata di modifiche che a breve i politici introdurranno per cambiare l'attuale sistema? P. Butera - Maletto (CT) Tante domande, altrettante risposte. Deve attendere novembre 2007 per avere il minimo dei 57 anni di età (in quel momento avrà 38 anni e mezzo di anzianità contributiva). La finestra di pensione si aprirà con aprile 2008. Non ci sono altre possibilità. Se dopo il pensionamento anticipato - per avere il quale è necessario dimettersi dal posto di lavoro - lei riprende il lavoro dipendente, perde tutta intera la pensione. Se invece inizia a svolgere un lavoro autonomo, perde il 300Zo della quota di pensione eccedente la soglia minima Inps. Strumenti per difendersi dalla politica? Nessuno. Ma non sarei così pessimista sugli interventi in materia pensionistica, in particolare se si è già avanti nel versamento dei contributi. M Titolare d'impresa Nato il 15 ottobre 1949 ho iniziato a lavorare da dipendente a giugno '67 fino al 21 maggio '82. Ho accumulato 713 settimane di contributi, cui si aggiungono 15 mesi di servizio militare. Ho continuato a lavorare da titolare di impresa da luglio '82 a tutt'oggi e sto continuando anche nel 2003. A fine 2002 ho accumulato 245 mesi di contributi. Quando posso andare in pensione? Rientro nella categoria dei lavoratori precoci? Domenico Fusilli Coldireti (IM) Non è precoce in quanto la sua pensione verrà liquidata con le norme dei lavoratori autonomi, mentre la «precocità» viene riconosciuta solo per le pensioni liquidate nel fondo dei lavoratori dipendenti. Per la pensione deve attendere agosto 2007 per toccare il tetto dei 40 anni di anzianità complessiva (compreso il servizio militare) e la finestra sì aprirà con aprile 2008. M Dipendente pubblico Nato nel novembre 1949, da marzo '77 a tutt'oggi lavoro come dipendente pubblico, inoltre ho ricongiunto i periodi prima del '77 dall'Inps, compreso il servizio militare, per un totale di 6 anni e 7 mesi. Quando maturerò il diritto di andare in pensione? Potrò fruire della normativa sul lavoro precoce? E' vero che non posso usufruir re del sistema contributivo? A. R. - Imperia Deve attendere novembre 2006 per avere 57 anni di età (in quel momento avrà 36 annidi contributi). La finestra della pensione sì aprirà con aprile 2007. Non ha i requisiti del precoce, a meno che abbia 52 settimane dì contributi entro il 19" anno di età, il che mi sembra che non sia. In ogni caso, andando in pensione nel 2007, non avrebbe più alcun vantaggio anche se fosse precoce. Non può optare per il sistema contributivo, in quanto ha più di 18 anni di versamenti entro il 31 dicembre'95. M Contributi agricoli Nata il 24 settembre 1949 ho versato contributi agricoli dal '67 a tutto il '74 (nessun contributo dal 74 all'83). Invece è tutto " regolarmente coperto da contribuzione dall'83 a tutt'oggi, sempre coltivatrice diretta. Vorrei sapere quanto posso andare in pensione e a quanto ammonterà la pensione. Angela Beltramo Chiusa Pesio(CN) Avrà la pensione di vecchiaia dal 1" ottobre 2009, avendo quasi 35 anni di contributi. Non conosco su quale fascia dì reddito lei versa ì contributi e quindi non so dirle a quanto ammonterà la pensione. I TASSI DI USURA VAUE Atstoia fonte: ministero dell'Economia IMPORTO (in euro) Apetoadi (.FinoaSOOO conto corrente (» Oltre 5000 Finanziamenti ^p rirr- alie imprese «?Finoa50 TASSI USURARI effettuati («oltre 5000 dalle banche Factoring ^ Fino a 50.0001 9,765 (susina 8,265 Finanziamenti SSlie ^WsiasT dalle bandie Finanziamenti effettuati da (tMoaSOOO. intermediari (i oltre 5000 non bancari Cessione dei sir. ■.--. quinto delio C" Fino a 5000 stìpemii0 («Oltre 5000 Leasing (« Fino a 5000" (?Finoa25.000Ì 13,725 11,67 H 8,565 (f Fino a 50.0001 Credito («Fino a 1500" SS f^^òo- rateale («Oltre 5000 MUTUI QUALSIASI 6,225 A CURA DI MAURO SALVI

Persone citate: A. R. - Imperia, Angela Beltramo, Domenico Fusilli Coldireti, Fino