Rossi-Gibernau, sfida in corsia di Enrico Biondi
Rossi-Gibernau, sfida in corsia MOTO, NELGP DEL PACIFICO TESTA A TESTA TRA VALENTINO E LO SPAGNOLO Rossi-Gibernau, sfida in corsia Làlebbreiion ferma i due rivali, i in agguato Enrico Biondi Più che i box di un Gran Premio, i paddock di Motegi somigliavano moltissimo alle corsie di un ospedale giapponese. Starnuti, colpi di tosse, attacchi di raffreddore e febbre per un bel po' di piloti. Tra i più colpiti Valentino Rossi e Sete Gibemau, cioè i due che domani mattina, quando in Italia saranno le prime luci dell'alba, si sfideranno a duello in quello che potrebbe essere anche l'ultimo capitolo del mondiale MotoGp. Potrebbe, ma le probabilità che tutto si giochi invece tra 7 giorni in Malesia, a Sepang, sono assai alte: Valentino, infatti, dovrebbe vincere in Giappone e sperare in uno svarione di Gibemau tale da piazzarlo oltre il 150 posto, cioè senza punti. I due, lasciati i farmaci ai box, hanno come al solito dato spettacolo: Valentino per un bel po' di tempo è stato pure al comando delle prove, poi all'ultimo minuto utile, Gibemau ha messo tutti d'accordo. Prima fila Honda, visto che Tamada (con gomme Bridgestone) e Biaggi sono lì, a pochi decimi. Prima moto non giapponese, come sempre dall'inizio di stagione, la Ducati di Capirossi (5") mentre la Yamaha di Melandri è solo nona, superata anche dall'Aprilia di Edwards. Ma chi sperava che le prove mettessero a tacere i «rumors» sul contratto di Valentino rimarrà deluso. A gettare ulteriore benzina sul fuoco ieri ci ha pensato la Honda, padrona di casa, visto che si corre su un circuito di sua proprietà, che ha deciso di fornire le stesse mappature elettroniche a tutti i piloti di punta. E i risultati si sono visti: a parte il compagno di squadra di Gibemau, il giapponese Kyonari, che non va avanti neppure a spingerlo, gli «hondisti» sono tutti davanti. A Valentino, ovvio, la cosa non piace neanche un po', perché si vede privato di quello status di ((pilota di riferimento» di cui ha goduto sinora e soprattutto ha il «piacere» di vedere il lavoro di collaudatore durato un anno intero messo a disposizione di chi invece il «lavoro sporco» non ha fatto per niente. E allora ecco che le voci di un suo addio hanno ripreso a correre. Il «borsino» vede in prima fila la Yamaha, pronta a fargli ponti d'oro visto che non vince più un titolo dal lontano 1993 (Kevin Schwantz), in ribasso le azioni Ducati, nonostante le spinte del munifico sponsor tabaccaio. Rossi ieri sera ha promesso di andare a letto presto, per recuperare le forze da quella che ha chiamato «giapponesite»: chissà se troverà il tempo per leggersi le pagine del contratto che, riveduto e corretto, la Honda gli ha fatto avere a Motegi. Lettura poco edificante, ma sicuramente appassionante come un giallo. In tutti i sensi. Freddure a parte, il resto della giomata è volato via d'un soffio. Nella classe 250 da segnalare la pole provvisoria di De Puniet ed Elias, coppia Apriha, e il ritardo di Rolfo: il torinese si aspettava un motore super e nell'ordine gli sono arrivati: un serbatoio nuovo, un codone più filante e un contagiri avveniristico. Morale: è solo 9" a quasi 2", complimenti ai giapponesi. In 125 volano le «hondine» di Dovizioso e Pedrosa, prima fila chiusa da De Angelis (Apriha) e Lorenzo (Derbi-Gilera). Oggi si replica: il via dalle 6,15 italiane, con diretta su Italia 1. Mappature elettroniche atLrttiiteamHonda:un chiaro messaggio al campione pesarese perché firmi in fretta il rinnovo del contratto E la Yamaha aspetta Valentino, un Gp di sofferenze
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