Pantani assolto ma i dubbi restano

Pantani assolto ma i dubbi restano CHIUSO IL PROCESSO PER L'EMATOCRITO ALTO DEL GIRO 1999: «IL FATTO NON ERA PREVISTO COME REATO» Pantani assolto ma i dubbi restano TRENTO Per Marco Pantani arriva dal Trentino una nuova assoluzione penale. Il giudice monocratico Giuseppe Serao ha infatti deciso a Tione la non applicabilità della legge 401/99 (relativa al reato di corruzione e frode sportiva) al caso dell'ematocrito alto riscontrato al ciclista, a Madonna di Campiglio, a poche ore dalla partenza della penultima tappa del Giro d'Itaha 1999. Si tratta di una sentenza penale che non modifica le decisioni sportive adottate allora dalla federazione intemazionale di escludere Pantani dallagara per tutelarne la salute. Nèn'intórvento finale dèi processo, l'avvocato difensore Roberto Manzo ha cercato di smontare le accuse della Procura di Trento sia in diritto (contestando cioè l'applicabilità al caso Pantani la legge 401) sia nel merito (in relazione alla causa-effetto dell'uso di Epo per motivare la presenza di una percentuale di ematocrito elevata). Entrambi gli argomenti erano stati affrontati in maniera didascalica nella requisitoria dal pm Carmine Russo, che ieri sostituiva il collega Giardina passato a nuovo incarico in sede romana e aveva chiesto per Pantani 6 mesi di reclusione e 500 euro di multa. Dopo oltre un'ora di camera di consiglio, il giudice ha sentenziato che «il fatto non era previsto dalla legge come reato», senza fare alcun riferimento alle accuse basate sulle perizie fatte svolgere dalla Procura di Trento. La formula adottata assolve così in diritto Pantani perchè nei suoi confronti non può essere applicata la legge 401, ma non entra però nel merito delle vicende medico-legali. Di qui la necessità di aspettare le motivazioni della sentenza di Tione - attese entro 90 giorni - per capire le eventuali valutazioni del giudice circa l'attendibilità delle analisi sul prelievo di sangue fatto dai medici Uci quel 5 giugno nell'hotel della squadra di Pantani. L'avvo¬ cato Manzo e il suo staff scientifico (i professori Tura e Froldi) hanno infatti contestato le modalità procedurali di prelievo del sangue ed anche aspetti connessi alle modalità di analisi. Un aspetto che se confermato dal giudice potrebbe anche portare a ulteriori sviluppi nel rapporto Pantani-Uci. A sentenza emessa rimane un dubbio di fondo: per quale motivo si è celebrato il processo di Tione considerato che già nella prima udienza - lo scorso aprile l'avvocato Manzo aveva sollevato l'eccezione procedurale di merito? Un altro aspetto che spiegheranno le motivazioni. Intanto, il Pirata ormai sull'orlo del ritiro commenta l'assoluzione con un laconico «Va bene, prendo serenamente atto...». Poco più loquace la sua manager Manuela Ronchi, dall'altro ieri mamma di Filippo: «È più interessato a "suo nipote"», dice. Il Pantani che ha finito il Giro 2003

Luoghi citati: Campiglio, Trentino, Trento