Sì della maggioranza al Parco della Salute di Emanuela Minucci

Sì della maggioranza al Parco della Salute IL SINDACO: «SE NON SARA' AL LINGOTTO, LO FAREMO ALTROVE» Sì della maggioranza al Parco della Salute Maxi-vertice in Comune per trovare l'intesa sui più importanti nodi urbanistici: dalla cittadella ospedaliera al grattacielo della Regione Emanuela Minucci «La Città considera il progetto del Parco della Salute talmente cruciale e strategico che, pur adoperandosi con tutte le energie possibili per realizzarlo nel distretto del Lingotto, area che ritiene nel suo complesso ideale allo scopo, nel caso non si potesse realizzare li, potrà pure prendere in considerazione altri siti» annuncia il sindaco. E aggiunge: «Come, per fare solo un esempio. Campo Volo. Non saremo certo noi, insomma a metterci di traverso se con Regione e Ferrovie non si trovasse un'intesa per Fiat Avio e zone limitrofe». Ci sono volute oltre tre ore di vertice di maggioranza, ma alla fine ne è valsa la pena perché, come ha spiegato soddisfatto il sindaco Chiamparino all'uscita della riunione, si è arrivati a un'intesa sui principali nodi legati al futuro urbanistico della città. Argomenti sul piatto: il Parco della Salute, appunto, il grattacielo della Regione su Spina 1 e le due «torri» (una per il Sanpaolo, l'altra di proprietà delle ferrovie) su Spina 2. Presenti all'incontro: il vicesindaco Marco Calgaro, l'assessore al Patrimonio e al Bilancio Paolo Peveraro, l'assessore all'Urbanistica Mario Viano, quello ai Tributi Gianluigi Bonino, Trasporti Maria Grazia Sestero. A rappresentare il consiglio e i partiti, i capigruppo di maggioranza Borgione (Margherita), Nigro (Verdi), Giorgis (che sostituiva Borgogno per i ds), e il presidente della commissione Urbanistica Mangone (Margherita), i segretari Panerò, Larizza e Buemi per Margherita, la Quercia e lo Sdi. Assenti giustificati (il capogruppo Passoni aveva un impegno inderogabile) i Comunisti italiani. Segni particolari della riunione: la Margherita, anche su un tema tradizionalmente in grado di suscitare dubbi e polemiche come l'Urbanistica, non ha dichiarato di avere perplessità. «Non mi pare un risultato da poco» ha dichiarato il sindaco riferendosi alla com¬ pattezza di maggioranza riguadagnata su un tema che, di qui al 2015, potrà cambiare volto e vocazioni della città, e anche l'assessore Peveraro, che da quest'operazione deve pure far. emergere un certo utile per il Comune, a fine vertice ha dichiarato: «Ho riscontrato un clima molto positivo e caratterizzato da ima maggiore consapevolezza che l'amministrazione può svolgere un ruolo decisivo per il futuro della città». E così, almeno a Palazzo civico, le idee in merito al futuro del Lingotto (inteso come maxiarea, divisa da binari che sarebbero da ridurre anche se non è detto che le Ferrovie accettino di farlo), del Parco della Salute e del grattacielo della Regione, si sono chiarite. Resta l'incognita delle future mosse sia di Palazzo Lascaris sia delle Ferrovie. Accetterà la Regione il suggerimentocondizione dettato dal Comune di acquistare da Zimino l'area di Fiat Avio? E le Ferrovie si decideranno a ridurre il fascio di binari che taglia a metà l'area? «L'importante è che si sia giunti noi ad un accordo - conclude il sindaco -, a questo punto possiamo presentarci ai futuri tavoli, forti di una convinzione: quel Parco della Salute s'ha da fare, e se si mette mano al Lingotto bisogna farlo con occhi ben lungimiranti, realizzando progetti di vastissimo respiro».