MISSONI I colori della vita di Chiara Beria Di Argentine

MISSONI I colori della vita OTTAVIO E ROSITA FESTEGGIAMO ,',,, ÌECOLOD.MATRI MISSONI I colori della vita intervista Chiara Beria di Argentine inviata a VARESE AGaUarate, appena sposati, abitavamo in un piccolo appartamento. Nel seminten-ato dì casa aprimmo il nostro primo laboratorio di maglieria», ricorda Ottavio Missom,82 anni,«Tai»,per gli amici. «Ogni mattina chi si svegliava jer primo doveva scendere nel aboratorio per accendere la stufa ma, chissà come mai, era sempre lei ad alzarsi. Da allora- per la verità- ho riconosciuto che le donne sono molto più sveglie di noi uomini». Lei, Rosita, ride di cuore alla battuta dell'uomo con cui da mezzo secolo intrecciatutto - famiglia, lavoro, colori, materiali e successo. «Cinquant'anni lunghi; pieni di tante cose, dalle mille sfacettature», dice. «Il lavoro, i figli. Anche certi rancori, la gelosia. Avremmo potuto lasciarci per cento ragioni, cento volte. Non ho mai dato niente per scontato. Ho sempre aggiustato il tiro, giorno dopo giorno. Tai è simpatico. Ancora adesso se torna a casa la sera tardi mi alzo e gli preparo un piatto, solo per il piacere di stare insieme quella mezz'ora. Con lui mi diverto». Tempo di anniversari per i Missoni che festeggiano le nozze d'oro e 50 anni di lavoro, sempre in coppia. A Milano,oggi, domenica, dopo la sfilata primavera-estate 2004, torneranno in passerella i 100 abiti simbolo della lunga storia della maison. Poi, la sera, grande festa per Tai e Rosita. Celebri per aver rivoluzionato, grazie a brillanti innovazioni tecniche, il mondo della maglieria e imposto uno stile inconfondibile le righe, i zig zag, le onde, i motivi fiammati, i patchwork - denso di citazioni sofisticate (dalla natura, all'arte contemporanea alle culture più lontane) i Missoni vivono oggi una stagione davvero felice. Merito dei figli (Vittorio, cura la parte commerciale. Luca la collezione uomo. Angela ho sostituito la mamma per la collezione donna) se la loro azienda che ha fatturato 54 milioni di euro nel 2002 ha saputo rinnovarsi e imporsi con un'immagine più giovane e sexy (Kate Moss fotografata da Markus Piggot e Mert Alas con il look Brigitte Bardot è la protagonista dell'ultima campagna pubblicitaria). Così, sull'onda di una moda che ha riscoperto il colore, alle collezioniste di abiti Missoni (i capi vintage hanno prezzi incredibili) si è aggiunta una lunga lista di giovani e belle star da Gwyneth Paltrow a Demi Moore a Halle Berry. «Qui, Santa Monica, Missoni's fan club»,ha scherzato con Vittorio, l'attore Arnold Schwarzenegger, candidato governatore della California. «I personaggi famosi che ci scelgono lo fanno, quasi sempre, a nostra insaputa», sottolinea Rosita Jelmini, di Golasecca, sul Ticino, cresciuta sotto l'ala dei nonni materni, i Torrani, che facevano tessuti ricamati. Lei, una ragazza di provincia che, alla fine degli anni Sessanta, con suo marito conquistò la guru del mondo della moda, Diana Vreeland («Giù ha detto che esistono solo i colori? Ci sono anche i toni», commentò vedendo la loro maglieria). A Vreeland e alla superchic Consuelo Crespi si deve il lancio della griffe sul mercato Usa; ma a scoprire il talento dei Missoni( "Jolly magheria", era la loro prima etichetta) che facevano golfini per Biki, la sarta della divina Callas e per la Rinascente furono Anna Piaggi, suo marito, il fotografo. Alfa Castaldi, e Anna Riva, il famoso trio che lavorava al mensile "Arianna",diretto da Lamberto Sechi, all'alba del raade in Italy. «L'uomo Missoni? Uno sportivo, un artista. Ricordo Rauschenberg con un nostro golf», interviene Ottavio, nato a Ragusa (Dalmazia) dal capitan «de man), Vittorio e dalla contessa Teresa de Vidovich; ragazzo a Zara («Ho smesso presto di studiare. Mia madre non mi sveghava mai, diceva che non sarei diventato nervoso»), ottimo atleta, finalista nei 400 a ostacoli alle Olimpiadi di Londra, nel '48, e gemale artista: le sue maglie e i suoi arazzi sono stati esposti in alcuni dei più importanti musei del mondo. «Mix andmatch»,«put toghether», chiamano i suoi intrecci, le sue sovrapposizioni, gli esperti di moda. Lui si diverte a mischiare tutto, anche nella vita privata. Come quella volta che ha invitato a cena l'amico scrittore Enzo Bettiza per parlare dei tempi felici a Zara e si è presentato con un signore, totalmente sconosciuto a Bettiza, l'allenatore della Roma, Fabio Capello. Racconta e ride ancora al ricordo della serata, «Tai». Il Pinot grigio friulano e del buon pesce nei piatti, a righe (Rosita disegna la linea casa). Lei, intanto, narra degli anni in collegio dalle Orsoline, a Prà Ligure, del suo amore per Genova, per il mare; e di quando a Londra, aveva 16 anni, vide correre Missoni e si innamorò all'istante. «Era bello da toghere il fiato», s'illumina ancora oggi Rosita, nonna di 9 nipoti. «Lo rividi con amici in gita a Brighton. A fine estate l'ho invitato alla mia festa di compleanno, a Golasecca. Portavo un abito di tulle bianco...». «Di lei a Londra ho un ricordo vago», sostiene lui.«Avevo fatto la guerra in Africa, niente di eroico. El Alamein? Ero in una buca,arrivò un neozelandese, mi disse: "Come on". Così, per quattro anni, sono stato ospite di Sua Maestà Britannica. Dormivo e leggevo, imiei due passatempi preferiti. Tornato a Trieste, nel '47, con un grande atleta, Giorgio Oberweger, ci mettemmo a fare delle tute per allenamento,le "Venjulia". Giorgio e io eravamo i presidenti, chi sgobbava era un altro nostro amico, Livio Fabiani. A quei tempi giravo molto tra Milano e Trieste. Amori? Fra Trieste e Milano, tanti. E, in mezzo, c'erano Gorizia, Padova. Insomma, un gran via vai»A poco a poco, Ottavio e Rosita, ciascuno con i suoi fili e la sua tavolozza ritessono così la maglia della loro vita di coppia che è anche un capitolo della storia della moda italiana. Dai litigi, per i colori (Ricorda Missoni: «Mi diceva "Voglio un giallo". Ma quale giallo? Ci sono tanti e diversi gialli. Ribatte Rosita: «Ho sempre pensato che Tai fosse daltonico»); all'intuizione vincente, a fine anni Sessanta, quando a Parigi stava tramontando l'alta moda e nasceva il prét-à-porter, di tentare il salto di qualità. Fu Rosita a puntare su una giovane stilista francese, Emmanuelle Khan: il primo passo verso il successo,! soldi, i tanti premi, le lauree honoris causa. Lui, il fascinoso ragazzo di origini dalmate trova, infatti, la sua compagna di vita nella tenace ragazza lombarda che, golf dopo golf, anno dopo anno, è riuscita a tenere tutti i fili in mano. Ammette Ottavio :«I primi 35 anni di matrimonio sono stati un disastro, poi tutto bene. Il nostro segreto? L'amore». Si sposano,nel 1953. Rosita ha un abito bianco di Carla Barozzi, la sarta che la nonna Peppina aveva chiamato a Golasecca offrendole lavoro e l'abbonamento a riviste di couture dell'epoca, le stesse su cui la piccola Rosita scopre la moda (i suoi miti sono Madeleine Vionnet, Chanel, Sonia Delaunay e l'americana Claire Me Cardell); e Tai, inizia, a tracciare le sue sequenze di colori su | || dei fogli a quadretti. «Un bicchiere di grappa?», chiede Mis5 soni. Fine pranzo a Sumirago, Varese, nella bella villa della coppia. Lo stabili\ mento è lì accanto, oltre le siepi di camelie e il bosco. Sono passati 50 anni da quel seminterrato di Gallarate ma come allora i Missoni vivono dove lavorano. Nella fabbrica dei mille colori si aggirano già i nipoti, i loro regali ai nonni, sono collage e disegni pieni di colore,di fantasia. La bella figlia di Angela, Margherita, ha donato al nonno una copia de "Il Maestro e Margherita" di Bulgakov con questa dedica: «Sei stato il mio maestro di cultura e di vita...ho invidiato la tua tranquillità che mi ha fatto capire che farsi i fatti propri è l'unica soluzione». Zig e zag:allora, vuol dire svico- lare? Spiega Tai: «Farsi i fatti propri è una scelta filosofica. Significa, soprattutto, non rompere i c.al prossimo». Alla sua firma aggiunjge,mfatti, uno dei suoi famosi zig e zag. «Su e giù,è così che la vita vola via», conclude. E Rosita - lo sguardo colmo d'indulgenza e ammirazione - gli sorride, serena. Demi Moore e Gwyneth Paltrow Halle Berry e il candidato governatore Schwarzenegger «I personaggi famosi che ci scelgono lo fanno quasi sempre a nostra insaputa» «Il nostro segreto? L'amore» Ottavio e Rosita Missoni con I loro modelli ndossati da figli e nipoti Ottavio e Rosita Missoni con I loro modelli indossati da figli e nipoti | || 5 \ Kate Moss ultima testimonial Missoni